Evito di dire che Lara ha cercato di uccidermi saltandomi addosso come una furia?
Evito di dire che Jess e Ariel l'hanno placcata a terra tirandola per i capelli?
Evito di dire che il signore e la signora Hummer ci hanno praticamente cacciate di casa?
Evito di dire che Luke ha cercato di proteggermi da quel casino portandoci via in pochi secondi?
Evito di dire che sembrava così sconvolto che non ha fiatato per tutto il viaggio in macchina?
Evito di dire che, quando sono arrivata a casa, ho cominciato a piangere come la pioggia in una giornata in tempesta?
Evito di dire che mi sono addormentata sul pavimento?
Sì, meglio che eviti di dire queste cose.
Questa mattina mi sono alzata a fatica, ho fatto colazione controvoglia, mi sono vestita nervosamente e sono partita verso l'Hummer Industry con l'ansia.
Chissà cosa penseranno di me i genitori di Luke.
Chissà cosa penseranno tutti lì dentro.
Chissà come farò con il lavoro.Una volta dentro l'azienda, gli occhi di tutti mi si puntano addosso.
Qualcuno ride, qualcuno sghignazza, qualcuno mi osserva con arroganza e qualcun altro scuote la testa."Che avete da guardare? Continuate a lavorare." dice una voce autoritaria dietro di me.
Mi volto e vedo Luke.
"Grazie." dico.
Lui mi si avvicina appoggiando il suo braccio dietro la mia schiena e spingendomi dentro il suo ufficio.
Chiude la porta e mi prende le mani delicatamente.
"Mi dispiace per ieri." comincia.
"Anche a me."
"Non sapevo come uscirne fuori, poi mi sono ricordato che la strada migliore era la verità."
"Siamo in un bel casino."
"No, non è vero piccola. L'amore non deve essere considerato un problema, vedrai che col tempo lo capiranno tutti."
"I tuoi genitori cos'hanno detto?"
"Mio padre aveva già sospettato qualcosa dal colloquio, mia madre era solo dispiaciuta."
"E non hanno detto nulla?"
"Cosa vuoi che dicano. L'amore è amore e al cuore non si comanda."
"Cavolo Luke, mi vergogno così tanto.." dico abbassando lo sguardo.
"Per cosa? Per amarmi?"
"No, sciocco. Mi vergogno per ciò che è successo ieri. Tutti pensano che io sia la tua amante che ha delle amiche sclerotiche."
"Stai tranquilla bambolina mia. Risolverò tutto."
"Ti amo davvero Luke, lo sai?" gli confesso.
"Ti amo anche io. Ora ti accompagno da mio padre poi ti porto nella nuova concessionaria, non è molto lontana da casa tua."
"Ho paura di andare da tuo padre.."
"Non credere che ti lascerò affrontare la cosa da sola. Io sarò lì con te, al tuo fianco."
"Davvero?"
"Davvero." mi sorride e mi schiocca un bacio.
Poco dopo arriviamo difronte l'ufficio di Justin Hummer.
"Avanti." dice lui.
Io e Luke entriamo a passi lenti.
"Buongiorno signorina Reed. Come si sente questa mattina?" mi domanda.
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ATTI IMPURI
RomanceDaphne Reed, giovane ragazza italo-americana, si è appena laureata in criminologia al "College at Brockport State University" di New York, ottenendo il massimo dei voti ed ora è in cerca di lavoro. Un giorno, mentre sta lavorando al bar "Diego's" pe...