Jarade.
Jarade è impazzito.
Mi è saltato addosso, mi ha sferrato dei pugni, mi ha urlato contro "È colpa tua!" e poi si è messo a piangere.Ora io sono a letto con del ghiaccio premuto contro le guance.
Vicino a me ci sono Priscilla e Martina e sono entrambe preoccupate per quello che è successo."Non so cosa gli sia preso." dice sconsolata Martina.
"Sono sicura che non l'ha fatto apposta, non sembrava lui." dice Priscilla.
"Io..io non so cosa pensare.." dico triste.
"Ora stai tranquilla e dormi." continua Priscilla.
"Se hai bisogno chiamami. Buonanotte." interviene Martina alzandosi e uscendo dalla stanza.
"Uguale con me tesoro. Buonanotte, non ci pensare." mi saluta Priscilla uscendo anche lei.
Non ci pensare? E come faccio a non pensare che mio fratello è impazzito?
No, basta.
Ha ragione Priscilla.
Non ci devo pensare.
Ci penserò domani, ma non questa notte.Spengo quindi la luce e mi metto sotto le coperte chiudendo gli occhi con il ghiaccio premuto sul viso.
Poco dopo mi addormento pesantemente dopo una lunga giornata.
ORE 3.00 A.M.
Toc toc toc.
Toc toc toc.
Toc toc toc.
Improvvisamente mi sveglio di soprassalto con la fronte completamente sudata.
Credo di aver fatto un incubo.
Mentre mi volto nel letto e chiudo gli occhi, un rumore mi fa spaventare.Toc toc toc.
O mio dio.
Proviene dalla porta.
Sembra che qualcuno abbia appena bussato.
O forse è solo frutto della mia immaginazione.Toc toc toc.
O Dio! È tutto vero!
Forza Daphne, non avere paura.
Saranno Priscilla o Martina."A-avanti." dico premendomi le lenzuola contro il viso.
La porta comincia ad aprirsi lentamente sotto i miei occhi e una figura alta entra nella stanza.
Ma è..è..
"Daphne."
È Jarade.
Per la prima volta ho paura di mio fratello."J-Jarade?"
"Posso?" dice lui avvicinandosi al letto.
"S-sì.."
"Come stai?" mi chiede sedendosi accanto a me.
"B-bene.."
"Scusa se ti ho fatto male. Non so come sia potuto succedere. Tu sei entrata e non sembravi tu e il mio corpo mi ha comandato da solo e ti ha colpita..Cazzo..Scusami.."
Ma che gli è successo?
Sta forse meglio?
È guarito?"Jay, tranquillo.." dico solamente.
"Io ti voglio bene Daphne. Tu sei mia sorella e ti chiedo scusa per quello che ho fatto.."
"Jay va tutto bene. Vieni qui." dico facendogli spazio nel letto.
Jarade si mette a letto accanto a me e, non appena mi è vicino, mi abbraccia forte a sé.
"Jarade..devi dirmi una cosa." comincio.
"Sì?"
"Perché l'hai fatto?"
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ATTI IMPURI
RomansaDaphne Reed, giovane ragazza italo-americana, si è appena laureata in criminologia al "College at Brockport State University" di New York, ottenendo il massimo dei voti ed ora è in cerca di lavoro. Un giorno, mentre sta lavorando al bar "Diego's" pe...