12|| Il mio primo vero bacio

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UN'ORA PIÙ TARDI

"Siamo arrivati Daphne." dice Luke parcheggiando l'auto difronte ad un enorme edificio.

"Ma dove siamo?" chiedo senza riuscire a capire che razza di posto sia questo.

"Entriamo." dice senza rispondere alla mia domanda.

Scendiamo dall'auto e ci dirigiamo insieme verso quello strano edificio vetrato. Intorno vi è un immenso giardino verdeggiante con delle strane luci blu che lo circondano.

"Buonasera signor Hummer e signorina Reed.- ci accoglie una giovane ragazza- benvenuti alla Greenwich Spa. Seguitemi, vi mostro la vostra stanza."

Spa?
"Siamo alle terme?!" esclamo.

"Esattamente." risponde Luke ridendo.

"Eccoci arrivati, la vostra stanza è la numero 8. Dentro troverete tutto ciò di cui avrete bisogno: piscina privata, idromassaggio con vista notturna, sala musicale, sauna e un piccolo bar al quale potrete ordinare ciò che vorrete. Inoltre in fondo al corridoio vi sono due camere da letto come lei ha richiesto signor Hummer. Ecco la vostra chiave. Buona permanenza signori." dice la ragazza sorridendo un po' troppo a Luke.

"O mio dio! Grazie per questa sorpresa!" esclamo felice a Luke mentre lui continua a ridere.

Entriamo nella stanza numero 8 e subito veniamo circondati da una luce blu soffusa e tenue e da un'odore di acqua e sale molto forte.

"Ti piace?" mi chiede.

"E me lo chiedi anche?! È tutto cosi magnifico!" dico eccitata guardando quel meraviglioso tramonto che risplende sull'acqua di una delle tante piscine.

"Hai voglia di fare un bagno?" mi chiede Luke sfilandosi lentamente la camicia bianca dai pantaloni.

"Certo, ma non ho il costume addosso." dico imbarazzata.

"Quella è la cabina. Puoi cambiarti lì dentro."

"Oh, ok." dico notando il suo sguardo un pò malizioso.

Sorrido e faccio come dice, quindi entro in quell'enorme cabina e indosso un semplice costume bianco e nero assolutamente normale e poco sexy.
Per fortuna le gambe sono depilate e non troppo secche!

Mi sistemo meglio il costume posizionando per bene il reggiseno, in modo che mi faccia risaltare il seno più grande, e poi faccio per uscire quando all'improvviso un pensiero mi blocca:
e se non gli piacesse il mio fisico? E se mi trovasse brutta, grassa e troppo robusta? E se il mio seno fosse troppo piccolo? E se i miei fianchi fossero troppo larghi? E se mi ritenesse talmente brutta da esserne schifato e scappare via?
Oh cavolo e adesso come faccio!

"Daphne sei viva?" mi chiede Luke interrompendo la sequenza dei miei pensieri malati.

Ce la posso fare. Se gli piaccio veramente, il fisico è solo in secondo piano. Chiudo gli occhi e prendo un respiro profondo.

"Arrivo." dico aprendo finalmente la porta.

Cerco Luke con lo sguardo e lo trovo già in costume immerso dentro la piscina idromassaggio.

"Eccomi." dico sorridendo imbarazzata.

Luke si gira di colpo verso di me e segue ogni mio movimento senza staccarmi gli occhi di dosso.

"Wow." sospira poi, mordendosi con foga il labbro inferiore.

Mi avvicino al bordo della piscina ed entro con cautela legandomi i capelli in uno scompigliato chignon in modo da non bagnarli.

ATTI IMPURIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora