"Grazie mille. Ecco a lei, si tenga il resto." dico al taxista mentre scendo dall'auto un po' spaventata difronte a quel nuovo ambiente.
Ora devo trovare la casa di Jarade, sperando che lui sia a casa.
Papà mi ha detto che abita all'inizio del quartiere in una casa bianca e marroncino scuro, spero di esserci vicina.
Percorro circa 300 metri e scruto una casa esattamente corrispondente alla descrizione di papà.
Quindi mi avvicino all'ingresso e guardo se sul campanello c'è il nome di mio fratello.
Jarade Reed.
Ci siamo! Ce l'ho fatta!!Suono immediatamente e attendo che la porta si apra.
Qualche secondo dopo quest'ultima si schiude e una donna sulla quarantina mi appare davanti.
"Lei sarebbe?" mi chiede.
"Sono Daphne Reed, la sorella di Jarade."
"Lei è la sorella del signor Jarade? Oh santo dio! Benvenuta signorina! Non sa quanto mi ha parlato di lei!" esclama sorridendo cordialmente.
Questi italiani sembrano simpatici."Mio fratello è in casa?" chiedo.
"No mi dispiace, ma dovrebbe rientrare a momenti. Nel frattempo perché non entra un po'? Sarà sicuramente molto stanca per il viaggio. Ma il signore lo sapeva del suo arrivo o è una sorpresa? Ah, vuole che le prepari qualcosa da mangiare?" mi chiede facendomi strada in quella bellissima e moderna casa.
Mio fratello ha lavorato sodo per questa casa. Ricordo ancora quando viveva in una stanza di un hotel perché non aveva abbastanza soldi per comprare un immobile e nemmeno per affittarne uno.
Ora vive in una delle case più belle che abbia mai visto."Comunque io sono Priscilla, la domestica del signore Jarade. Scusi se non mi sono presentata prima, che sbadata."
Le sorrido continuando ad esplorare questa casa infinita.
"Le piace vero? Questa casa ha tre piani, ventidue stanze e addirittura un ascensore. Suo fratello è davvero un uomo in gamba per aver costruito una cosa del genere."
"Un ascensore?" chiedo quasi scioccata.
"Sì, lo vuole provare? È in fondo a destra. Nel frattempo le preparo qualcosa da mangiare." dice Priscilla scomparendo in quella credo che sia la cucina.
Invece io raggiungo l'ascensore, vi entro e mentre sto per premere il bottone per il primo piano, noto che ce n'è un altro tutto giallo senza alcuna indicazione sopra.
Qualcosa mi dice di non spingerlo.Calma Daphne, non vorrai mica creare già dei casini che sei appena arrivata.
Faccio quindi un respiro profondo cercando di placare la mia curiosità, e salgo al primo e poi al secondo piano.
Al primo piano ho visto quattro stanze per gli ospiti, due bagni, due porte chiuse (suppongo che una sia la camera da letto di Jarade), una sala giochi, un ripostiglio, una stanza piena di scarpe e vestiti eleganti e una terrazza.
Al secondo piano ho visto una camera da letto con un letto ad acqua gigantesco, altri due bagni, tre porte chiuse, una stanza con piscina idromassaggio, una palestra, uno studio e una piccola biblioteca."
INCREDIBILE.
Non credevo che mio fratello fosse così ricco.
Ora però è meglio scendere, anche perché non vedo l'ora di assaggiare il cibo italiano. Chissà che mi avrà preparato Priscilla! Ho già l'acquolina in bocca!
Scendo quindi al piano terra sempre con l'ascensore e sento che Priscilla sta parlando con qualcuno.
"E la valigia di chi è? Non ti sarai mica trasferita qui solo perché tuo marito ha fatto ancora lo scemo?"
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ATTI IMPURI
RomanceDaphne Reed, giovane ragazza italo-americana, si è appena laureata in criminologia al "College at Brockport State University" di New York, ottenendo il massimo dei voti ed ora è in cerca di lavoro. Un giorno, mentre sta lavorando al bar "Diego's" pe...