ATTI IMPURI

43|| Conti in sospeso

Oggi è venerdì e sono le 14.50 esatte.

Io e Lara siamo in sala d'attesa che aspettiamo che arrivi il nostro turno; o meglio, il suo turno.

"Non mi sento molto bene." dice Lara, parecchio agitata.

"È solo un test del dna, tranquilla." dico con un po' d'ironia.

"Non sono sicura di volerlo fare."

"Ma ormai siamo qui."

"Già.." sospira.

"Daphne Reed?" chiede un'infermiera sbucando da chissà dove.

"Sì, sono io." rispondo alzandomi in piedi.

"Prego mi segua."

"È lei che deve fare il test, io l'accompagno solo." dico riferendomi a Lara.

"Ah okay, venite pure."

L'infermiera ci conduce in un ambulatorio molto ampio e molto luminoso. Sul lato destro della stanza c'è un lettino, mentre dal lato opposto c'è una scrivania sulla quale il medico sta scrivendo qualcosa.

"Buongiorno, prego." dice senza sollevare lo sguardo dai suoi fogli.

Io e Lara ci sediamo difronte a lui in silenzio.
Lei sembra abbastanza tesa, e un po' lo sono anche io.

"Chi delle due è Daphne Reed?" chiede lui sollevando lo sguardo.
Avrà una quarantina d'anni, sembra molto esperto.

"Io, ma è lei che deve fare il test." rispondo.

"Okay, lei è?" dice rivolgendosi a Lara.

"Lara Simpson." dice con voce strozzata.

"Venga signorina, si stenda sul lettino e mi dica da quanto tempo è incinta."

Lara fa come dice con gesti molto lenti e cauti.

"Un mese e mezzo ormai." risponde.

"Mmh okay." dice lui, avvicinandosi a lei con un laccio emostatico in mano.

"Mi fa un prelievo?" gli chiede.

"Esattamente. In questo modo posso controllare anche se il feto è in salute."

"E poi?" insiste.

"E poi avrò bisogno del dna del suo fidanzato."

"Perché?"

"Non sta cercando una certezza su chi sia il padre?" domanda.

"No."

"Invece sì." intervengo.

"Be', mi basterà un po' di saliva e il gioco sarà fatto." conclude il medico.

"No, non voglio farlo." dice Lara alzandosi in piedi e allontanatosi dal medico.

"Signorina, non si preoccupi, è normale un po' di tensione." dice lui.