53|| A presto

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Sono le 9.46 del mattino.

Sono all'aeroporto insieme a Luke, i suoi genitori ed i suoi due più cari amici, Travis e Liam.

Il volo è alle 10.30.
Ci metterà più di 12 ore ad atterrare a Shangai.

Luke è ormai pronto per fare il check-in, ma io no.

Sto trattenendo le lacrime da quando mi sono svegliata. Vorrei piangere, urlare, disperarmi e pregare che resti con me, ma non posso, quindi mi limito a stare in silenzio.

La madre di Luke, Rachel, sta abbracciando forte il figlio con le lacrime agli occhi, mentre il marito le accenna un sorriso di conforto.

Travis e Liam sono accanto a me e mi tengono per mano.

"Stai tremando." dice Liam guardandomi con aria preoccupata.

"Hai bisogno di qualcosa?" mi domanda Travis.

"Tranquilli ragazzi, sto bene." mento.

"Piccola, che ti succede?" Luke mi si avvicina preoccupato.

Apre le sue enormi braccia e mi racchiude in un abbraccio.
Non so quanto resisterò prima di scoppiare in lacrime.

"Nulla.." rispondo alla sua domanda, chiaramente mentendo.
Non voglio farlo preoccupare.

Alzo la testa e lo osservo cercando di scattare una fotografia mentale del suo viso: le sopracciglia curate sono rivolte all'ingiù in uno sguardo malinconico, le sue gote sono più rosee del solito, la sua bocca perfetta è leggermente curvata verso il basso e i suoi occhi sono un po' lucidi, come i miei.
Sta forse trattenendo le lacrime come me?

"Non fare così, piccola." mi sussurra dandomi un buffetto sulla guancia.
Gli sorrido per il gesto.

"Ecco, così ti voglio." mi sorride anche lui.

"Mi mancherai, Luke." riesco a dire con voce strozzata per il pianto.

"Mi mancherai anche tu, Daphne. Anzi, mi manchi già." una lacrima scende dal suo volto.

È la prima volta che lo vedo piangere.

Con il pollice asciugo quella minuscola lacrima e gli accenno un sorriso di conforto, forse rivolto più a me che a lui.

"Luke, sono quasi le 10.00, devi andare o perderai il volo." la voce di suo padre spezza il momento, e anche il mio cuore.

"Sì, papà." gli risponde lui.

"Ti amo." dico abbracciandolo forte a me.

"Ti amo. Quando non ci sarò ricorda: mi troverai sempre nel tuo cuore." dice staccandosi solo per baciarmi con trasporto.

La sua bocca sa di menta e di tristezza.

"Addio." gli sussurro appoggiando la fronte alla sua.

"No, ci vediamo presto." mi corregge stringendomi ancora.

"Ora vai." dico staccandomi da lui con tutta la mia forza interiore.

"A presto mamma e papà, e fate i bravi ragazzi! Prendetevi cura di lei." dice indicandomi.

"Ci vediamo presto tesoro!" esclama Rachel piangendo a dirotto.

"Buona fortuna figliolo! Sono fiero di te!" gli dice il signor Hummer dandogli una pacca sulla spalla.

"A presto Luke! Fai il bravo anche tu!" scherza Travis.

"E tranquillo che te la teniamo d'occhio noi!" aggiunge Liam facendomi l'occhiolino.

Ma ormai non li sto più ascoltando.
Il mio sguardo è fisso su Luke e sui suoi occhi blu.

"Ti amo, piccola."mi guarda ancora un attimo e poi si volta, dandomi le spalle.

"Luke!" grido guardandolo mentre se ne va.

Lui gira a guardarmi. Ha il volto rigato di lacrime.

"Ti aspetto, ti aspetterò sempre!" dico trattenendo il pianto.

Mi sorride socchiudendo gli occhi, poi se ne va per davvero, scomparendo definitivamente dalla mia vista.

Ora che lui non c'è più posso finalmente abbandonarmi a me stessa: di colpo le mie gambe cedono e finisco a terra tremante, mentre dai miei occhi sgorgano fiumi di lacrime e dalla mia voce lamenti gridano il suo nome.

Travis e Liam si affrettano a raccogliermi da terra.

"Ehi ehi, tranquilla Daphne. Respira." mi aiuta Liam.

"Tesoro, calmati." mi dice Rachel, avvicinandosi a me.
Mi prende la mano e me la stringe.

"Sei una donna forte, ce la farai. È solo un anno Daphne, non è la fine del mondo. Ora cerca di calmarti, andrà tutto bene. Vedrai che passerà in fretta."

Faccio respiri profondi e cerco di tranquillizzarmi; in fondo Rachel ha ragione.
È solo un anno. Ce la farò.

"Mi sento in colpa." interviene il signor Hummer.

"Perché?"gli chiede la moglie.

"Perché ho mandato via nostro figlio senza pensare alle conseguenze."

"Ma tesoro, l'hai fatto per il suo futuro." ribatte lei.

"Lo so, ma.."

"Niente ma! Luke tornerà, è inevitabile." conclude.

"Signor Hummer- bofonchio respirando profondamente- non si senta in colpa. Io mi riprenderò."

"Va bene, ma se avrai bisogno noi ci siamo." mi rincuora.

"Certo. Ora però, vorrei tornare a casa."

"Ti accompagniamo noi." mi dicono i ragazzi.

Li ringrazio e finalmente esco da quel maledettissimo aeroporto.
Guardo l'ora: sono le 10.30. Luke è in volo.

Fai buon viaggio..

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 04, 2019 ⏰

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