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Sto andando in panico, ma Fede sembra agire con cautela. Si arrampica su una sedia e cerca di aprire la finestra.

Il fumo continua ad espandersi per tutta la stanza, impedendomi così di respirare bene.

La mia vista si appanna, mi appoggio al muro con la schiena e continuo a tossire, anche se c'ho metà viso coperto.

-Rose!- esclama il biondo.
-Vai tu...- borbotto senza voce.
-Vieni qui- espone mantenendo la finestra aperta con le mani.
-Esci tu, Federico. Non pensare a me!- esclamo.
-Ma che cavolo stai dicendo?- si ribella, per poi scoprirsi il viso e cominciare a tossire.

Scende dalla sedia e si avvicina immediatamente al mio corpo, piano piano scivolo fino al pavimento e i miei occhi si chiudono.

-R-Rose- balbetta il biondo andando in ansia.
-F-Federico- balbetto, ho le labbra secche ed una sensazione strana.
-Non lo pensare nemmeno, io non ti lascio da sola. Se devi morire, preferisco morire con te, piuttosto che far morire una parte di me senza te- dice, così apro leggermente gli occhi e abbozzo un mini sorriso.
-Perderesti tempo inutile con me- deglutisco.
-Non ho forze, vai tu, mi salveranno- bisbiglio, per poi chiudere gli occhi e lasciarmi andare tra le braccia del biondo.
-No, non finirà così- Fede tossisce, invece io perdo completamente i sensi.

Qualunque cosa succederà adesso, avrà una ragione. Forse Dio ha deciso di chiamare la mia anima, forse non ha potuto chiamarla dopo quell'incidente stradale e la chiama adesso... Mi mancherai, Federico.

***

Spalanco gli occhi, un sole accecante mi trafigge lo sguardo, così li richiudo immediatamente.

Poco dopo mi metto a sedere, noto Fede disteso accanto a me sull'erba di questo giardino.

Lo scuoto, ma non dà segni di vita.

-Amore- mormoro mentre continuo a scuoterlo.
-Federico- deglutisco e i miei occhi si cristallizzano.

Mi metto in ginocchio e con le mani tremanti gli afferro il polso: Dio, non sento più il battito.   

Perdo immediatamente le staffe, afferro il suo viso e inizio parlare senza frenare.

-Apri gli occhi!- esclamo.
-Svegliati, non può finire così. So che è uno scherzo- sto delirando.
-Amore...- una mia lacrima bagna il suo viso, l'asciugo e mi mordo il labbro.

Scatto immediatamente in piedi e digito il nome dell'ambulanza, mi tremano le gambe e non capisco più niente.

-Pronto!- esclamo.
-Correte immediatamente qui, al parco...- mi interrompo per leggere il nome su un cartellone e deglutisco.
-Al parco Green- aggiungo quasi urlando.

***

Mi inginocchio e afferro il viso del biondo tra le mani, diventa sempre più pallido e freddo, non può succedere una cosa del genere. Non può e non deve succedere, giuro che morirei con lui, assolutamente.

L'ambulanza arriva all'istante, la parcheggiano davanti a noi. Ho un nodo in gola, aprono gli sportelli e portano giù una barella, lo caricano immediatamente su quest'ultima e salgono nuovamente e  frettolosamente sul furgoncino.

Mi intrufolo immediatamente anche io, i due medici non ci fanno nemmeno troppo caso e chiudono gli sportelli, così poi mi posiziono accanto a Fede e osservo in silenzio i medici come tentano di "curarlo".

Ho il cuore a pezzi, gliel'ho anche detto che lui doveva uscire da quel maledetto sgabuzzino, invece è rimasto lì e ha salvato me. Adesso chi salva lui?

Mi mordo il labbro e continuo a versare lacrime amare.

-Where are you from?- mi domanda l'uomo, mentre continua ad usare aggeggi.
-I'm from Italy- rispondo balbettando, così l'uomo mi guarda e sospira.
-Cosa è successo esattamente?- borbotta poco dopo.
-È stato vittima di un incendio, è stato un incidente- mi agito, così un'infermiera mi calma.

Prendo un bel respiro, poi deglutisco guardando il dottore.

-Andrò diretto, okay?- mi domanda quest'ultimo, così sento una fitta al cuore.
-Ha davvero pochissime probabilità di vita. Ha respirato dei "fumi" quasi velenosi, questi fumi hanno danneggiato buona parte dei polmoni- mi spiega, così posiziono una mano sulla bocca e scoppio a piangere nuovamente.
-Mi dispiace, signorina- aggiunge.

Mi avvicino al biondo, gli afferro la mano e lo sguardo: no, Federico, tu ce la farai, capito? Non morirai, vivrai. Non puoi lasciarmi andare, mi faresti morire dentro ed io voglio vivere. Voglio vivere con te, o meglio, per te. Ma se tu adesso mi lascerai, anch'io lascerò me stessa e non avrebbe più senso vivere su questo Pianeta.

Tu hai salvato la mia vita, anche nel sogno che ho fatto mentre ero in coma. Era tutto reale, o almeno lo sembrava. In quel sogno ho avuto modo di conoscerti veramente e nella vita vera, ho avuto la fortuna di incontrarti e vivere una storia d'amore, che però ancora non deve e non può terminare.

Sei tutto per me, come si fa a vivere senza niente? Perciò, rimboccati le maniche, campione e torna a combattere per la tua vita. Non potrei mai accettare la tua perdita, lo capisci?

Continuo a piangere e davvero non so più che fare.

Spazio autrice

Si salverà Federico?

[11:04 08/04/18]

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