"Tesoro! Allora come è andato l'appuntamento? Dove ti ha portato quel ragazzo?" esclama mamma vedendomi entrare in casa.
"Jarade è partito?" chiedo ignorando completamente le sue domande.
"Sì, questa mattina presto. Era molto triste, non l'avevo mai visto così."
Povero Jay. Avrei dovuto stare con lui invece che andare con quel viziato di Luke.
"Non mi racconti come è andato l'appuntamento?" mi chiede.
"È andato bene poi male."
"Come mai?"
"Perché ho scoperto che lui non è il mio tipo. Troppo viziato ed orgoglioso."
"Avevo immaginato che fosse così non appena ho visto quella porche."
"Già. Ora vado un po' in camera a riposare, ho il turno di pomeriggio oggi." dico dandole un piccolo bacio sulla guancia per poi sgattaiolare nella mia stanza.
Il litigio con Luke di questa mattina mi ha completamente sfinita, così mi metto a letto e mi addormento pesantemente tra le braccia di Morfeo.
QUALCHE ORA PIÙ TARDI
"Tesoro? Sveglia! Non devi andare al lavoro?" una voce simile a quella di mia madre mi sveglia.
Infatti è mia madre.
"Cavolo! Che ore sono?!" esclamo tirandomi su dal letto in tutta fretta.
"Le 14.30."
"Merda sono in ritardo!" grido correndo velocemente verso la porta d'ingresso.
"Tesoro, ma non hai pranzato!" grida.
"Mangerò qualcosa là! A più tardi mamma!" la saluto, mentre ormai sono già lontana da casa.
Fortunatamente abito vicino al bar e ritardo di soli cinque minuti.
"Daphne, credevo non venissi." dice Diego vedendomi entrare.
"Scusami, mi sono addormentata." dico infilandomi il grembiule.
"Tranquilla mi amor!"
Comincio a lavorare freneticamente fino alle 17, poi la gente comincia a venir meno forse per l'improvvisa pioggia.
Mentre sto lavando alcune tazzine, la porta del bar si spalanca e vedo Luke entrare con decisione.
Non è possibile. Che coraggio che ha a venire qui!
"Un caffè macchiato per favore." dice a Diego mentre io sto cercando di nascondermi in cucina.
"Subito." risponde lui.
"Vorrei che fosse Daphne a prepararmelo, se non è un problema per lei signore." dice Luke.
Cosa?!?
"Certo!"esclama Diego con la sua continua vivacità.
"Daphne, c'è un signore che ha chiesto esplicitamente che sia tu a preparargli un caffè macchiato." dice lui.
"Subito." dico, non potendo tirarmi indietro.
Mi avvicino al bancone senza guardare in faccia a Luke e comincio a preparargli il suo caffè.
"Ecco a lei signore." dico infine, porgendoglielo davanti.
"Daphne -comincia Luke- so che non vuoi parlarmi, ma ti chiedo di ascoltarmi almeno per un'ultima volta." mi implora.
"Dimmi." dico con tutta la freddezza possibile.
"Voglio chiederti scusa per questa mattina, ho capito che ho fatto una sciocchezza e che l'unica cosa che poteva veramente soddisfarmi era il tuo sguardo. Tu mi piaci Daphne, sei l'unica ragazza a cui io abbia mai tenuto così tanto, tu sei speciale, sei diversa, non voglio più fare lo stupido con te."
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ATTI IMPURI
RomansaDaphne Reed, giovane ragazza italo-americana, si è appena laureata in criminologia al "College at Brockport State University" di New York, ottenendo il massimo dei voti ed ora è in cerca di lavoro. Un giorno, mentre sta lavorando al bar "Diego's" pe...