Ben entra nell'ospedale, deve aspettare la dismissione di Federico, invece io sono qui fuori all'aria aperta con le mani in tasca e lo sguardo perso nel vuoto.
Ho un dolore strano al petto, non è fisico, più che altro è mentale. Ancora non riesco a digerire le parole di Fede, sono stati veramente pesanti e ce l'ho ancora sullo stomaco.
-Ancora qui?- mi volto e noto lo sguardo attento di Federico scivolarmi addosso come una lama affilata e pungente.
-Me ne vado- bisbiglio abbassando il capo, subito dopo sento la mano di Benji afferrarmi il polso.
-Rimani qui- mi sussurra all'orecchio, così alzo lo sguardo e mi mordo il labbro.
-Okay- farfuglio semplicemente, dopo di ciò cammino con i due verso non so dove.***
Federico sembra irritato, pare che abbia la testa da un'altra parte.
-Ehi, ti sei calmato?- mi siedo sulla panchina accanto a lui e posiziona lo sguardo su di me: è ghiacciato.
-Mi lasci in pace?- si ribella, così si alza e, dopo aver infilato le mani in tasca, si allontana e mi raggiunge subito Benjamin.
-Cosa ho fatto per meritare tutto questo?- gli domando e lui mi posiziona una mano sulla guancia.
-Gli passerà, è solo colpa del suo trauma. Il tempo aggiusta le cose...- mi rassicura.
-Ma non guarisce le ferite- scuoto la testa, così mi afferra per il braccio e mi tira con sé.Mi sento strana, parecchio in colpa e in crisi: cose devo fare?
***
Fede ed io siamo nella nostra camera d'hotel, lui è seduto sul letto. Ha la mascella serrata e lo sguardo perso nel vuoto: chissà a cosa starà pensando.
-Federico- mormoro, ma lui rimane immobile.
Mi avvicino lentamente al letto, mi siedo accanto a lui e incateno il suo sguardo, subito dopo noto le sue iridi cristallizzate.
-Te lo avevo anche detto di andare via- bisbiglio col tono tremante, lui si limita a fissarmi.
-Non avercela con me, non potrei mai volere il tuo male- bisbiglio accarezzandogli la guancia.
-E perché?- incrocia le braccia al petto e sospira.
-Come perché?- ribatto ritirando la mano.
-Perché non vuoi il mio male?- alza un sopracciglio.
-Perché ti amo, sei la mia vita- sussurro dispiaciuta, così lui rilassa i muscoli del viso e mi rilasso un po' anche io e sembra tornare tutto alla normalità.Si avvicina, afferra il mio volto tra le mani, chiudo gli occhi e sento il suo respiro caldo ricadere dolcemente su di me.
-Sparisci dalla mia vista- dice con tono acido, spalanco gli occhi e mi alzo di scatto.
-Sparisco, come vuoi, poi però non mi cercare!- esclamo, dopo di che esco dalla camera e sbatto forte la porta.***
Busso senza sosta alla porta del moro, non ho bussato alla porta di Katy perché ha la febbre e credo stia dormendo come un ghiro, forse meglio così, perché così non si preoccupa troppo per me.
Finalmente Benjamin apre, sbuca fuori a petto nudo, ha solo dei jeans. Ha i capelli in disordine e gli occhi mezzi chiusi.
-S-scusa, ti ho svegliato?- balbetto.
Non ne combino una buona.
-Tranquilla, cosa è successo?- farfuglia, così lo guardo negli occhi e mi fa cenno di entrare.Chiude la porta, mi avvicino al letto, mi ci siedo sopra, un attimo dopo lui mi imita.
-Dimmi tutto, tesoro- mi sposta i capelli dal viso e mi guarda negli occhi, un attimo dopo sospiro.
-Ho bisogno di pace, Fede mi attacca dopo ogni cosa che dico. È strano- sbuffo.
-È traumatizzato, ha detto il dottore che è normale esserlo dopo il coma. Tra qualche giorno si stabilizza, non rimanerci male- mi sfiora il volto con un dito e si dipinge un sorriso perfetto sulle sue labbra.
-Grazie- farfuglio guardandolo negli occhi, così lui continua a sorridere e si avvicina ancora un po' a me.
-Non ho fatto niente di speciale- non ribatto, lo abbraccio solo e ascolto i battiti del suo cuore: Benjamin sì che è un vero amico. Altro che compagni di scuola.I compagni di classe sono stupidi approfittatori che ti usano soltanto per copiare i compiti, poi ti scansano e ti chiedono solo favori su favori, ma Ben no, non è così. Lui è speciale anche nelle piccole cose, forse è anche per questo il motivo per il quale Katy ne se è innamorata.
-Consigliami che maglia mettere- sorride il moro porgendomi due maglie: una nera, l'altra grigia.
Sono entrambe a mezze maniche e molto semplici, ma allo stesso tempo hanno stile.
-Quella nera!- esclamo ridacchiando.
-Bene, vedo che mi conosci- sorride, per poi mettere la grigia di nuovo al suo posto nell'armadio.Infila la maglietta nera, passa una mano nel ciuffo, dopo di che mi porge la mano e sorride.
-Andiamo, signorina- sorride.
-Uh, dove mi porta, signor Mascolo?- ribatto.
-In un posto speciale- si avvicina al mio orecchio.
-Al McDonald's- sussurra, così scoppio immediatamente a ridere.
-Come è romantico, signore!- ironizzo.Spazio autrice
A voi piace l'amicizia di Benjamin e Rose? A me sì.
[22:53 15/04/18]

STAI LEGGENDO
AMORE&CONFUSIONE
FanfictionSequel di: "ETERNO BACIO": Rose Grillo, una diciottenne molto simpatica, dolce, forse un po' lunatica e a volte testarda, insieme alla sua migliore amica, Katy, vive un'estate molto movimentata ed interessante. Conosce un ragazzo, Federico Rossi, i...