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È mattina presto e siamo in giro per Miami, è stupenda. Le strade sono piene di persone, le voci si mescolano con le risate e con le urla.

Fede ed io abbiamo le dita delle mani intrecciate, ho sempre adorato questo contatto fisico.

-Starei a guardarti per ore, giuro che lo farei- borbotta Federico, così mi giro verso di lui e aggancio il suo sguardo.
-Da dove esce tutto questo romanticismo?- ironizzo sorridendo.
-Io sono romantico, bimba- ridacchia.
-Anche lunatico, a volte superficiale e...- mi interrompe.
-Bellissimo, affascinante, un dono della natura...- alza e abbassa le sopracciglia così scoppio a ridere.

-No, sto scherzando- ride.
-Non sono così montato- aggiunge, dopo mi stampa un bacio sulla guancia e automaticamente sorrido.
-Andiamo a prendere un frullato?- gli domando sorridendo.
-Va bene- ribatte, così ci dirigiamo al bar.

***

È sera, siamo in discoteca, c'è una confusione pazzesca. Sono accanto al bancone in compagnia di Federico, ho notato che è da un po' che guarda una biondina con la gonna e i tacchi a spillo.

Devo stare calma, non voglio soffocarlo, tutti e due dobbiamo avere i nostri spazi come è giusto che sia, no?

La biondina si volta verso Fede, così per istinto avvicino il suo volto al mio e lo bacio.

Si stacca e mi guarda negli occhi.

-Che cosa ti è preso?- mi domanda.
-N-niente- balbetto.

Abbasso lo sguardo e mi osserva.

-Piccola- mi alza il viso e fa incontrare i nostri occhi.
-No, non lo pensare. Credi che abbia già dimenticato tutto ciò che abbiamo vissuto insieme anche se è stato per poco tempo?- scuote la testa e sospira.
-Non essere gelosa, sono solo tuo, lo sai- sorride, così rilascio un sospiro di sollievo e mi accoccolo a lui.

Ha il potere di tranquillizzarmi sempre e comunque: ma come fa?

-Vieni con me!- esclama, mi afferra per il polso e mi trascina in pista con sé.
Appoggia le mani sui miei fianchi, si avvicina e iniziamo a ballare.
-Non ci fare caso, non sono bravissimo a ballare- ridacchia.
-Non importa, mi piaci in qualunque situaizone- ridacchio, alza lo sguardo e mi sorride nel modo in cui solo lui sa fare: okay, mi innamoro del biondo ogni giorno di più.

Ma quanto durerà ancora tutta questa felicità?

***

Siamo seduti sui divanetti di pelle nera, sono posizionati un po' più in disparte, quindi qui si sta un po' più tranquilli.

-Rose- Federico avvicina il viso al mio e si appoggia sul mio petto.
-Sono stanco- borbotta.

Sorrido e gli accarezzo dolcemente i capelli, per poi stampargli un bacio sulla fronte.

-Sei un bimbo- ridacchio.
-Sai, anche le mie fan mi chiamano così- ribatte sorridendo.
-Chissà se si saranno calmate- si alza e mi guarda negli occhi, dopo di che alza le spalle.
-Lo spero- sorride debolmente, poco dopo mi alzo e lo guardo.
-Vado un attimo in bagno, torno subito- esclamo, così lui mi sorride e io mi allontano.

***

Mi lavo le mani, mi guardo allo specchio e cerco di farmi piacere il mio aspetto esteriore: quando cavolo crescerà la mia autostima?

Sbuffo e chiudo la valvola, dopo di che afferro un fazzoletto di carta e mi asciugo le mani, successivamente lo butto nel cestino e mi guardo un'altra volta allo specchio: ci rinuncio.

Esco dal bagno, mi reco verso i divanetti e noto una scena che mi fa molto male: c'è la biondina di prima a cavalcioni su Federico, si stanno baciando come se niente fosse.

I miei occhi si cristallizzano all'istante, mentre il biondo continua a baciare quell'oca. Giuro, se prova solo a sfiorarmi con un dito, lo faccio arrivare dall'altra parte del mondo.

Cacchio, non è nemmeno iniziata e già deve finire?

Deglutisco e le lacrime rigano le mie gote, subito dopo sgattaiolo via dal locale e mi reco all'hotel per preparare la mia valigia.

***

Faccio il mio ingresso, sbatto forte la porta e, piangendo, mi reco all'armadio, apro le ante e afferro tutti i miei vestiti: ma perché combina queste cose?

Sono stata sciocca io che mi sono subito fidata di lui. Scema io che quella sera ho continuato ed è successo ciò che è successo: lo odio!

Versando altre lacrime amare, infilo i vestiti nella valigia, un attimo dopo sento la porta spalancarsi, così mi fermo e incrocio lo sguardo di Federico.

-Rose, perché sei sparita?- mi chiede avanzando.
-Hai pure il coraggio di chiederlo? Meglio se sparisci- balbetto tra una lacrima e l'altra.
-Dio, puoi spiegarti?- si agita e si avvicina a me.

Fa per posizionare una mano sulla mia guancia, ma lo scanso, così serra la mascella.

-Ti stavo aspettando nella pista da ballo dato che accanto a me si erano seduti due tizi che limonavano come se non lo avessero mai fatto!- esclama, così alzo le sopracciglia e rimango per un attimo immobile: ah, non era lui?
-Ma puoi fidarti per un attimo di me, cavolo?- si ribella, ed io mi asciugo le lacrime.

Abbasso lo sguardo, subito dopo il biondo mi alza la testa e fa incrociare ancora una volta i nostri sguardi.

-Una relazione deve essere basata sulla fiducia, non puoi fare così, Rose- mi spiega mortificato, dopo di ciò si siede scocciato sul letto e abbassa lo sguardo.

Lo osservo per qualche secondo, in seguito mi avvicino a lui, gli alzo il volto e scruto attentamente i suoi occhi.

-S-scusami Federico. Non volevo...- borbotto.
-Ormai è andata così!- esclama e si reca al bagno.

Perché rovino sempre tutto?

Spazio autrice

La relazione deve essere basata sulla fiducia: siete d'accordo? Io sì, perché se non c'è fiducia allora non c'è niente.

[09:40 03/04/18]

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