17|| Caos totale

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"Signorina Reed, sono il detective Roger, dobbiamo porle qualche domanda riguardo a ciò che è successo ieri notte. Collabora con noi?" mi chiede il detective sedendosi difronte a me con aria tranquilla.

È alto, robusto e con qualche ruga profonda sulla fronte. Mette un po' di inquietudine..

"Certamente." rispondo pensando a quando poco fa sono entrati obbligandoci a dividerci in tre stanze diverse della villa.

"Dove si trovava alle 02.33 di ieri?"

"Stavo passeggiando per la città mentre ero al telefono con mio fratello."

"Perché stava passeggiando per la città proprio in quel lasso di tempo?"

"In realtà ero fuori dalle 00.30 circa."

"E perché?"

"Perché sono stata quasi molestata da Aron. Eravamo al cinema e lui ha provato ad infilare le sue mani sotto il mio vestito." dico ricordando quell'orrenda scena.

"E perché, dopo essere uscita, ha chiamato suo fratello?"

"Perché mi sono sentita sola e avevo bisogno di sentire qualcuno vicino a me, quindi l'ho chiamato."

"Suo fratello si chiama Jarade, giusto?"

"Sì."

"E lavora in Italia, giusto?"

"Sì."

"Dunque perché disturbarlo così tanto?"

"Lei non ha mai avuto bisogno che qualche familiare le stesse vicino durante una situazione difficile, detective?"

"Non si risponde mai ad una domanda con un'altra domanda, quindi risponda signorina perfavore."

"Perché mi mancava e avevo voglia di sentirlo."

"E posso chiederle che rapporto ha lei con il signor Luke Hummer?"

"Siamo buoni amici." rispondo ricordando il semi bacio di una decina di minuti fa.

"Quindi lui era nella sua compagnia di amici ieri sera, signorina?"

"No."

"E quindi come lo conosce?"

"Ci siamo scontr..incontrati qualche settimana fa e abbiamo cominciato a frequentarci."

"Quindi lui è più di un amico?"

"Sì, è un buon amico."

Il detective apre il suo block notes, ci scrive due righe e per finire lo chiude guardandomi in faccia con tutta la sua serietà.

"Va bene signorina Reed, per oggi può bastare. Grazie dell'aiuto." dice alzandosi in piedi e uscendo dalla stanza.

Spero proprio che non accada niente di troppo brutto a Luke perché anche se non doveva agire in quel modo, ha agito così per proteggermi.
Nessuno, oltre a Jarade, ha mai cercato di essere così protettivo nei miei confronti, e il fatto che Luke non sia come tutti gli altri mi rende estremamente felice.

"Daphne? Posso entrare?" dice Jess sputando dall'ingresso della stanza.

"Certo."

"Ti hanno interrogata anche a te?"

"Già."

"Hanno fatto lo stesso anche con Luke, ma c'è un problema..."

"Cioè?" chiedo notando il suo volto cupo.

"Lo hanno portato al dipartimento..in carcere."

"Cosa?!" scatto.

"Luke mi ha detto di darti questo." dice porgendomi un foglio bianco piegato a metà.

ATTI IMPURIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora