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-Lo scoprirai- sbotto, mollo la presa e mi allontano immediatamente, lasciandolo lì solo, nel dubbio totale.

Non mi giro e continuo a camminare a testa bassa, sento dei passi dietro di me, spero non sia Federico, non reggerei mai tutto ciò che mi trasmette.

Questa persona mi afferra per il polso, mi giro, il biondo non mi dà nemmeno il tempo di parlare, che si tuffa sulle mie labbra e mi bacia come se non ci fosse un domani.

Posiziona una mano sulla mia nuca e fa intrecciare le nostre lingue, le lacrime mi rigano le gote e sento il mio cuore esplodere nel petto.

Lo stringo forte, mi godo questi secondi di pura passione, ma poi mi stacco e lo guardo negli occhi.

-C-cosa f-fai?- balbetto toccandomi le labbra tremando.
-Bacio la persona che amo, forse- mi attira a sé, fa un'altra per baciarmi, ma evito questo contatto e rimane immobile a fissarmi negli occhi.
-È finita, devi capirlo!- esclamo esausta, per poi tirare su col naso.
-No, non lo voglio capire. Ho voglia di baciarti, Rose- si avvicina di nuovo a me e sento il mio cuore impazzire nel vero senso. Batte velocissimo, sembra che voglia uscire da un momento all'altro dal petto.

I nostri nasi si sfiorano, stringo i denti e lo respingo ancora una volta.

-Rispetta le mie scelte se almeno un po' mi ami- espongo tirando su col naso, mi allontano, abbasso lo sguardo e scappo via, sotto il suo sguardo attento.

Sto fuggendo dalla persona che amo, dalla persona che riusciva a farmi stare bene anche con poco. Federico è stata parte fondamentale della mia vita e, purtroppo, non lo sarà più.

Attraverso la strada piangendo come una dannata e sgattaiolo in appartamento: spero di trovare un po' di pace.

***

Sono trascorse all'incirca tre settimane, le cose vanno di male in peggio.

Rosaria e Federico si sono avvicinati ancora di più, Ben ed io siamo in ottimi rapporti, invece Katy ha affittato un altro appartamento qui nei paraggi, perché non riusciva a vivere sotto lo stesso tetto di Benjamin. Certo, come criticarla, la capisco benissimo.

Irama sembra simpatico, anche se non lo conosco da moltissimo tempo. Mi fa sempre morire dalle risate, quando sono con lui dimentico i problemi e vivo in un mondo parallelo, dove ci siamo solo io e lui, come amici intendo, ovviamente.

Sono distesa qui sul divano, ho la mano sulla pancia e lo sguardo puntato sul soffitto.

Con lo sguardo vago ovunque, l'estate sta ormai finendo e non mi va di tornare a Milano. Dovrei ricominciare la mia solita vita, in più senza Federico.

Improvvisamente un acido strano mi percorre la trachea, stringo gli occhi e mi alzo di scatto dal divano e rimango seduta con la mano sul petto.

Il mio cuore sta battendo velocissimo, sembra un tamburo.

Mi mordo il labbro in maniera nervosa, subito dopo avvicino la mano alla bocca quasi per istinto: ho dei conati di vomito.

Corro immediatamente nel bagno, apro di scatto la porta, mi avvicino al water, mi accascio a terra e, mantenendo i capelli con una mano, getto anche l'anima.

Continuo ad avere i conati e vomito in continuazione. Provo ad alzare lo sguardo, ma rimango immobile con la testa abbassata a gettare persino l'anima: mi sto sentendo malissimo.

Poco dopo lentamente mi alzo, tiro lo sciacquone e mi avvicino al lavandino. Guardo il mio riflesso nello specchio, ho il viso pallido, lo sciacquo subito dopo con l'acqua fresca e di conseguenza mi asciugo con un asciugamano bianco.

Ho un forte mal di stomaco, credo mi sia venuta l'influenza.

Mi reco nella camera che condivido ancora con Federico, appena entro noto la rossa a cavalcioni sul biondo, stanno limonando come se il resto del mondo non esistesse.

I miei occhi si riempiono immediatamente di lacrime, sento il mio cuore battere all'impazzata, la rossa stuzzica Fede con la sua maledetta mano, così il biondo a sua volta capovolge la situaizone e si posiziona addosso a lei. Il mio cuore si sgretola, dopo di che mi schiarisco la voce.

Federico si stacca immediatamente e mi guarda subito in faccia.

-Cosa vuoi?- sbotta acido, così deglutisco ed evito le lacrime.
-N-nulla- mi mordo il labbro.

Maledetto tono tremante!

-Ero venuta per riposarmi, dato che non sto bene. Ma a quanto pare ci siete voi qui. Dormirò sul divano- espongo, così la rossa ridacchia compiaciuta.

Faccio per uscire dalla camera, ma la voce di Federico mi blocca, così mi volto e lo guardo negli occhi. Una lacrima mi riga la guancia, ma  l'asciugo all'istante e fingo un sorriso.

-Rimani, tanto Rosaria deve andare via- mi spiega, così mi mordo il labbro insicura.
-Vero- esclama la rossa guardandomi malissimo.

Bacia Federico sulle labbra, poi viene verso di me e continua a guardarmi male.

-Attenta- sussurra, per poi girarsi verso il biondo e sorridere falsamente.
-A domani, amore- espone, per poi uscire fuori e chiudere la porta.

Il biondo mi invita ad avvicinarmi, eseguo l'ordine e mi siedo, ma a distanza da lui.

-Notte- faccio per sdraiarmi, ma lui mi posiziona una mano sulla coscia ed io lo guardo con gli occhi cristallizzati.
-Come posso dormire se so che non stai bene?- mi domanda sottovoce guardandomi negli occhi.
-È solo mal di stomaco, passerà- borbotto.
-No, non intendo quello, Rose. Sono settimane che ti osservo, sei spenta, non sei più la Rose di prima e questo mi fa male. Ti amo e...- lo interrompo.
-Mi ami e baci Rosaria?- alzo un sopracciglio.
-Dovrò pur farmene una ragione, no? Ci sto provando con lei, ma non è nulla di serio- mi spiega, così io sospiro e cerco di rimanere calma.
-Va bene- sbuffo.
-Notte- mi sdraio e gli do le spalle.

Sento il biondo sbuffare sonoramente, si avvicina, sento il calore del suo corpo sul mio, mi stampa un bacetto sul collo e rabbrividisco all'istante.

-Notte- mi sussurra all'orecchio, si allontana e rilascio un respiro.

È come se avessi trattenuto il respiro per alcuni secondi.

Spazio autrice
Ci saranno altri salti temporali, perché il libro non può durare un secolo.
Cosa ne pensate di questo capitolo?
[17:17 24/04/18]

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