8|| Primo appuntamento? Sogno o son desto?

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Dopo il lavoro mi rifugio a casa cercando di guardare il meno possibile in faccia a Jarade e mamma.

Mi chiudo in camera da letto, apro il pc e mi decido finalmente ad inviare i miei curricula a varie aziende.

Prima di tutto provo con la caserma scientifica di New York, sarebbe il mio sogno lavorare lì. Quanto vorrei esaminare un caso, quanto vorrei aiutare le persone...La speranza è l'ultima a morire.

Poi invio un curriculum all'ospedale psichiatrico "DaySurgery" della città, sperando che mi promuovano come psicologa nel reparto apposito. Anche quello non sarebbe male.

Infine invio il curriculum ad altre due/tre aziende che con la mia laurea c'entrano poco, ma in fondo un po' di soldi mi servirebbero per iniziare.
Non posso più lavorare da Diego's, non è quello che fa per me e non è quello che vorrei fare per tutta la mia vita.

Quando finalmente finisco, mi decido ad uscire dalla mia tana e vado in salotto dove vi sono mamma e Jarade.

"Daphne, vorrei parlarti di una cosa." dice mamma non appena vede arrivarmi.

"Sì." dico sedendomi accanto a lei.

"Tuo fratello mi ha detto tutto." dice schietta.

Il mio sguardo cade immediatamente su Jarade fulminandolo.

"Mi ha detto che è innamorato di te e che questa notte avete commesso uno sbaglio." continua.

"Mi dispiace mamma, non so come sia potuto succedere."dico con lo sguardo basso.

"Tranquilla tesoro. Non dirò nulla a papà, ma la prossima volta pensateci meglio prima di fare cose di cui potreste pentirvene. E per il fatto dell'amore che tuo fratello prova per te be', gli passerà col tempo e capirà che non è la cosa giusta."

"Già." dico.

"Ora fate pace e non abbiate vergogna; pensate a chi siete e badate al vostro rapporto fraterno." conclude la mamma alzandosi e scomparendo in cucina.

"Scimmietta, come stai?" dice Jarade sedendosi affianco a me.

"Sono parecchio imbarazzata ma sto bene."

"Io anche. Ho dovuto dirglielo, aveva già scoperto tutto."

"Lo so, Jay." dico alzando lo sguardo e guardandolo dritto negli occhi.

"Che c'è?"gli chiedo, notando il suo silenzio.

"Mi hai chiamato con il mio soprannome. Era da tanto che non mi chiamavi così."

"Perché ti voglio bene e so che ciò che è successo stanotte non ci dividerà."

"Ti voglio bene scimmietta mia."

Ci abbracciamo forte spezzando ogni forma di vergogna possibile e sorridiamo più uniti di prima.

"Si pranza ragazzi! Papà arriverà a momenti!" esclama la mamma dalla cucina.

"Arriviamo." dice Jay continuando a sorridermi.

"Hey volevate forse mangiare senza il capo famiglia?" dice papà entrando in cucina.

"Tesoro! Non ti ho nemmeno sentito arrivare." gli dice la mamma.

"Forse perché.. sono silenzioso!" risponde lui facendole il solletico nei fianchi e schioccandole un bacio sulla fronte.

Questa è la mia famiglia finalmente unita.
Ed è bellissima.

DOPO PRANZO

"Hey Diego, pranzato bene?" chiedo entrando nel bar.

ATTI IMPURIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora