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-Mangiate se volete- sorride Federico indicando il tavolo pieno di cibo e dolci.
-Rossi, da quanto tempo offri il cibo? Di solito sembri una mucca affamata e non mi fai mangiare nulla!- esclama l'altro, da come ho capito si chiama Benjamin.

Che nome strano, strano ma bello. A me piacciono un sacco i nomi stranieri, fortunatamente il mio non è italiano.

-Zio, non dire sciocchezze, ti offro sempre tutto- ribatte il biondino, Federico, il ragazzo dagli occhi azzurri e profondi.

Katy ed io scoppiamo a ridere, mentre il biondo assume un'espressione tenerissima, perciò mi mordo il labbro e osservo ogni movimento di Federico.

Diamine, ha dei lineamenti perfetti, sembra un angelo.

Alza lo sguardo e lo incatena al mio mentre mangia il suo panino, così io lo distolgo e arrossisco posizionando gli occhi sulle scarpe del moro.

-Dio, io ho fame!- esclama la mia migliore amica dopo pochi secondi, perciò alzo la testa imbarazzata e la vedo avvicinarsi al tavolo.

Agguanta un piatto e lo riempie di dolci, ridacchio sottovoce e noto che lo sguardo dei due è posizionato su di lei.

Poco dopo Katy ritorna vicino a me e fissa il cibo nel suo piatto, proprio come se stesse fissando un modello super affascinante.

-Mi sono innamorata di queste caramelle!- esclama Katy, per poi alzare lo sguardo e deglutire.
-Ben, perché non fai fare un giretto alle donzelle?- ridacchia Federico, per poi deglutire l'ultimo boccone e sorridere.

Il sorriso del biondino è veramente stupendo, mi attrae, ma perché?

-Agli ordini!- ribatte porgendo il  braccio a Katy, quest'ultima lo afferra e porge il piatto a me.
-Tu non vieni?- mi domanda la mora sorridendo.
-No, non mi va. Poi ho mal di testa- le sorrido debolmente, perciò Benji mi rivolge un sorriso ed esce dalla stanza con la mia migliore amica.

Esamino la situazione e mi maledico mentalmente: devo rimanere veramente sola con questo ragazzo che neanche conosco?

Abbasso lo sguardo sui dolci che si trovano nel piatto e arrossisco, sentendo lo sguardo del biondo su di me.

-Non sparisce il cibo se non mangi- ridacchia afferrando il piatto dalle mie mani, le sfiora, perciò incateno il suo sguardo e mi mordo il labbro imbarazzata.
-Sorry- borbotto.

Perché in inglese? Okay, il suo sguardo mi sta divorando seriamente, è davvero tanto bello.

Posa il piatto sul tavolo, per poi sedersi sul divano e rivolgermi uno sguardo.

-Che fai? Rimani lì impalata?- sorride guardandomi.
-Ehm, io in realtà andrei via, sai, non vorrei essere attaccata dalle tue fan. So come funzionano queste cose, potrebbero pensare subito male, perciò evaporo prima che mi facciano fuori!- mi gratto la nuca, così lui scoppia a ridere.

Perché ho come l'impressione che questa risata già l'ho sentita? Perché ho l'impressione di conoscere da tanto questo ragazzo?

Sorride e si avvicina a me.

-Tranquilla, non mordo- ridacchia divertito.
Non riesco a sostenere il suo sguardo, è davvero tanto profondo.
-Piccola, ancora non mi dici il tuo nome- abbozza un sorriso e perdo centomila battiti.
-Ehm, Rose- sussurro.
-Federico- mi porge la mano e la stringo, così avverto infinite scosse: cosa sta succedendo?

Faccio per ribattere, ma lui mi precede.

-Sì, l'avevo intuito che non ci conoscevi, non hai avuto la stessa reazione di Katy- ridacchia e molla la presa, così infila le mani in tasca e continua a sorridermi.
-Già- borbotto.
-È che, almeno credo, è fissata con voi e mi ha pregato di accompagnarla qui. In realtà io non volevo, poi mi ha detto che avrebbe portato Harry Styles sotto casa mia, così ho accettato, ma so benissimo che non mi porterà nessun Harry- gli spiego velocemente, che disagio.
-Capita- alza le spalle sorridendo, perciò abbozzo un sorriso pure io e incateno nuovamente il suo sguardo.

Adesso non voglio più andare via, rimarrei qui con lui per ore. Insomma sì, ho "sconfitto" quel velo di timidezza che ci divideva.

-Quanti anni hai?- mi domanda sedendosi sul divano, mi punta lo sguardo addosso e sorrido.
-Diciotto- bisbiglio sedendomi accanto a lui.
-Tu?- borbotto con un filo di voce.
-Ventiquattro- sorride.

Veramente? Diamine, sembra molto più giovane.

-Ah- sussurro appena.
-Sì, lo so. Sembro quasi un bambino ma no, non lo sono- ribatte guardandomi negli occhi.
-Ma sai sempre tutto?- rido.
-Diciamo che intuisco- mi fa l'occhiolino e ridacchia.
-Wow, a primo impatto mi sei sembrato un montato di prima categoria, ma non lo sei- sorrido debolmente, lui in tutta risposta, mi rivolge un sorriso tenerissimo.

Il silenzio invade la stanza, così facciamo per alzarci, ma le nostre mani si sfiorano, perciò rimaniamo seduti e ci rivolgiamo uno sguardo.

Federico scruta le mie iridi con attenzione e un attimo dopo deglutisce.

-L'hai avvertito anche tu?- mi domanda quasi con un filo di voce, così i miei occhi si illuminano.

Spazio autrice
[20:18 23/03/18] 

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