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Il mio cuore galoppa velocemente, il respiro caldo del biondo ricade sulla mia pelle e mi fa rabbrividire.

-E-esci- balbetto, per poi deglutire.
-C'è una ragazza che crede di essere la mia fidanzata, devo scappare dalle sue grinfie- espone.
-Non mi interessa, Federico esci!- esclamo.

Apro la tenda e lo spingo fuori, dopo di ciò la chiudo e mi appoggio al muro. Chiudo gli occhi mentre posiziono la mano sul petto e cerco di rilassarmi: questa storia mi sta facendo irritare.

Chi è quel ragazzo e che cosa vuole da me?

***

-Rose, hai la testa altrove, hai capito cosa ti ho appena detto?- si altera Katy.
-Ehm, hai detto che gli unicorni si nutrono di ovetti magici?- mi gratto la nuca, così lei si spiattella una mano sul viso e scuote la testa.
-Posso sapere a cosa stai pensando?- mi domanda sedendosi accanto a me sul suo divano.
-Nulla, davvero- mento.
-Federico?- mi chiede d'un tratto, quasi soffico.
-Voglio un unicorno!- esclamo.
-Fai la persona seria almeno per una volta e dimmi cos'hai- ribatte alzandomi il viso, perciò mi mordo il labbro e decido di dirle la verità.

-Oggi l'ho incontrato in un negozio, è entrato nel mio camerino, è successo qualcosa di troppo strano. Ho avuto l'impressione che quella scena già l'ho vissuta in un altro momento. Anche lui ha avvertito qualcosa- borbotto.
-Sto impazzendo, da quando l'ho incontrato non c'ho capito più nulla. Perché provo tutte queste sensazioni quando sono con lui?- aggiungo.
-Be', amica mia, forse ti stai solo innamorando- propone appoggiandomi una mano sulla spalla.

La guardo negli occhi e mi mordo il labbro inferiore.

-Non lo so, non credo- bisbiglio.
-Comunque, cosa mi stavi dicendo?- le chiedo poco dopo, giusto per cambiare discorso e distrarmi.

Sorride e si alza dal divano.

-Dopodomani partiamo per le vacanze, tre mesi lontane da Milano e da tutti problemi. Bello no?- quasi urla con aria sognante.
-Dove andiamo?- le domando spaesata.
-Al mare, genio!- esclama sorridendo, così mi alzo e abbozzo un sorrisetto.
-E non è tutto- alza e abbassa le sopracciglia.
-Cosa c'è ancora? Mi spaventi- ironizzo.
-Chissà, lo scoprirai molto presto- assume un'espressione pervertita, sembra quell'emoji perversa di WhatsApp.
-Okay, ho paura- ridacchio.

***

Da numero sconosciuto: Rose, perché mi hai cacciato in quel modo prima?

Leggo il messaggio e capisco subito che è Federico: chi gli ha dato il mio numero?

Evito questa domanda, perché so che non me lo dirà mai e lo salvo in rubrica.

A Fede:
Ciao, sì, anch'io sto bene.

Da Fede:
Divertente. Incontriamoci al bar "Dolce&Amaro", ti aspetto.

Non ci andrò, vero? Sbuffo e infilo il cellulare in tasca.

***

Mi sto dirigendo al bar, giuro che non è stata colpa mia, non volevo andarci, ma Katy ha insistito, mi ha minacciata, perciò alla fine ho accettato: perché deve succedere tutto a me?

Faccio il mio ingresso, noto immediatamente Federico seduto intorno un tavolo, per un momento ho pensato di andare via, ma il momento dopo ho immaginato la mia migliore amica in versione Satana, così avanzo verso il tavolo.

Il biondo alza la testa e, appena mi nota, sorride.

-Sapevo che non mi avresti dato buca- sorride, per poi alzarsi.
Si avvicina a me, posiziona una mano sul mio fianco e mi stampa un bacio sulla guancia.
-Come stai?- sorride.
-Per piacere, ci siamo visti qualche ora fa, non fare troppi giri di parole e dimmi cosa vuoi da me- espongo incrociando le braccia al petto.

Elimina il sorriso e rimane immobile, forse ho esagerato?

-Volevo soltanto sapere perché mi hai cacciato prima- espone alquanto irritato.
-Vuoi sapere troppo- sbuffo.

Deglutisce e mi sfida con lo sguardo.

-Certamente non volevo baciarti, tranquilla. Non perdo tempo con bambine come te- esclama.
-Bene- ribatto guardandolo negli occhi.
-Posso andare adesso?- ringhio facendo un sorrisetto finto.

Faccio per andarmene, ma lui mi ferma.

-Aspetta!- esclama.
Mi volto e incrocio il suo sguardo.
-Comunque quel vestito non ti donava per niente- borbotta sorridendo.

Mi irrito e per poco non gli tiro un calcio.  

-Ho visto di meglio- incrocia le braccia al petto.
Questo tizio oltre ad essere insopportabile, ha anche sbalzi d'umore. È una donna per caso?
-Anch'io ho visto ragazzi meglio di te e c'ho avuto una reazione- ribatto e noto il suo sorriso diminuire.
-Stupido io che ti ho anche invitata stasera, potevo andare in discoteca a sbocciare con ragazze stupende, invece che perdere tempo qui con te- sbuffa e mi offendo subito dopo.
-Cancella il mio numero, non mi parlare, non mi cercare. Vai in discoteca e non rompere più, okay?- sbotto acida.
-Certamente, ci vado subito- sorride soddisfatto.

Gli rivolgo un ultimo sguardo e sgattaiolo via. Ma che probelmi ha quel ragazzo? Nemmeno mi conosce.

Forse è vero che un po' ho esagerato, ma non è colpa mia se scappo dalle cose più grandi di me. Non riesco ad affrontarle.

In questo caso non riesco a capire ciò che provo quando sono con quel tinto, perciò mi irrito e questa situaizone un po' mi fa paura, perciò scappo aggredendo. Dio, so di essere complicata, ma cosa posso farci? Alla fine nessuno è perfetto, tutti hanno almeno un difetto, no?

Voglio tornare bambina.

Spazio autrice

Vi è piaciuto il primo litigo dei Rosede? A me sì, ahahah.

Vi piace questo libro? Sinceramente.

[18:14 25/03/18]

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