48|| Brindisi

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Il giorno dopo mi sento finalmente felice.

La cena è andata deliziosamente bene e, tra poco, ho un appuntamento con Ariel e Jessica; vogliamo prenderci un pomeriggio tutto per noi per recuperare il tempo perduto.

Mi alzo dal letto e mi ricordo di essere a casa di Luke, poi mi infilo una sua camicia che mi fa da pigiama.
Mi avvicino alla grande finestra di vetro e guardo fuori: c'è una bella giornata, il sole splende, una leggera brezza muove le chiome degli alberi, gli uccellini cinguettano tra i rami e un gatto bianco passeggia tranquillo per il giardino.

"Buongiorno." dice la sua voce melodica, mentre mi cinge i fianchi con le braccia.

"Buongiorno." dico voltandomi verso Luke.

Ancora assonnato, avvicina la bocca sulla mia e mi lascia un leggero bacio sulle labbra.

"Che stavi facendo qui in piedi?" mi chiede stiracchiandosi.

"Stavo contemplando la meravigliosa vista che si vede da casa tua."

"Meravigliosa quanto te?"

Gli faccio la linguaccia.

"Oggi non vai a lavorare?" gli chiedo cambiando discorso.

"Ci vado oggi pomeriggio. Questa mattina avevo voglia di stare con te."

Gli sorrido e lo abbraccio rendendomi conto solo dopo del suo petto nudo premuto contro il mio.

"Ho i boxer tranquilla." dice quasi leggendomi nel pensiero.

Gli allaccio le braccia al collo e gli mordo il labbro inferiore; non mi staccherei mai da lui.

"Hai fame?" mi chiede ridendo.

"Molta." dico ridendo con lui.

"Allora dai, andiamo a fare colazione."

Mentre mangiamo pancakes e nutella, parliamo del più e del meno.

"Ti sei divertito ieri sera?" gli chiedo.

"Molto. Mi ha fatto piacere rivedere tutti." dice.

"Anche a me. E cosa ne pensi di Liam e
Ariel?"

"Mi piacciono insieme."

"Lui è un tipo serio?"

"Abbastanza, ma con lei sembra diverso, più maturo."

"Lo spero, se la farà soffrire lo faccio fuori." dico seria.

"Non lo farà."

"Mentre Travis, be'..ti mentirei se ti dicessi che è un tipo serio." continua.

"Jess ancora meno." dico ridendo.

"E noi?" mi domanda poi, alla sprovvista.

"Noi cosa?"

"Vorrei vederci con gli occhi degli altri."

"Io no, non m'interessa sapere cosa gli altri pensano di noi."

"Nemmeno a me, ma vorrei sapere se anche le altre persone notano il mio amore così immenso per te."

"Luke.." gli sorrido come un'ebete.

"Che c'è? Che ti amo vorrei dirlo al mondo intero."

"Ti amo anche io."

"Lo spero." mi sorride scherzosamente.

Mentre lecco il cucchiaio sporco di Nutella, Luke fa una smorfia.

"Che c'è?" gli sorrido un po' maliziosa.

ATTI IMPURIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora