"Mi volete dire dove stiamo andando? È da più di mezz'ora che siamo in macchina." insisto.
"Calma Daphne, siamo quasi arrivate." dice Jessica.
"Tu cosa ti aspetti?" mi chiede Ariel.
"Una semplice discoteca per sole donne."
Le ragazze scoppiano a ridere.
"Che ridete, l'avete detto voi che è un posto per sole donne!" le rimprovero.
"Ma non in quel senso." dice Ariel facendomi l'occhiolino.
Non in quel senso? E in quale senso allora?
"Eccoci, siamo arrivate." dice Jess parcheggiando l'auto difronte ad un club.
Scendo dall'auto e non appena leggo l'insegna, un pre-svenimento mi colpisce.
"WestWay Club? Mi avete veramente portato in un night club?!" esclamo irritata.
"Il più famoso di New York!" esclama Ariel.
"Ragazze, io lì non ci metto piede." dico facendo dietrofront.
"Dai! Non fare così, ci divertiamo!" insiste Jess.
"Jessica, aprimi la macchina. Io resto qui ad aspettarvi, non abbiate fretta."
"Daphne ma stai scherzando vero? Non per forza devi trovarti un ballerino e farci sesso! Vogliamo solo che tu ti diverta e che per una sera metta da parte il lavoro!" continua Jess.
"Aprimi questa maledetta macchina!" grido ignorandola.
Le ragazze si guardano un momento poi finalmente Jess mi porge le chiave della sua auto.
"Vi aspetto qui. Buona serata." dico.
"Non sai cosa ti perdi." dice Ariel prendendo a braccetto Jessica e dirigendosi verso il club.
Le guardo entrare dentro al club e poi mi rifugio in macchina accendendo un po' di radio.
Passa più di mezz'ora finché ricevo un messaggio da parte di Jessica.
"Dai vieni! C'è la tua canzone preferita!"La ignoro e decido di mettermi nei posti dietro per dormire un po'.
Chiudo gli occhi per qualche secondo e i pensieri cominciano ad affollarmi la mente: come farò a trovare lavoro? Sono davvero così sciupata come mi hanno detto le ragazze? Sono ridicola se non faccio sesso da cinque mesi? Che poi forse sono anche di più di cinque. Non so nemmeno più come sia fatto il membro maschile. E se non riuscirò a trovare lavoro come farò? Qual è il mio futuro?
"Basta!!" dico gridando ad alta voce.
Forse sto impazzendo.Non posso stare qui dentro un secondo di più o rischierò di impazzire sul serio, quindi scendo dall'auto e mi dirigo verso l'entrata del club.
Non appena entro, una folla di gente danzante mi si para davanti; ci metto poco a notare che sono tutte donne tranne i ballerini mezzi nudi che ballano sul palchetto.
Ok, forse ho sbagliato ad entrare qui dentro.
Mentre cerco l'uscita, una mano mi afferra il braccio e mi trascina con sé.
Non appena mi volto, vedo che è uno dei ballerini che mi sta stringendo forte il braccio. Ma che vuole?!"Hey bellezza, sono Harry, piacere di conoscerti." dice facendomi salire sul palchetto e posizionandomi su una sedia con aggressività.
"Ma che cosa vuoi! Lasciami andare!" grido cercando di sovrastare la musica con la voce.
"Se non fai la brava ti spetterà una bella punizione." dice il ragazzo togliendosi la maglietta, rimanendo a torso nudo.
Ammetto che i muscoli non gli mancano.Mentre sta per slacciarsi i pantaloni, una presenza alle mie spalle mi lega le mani con delle manette (credo) e mi mette una cintura alla vita in modo che io non riesca ad alzarmi dalla sedia.
Cerco di scalciare come un cavallo per liberarmi, ma vengo paralizzata dall'apparizione di Jessica ed Ariel.
"Sorpresa!" dicono.
Le parole mi si bloccano in gola.
"Questo è un regalo che ti abbiamo fatto per la tua laurea! Goditelo!" dicono sorridendomi come due cretine per poi scappare via.
"Dove andate! No, non potete lasciarmi qui! Siete due stronze!" grido.
"Shhh Daphne. Bevi questo e rilassati." dice Harry sussurrandomi all'orecchio e porgendomi un liquido verdastro.
"Io me ne voglio andare!" grido.
"Bellezza, le tue amiche hanno pagato molto per questo regalo." dice Harry.
"E non c'è modo per riprendersi i soldi?" chiedo speranzosa.
"No, bellezza."
"Dammi quella bottiglietta verdastra." dico.
Non appena me la porge, la scolo tutta in un batti baleno. Spero sia roba forte. Non voglio ricordare nulla di questa notte.
Poco dopo la mente comincia ad annebbiarsi e finalmente mi sento leggera e spensierata. Non male quel liquido.
"Guardami." dice Harry toccandomi il mento per stabilizzare il mio sguardo su di sé.
Lo guardo e lui comincia a sbottonarsi i pantaloni rimanendo in boxer.
Lo sguardo mi cade sulla sua protuberanza sostanziosa e non appena Harry mi becca ad osservare il suo pene, si avvicina a me mettendosi a cavalcioni e comincia ad oscillare il bacino avanti e indietro come un serpente voglioso."Lo vuoi bellezza?" chiede con voce sexy.
Mando giù quel poco di saliva che mi rimane e cerco di non dare a vedere la mia debolezza.
"Ce l'ho con te." continua Harry, toccandomi l'interno coscia con leggerezza.
Non so se resisterò a lungo. Lui è così bello con quegli occhi verde chiaro e quei capelli bruni mandorla. E con quel fisico muscoloso e quelle braccia sode, sembra quasi un guerriero dell'antica Grecia.
"Bellezza, ci sei?" mi domanda salendo con la mano verso il mio punto più debole.
"Sì." dico alla fine cedendo come una pazza sclerotica vogliosa.
"Allora seguimi." dice slegandomi dalla sedia e porgendomi la mano.
Mi conduce in una stanza abbastanza grande, con le luci soffuse e con un enorme letto baldacchino al centro.
Mentre sto osservando la stanza, Harry mi prende per i fianchi e mi butta sul letto posizionandosi sopra di me.
Comincia quindi a sfilarmi il vestito, poi le calze a rete, poi il reggiseno ed infine le mutandine.Fa il tutto mordendosi continuamente le labbra, cosa che rende il tutto molto più eccitante.
"Cosa desideri?" mi chiede.
Una sola cosa.
"Sesso." dico come una rimbecillita.
"Ai suoi ordini bellezza." dice Harry togliendosi i boxer e mettendosi un preservativo sul suo grosso membro duro.
Qualche secondo dopo mi penetra e la mia eccitazione sale alle stelle per tutta la notte.
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ATTI IMPURI
Roman d'amourDaphne Reed, giovane ragazza italo-americana, si è appena laureata in criminologia al "College at Brockport State University" di New York, ottenendo il massimo dei voti ed ora è in cerca di lavoro. Un giorno, mentre sta lavorando al bar "Diego's" pe...