DUE MESI DOPO
Sono passati due mesi e finalmente il grande giorno è arrivato.
Io e tutte le altre damigelle siamo perfettamente in scala vicino l'altare della Chiesa più bella di New York e così anche Luke e gli altri paggi.
Io indosso un semplice abito bianco, con i capelli raccolti in un elegante chignon grazie ad una fascetta abbinata al vestito, mentre Luke ha un bellissimo smoking blu che gli dona a pennello e che gli fa risaltare i suoi occhi cobalto.
Ho un'ansia pazzesca e sento un nodo allo stomaco che vuole farmi piangere, così guardo Luke, che è perfettamente difronte a me, e mi rassicuro vedendo che sta parlottando con Jim e Kevin.
Perché sono tutti così sereni?
Perché nessuno prova un senso di tristezza come me?
Perché per gli altri va sempre tutto bene?"Tesoro, sei splendida." dice mio padre apparendo difronte a me e riscuotendomi dai miei pensieri cupi.
"Papà. Tu molto di più."dico abbracciandolo.
"Che hai?" mi chiede inaspettatamente.
"Nulla, sono solo un po' agitata." rispondo.
"Be', siamo in due: mio figlio si sposa, pensa un po'." dice ridendo e facendo ridere anche me.
"Ma ti dico la verità -continua- sarò molto molto più in ansia quando sarai tu la sposa."
"E perché?"
"Perché sei la mia seconda donna dopo tua madre e il solo pensiero che tu sia legata ad un altro uomo mi fa impazzire. Però, devo ammettere che se è questo che vorrai, se è questo che ti renderà felice, io sarò con te. Non dimenticarlo mai."
"Papà smettila, oggi ho la lacrima facile!" esclamo abbracciandolo di nuovo e cercando di ricacciare indietro le lacrime.
Mio padre è il mio eroe. E sempre lo sarà.
"Ti voglio bene." gli dico.
"Ti voglio bene. E stai tranquilla, andrà tutto per il verso giusto." dice dandomi un buffetto sulla guancia e andando a sedersi vicino a mia madre.
E poi rimango di nuovo sola: Luke sta continuando a parlare con gli altri e non mi degna neanche di uno sguardo, mentre due amiche di Martina, nonché le sue damigelle, non fanno altro che parlare in italiano, e quindi una lingua poco più che comprensibile per me.
"Scusa." mi dice improvvisamente una di loro, in un americano italianizzato.
"Sì?" chiedo voltandomi nella loro direzione.
"Piacere Francesca. Lei è Giulia." si presentano.
Francesca e Giulia sembrano due modelle di Victoria's Secret, proprio come Martina: la prima è alta, bionda e abbronzata, e la seconda è alta, mora e un po' meno abbronzata, ma sempre più di me.
Sono bellissime.
Io, in confronto, sembro una balena."Piacere mio, io sono Daphne."
"Sei la sorella di Jarade?" mi domanda la mora.
"Esattamente."
"Si vede, avete gli stessi occhi." mi sorride.

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ATTI IMPURI
RomanceDaphne Reed, giovane ragazza italo-americana, si è appena laureata in criminologia al "College at Brockport State University" di New York, ottenendo il massimo dei voti ed ora è in cerca di lavoro. Un giorno, mentre sta lavorando al bar "Diego's" pe...