Ho il cuore a mille, la testa mi scoppia e l'ansia mi sta divorando. Perché ancora non mi danno notizie sul biondo? Sono qui seduta dall'incirca tre ore, il tempo sembra non passare mai.
Se dovesse succedere qualcosa a Federico, credo che morirei subito dopo di lui, perché non esiste una Rose sensa un Federico. È così ovvio.
Mi mordo in maniera nervosa il labbro e mantengo lo sguardo basso: non ho nemmeno la forza di alzare la testa, sto davvero troppo male. Mi sento in colpa, avrei dovuto farlo scappare da quel maledetto sgabuzzino, invece ha preferito insistere e portarmi al sicuro, adesso però è lui in fin di vita.
-Parente di Rossi?- mi chiede una voce, così alzo di scatto la testa e rimuovo alcune lacrime dalle guance.
-Sono la ragazza- dico alzandomi, così il dottore mi guarda negli occhi.
-Come sta Federico?- domando agitata.
-Signorina, è in gravi condizioni- va diretto e il mio cuore di sgretola.
-No, è impossibile- scuoto la testa.
-Posso v-vederlo?- deglutisco e una lacrima mi percorre il viso.
-Certo- sorride il dottore, ma io non ricambio e lo seguo.Apro la porta, le gambe mi tremano, quasi non mi reggo in piedi. Piano piano avanzo, lui è sdraiato sul letto, sembra un angelo meraviglioso.
Appena mi avvicino, gli sfioro il volto, inclino di poco la testa a destra e lo osservo piangendo silenziosamente.
-Scusami- mormoro sottovoce.
-È tutta colpa mia- continuo, per poi inginocchiarmi e stampargli un bacio sulla mano.Alzo lo sguardo, non apre gli occhi, è immobile.
-Ti prego, svegliati. La mia vita non può andare avanti se non ci sei tu- bisbiglio bagnandogli la mano con le mie lacrime amare e salate.
-A-avevamo progettato un po' il nostro futuro, pur conoscendoci da pochissimo tempo. Ricordi?- deglitsico mentre mi dispero sottovoce.
-È ingiusto, Federico. Non può finire così, noi non possiamo finire così. Non ha senso- scuoto la testa, per poi baciargli nuovamente la mano.
-Io sono qui- sussurro, per poi appoggiare la testa sul materasso e chiudere gli occhi.***
Sento delle voci confuse, mi sento stordita, avrò sicuramente dormito per qualche oretta.
-Qui ci vorrebbe solo un miracolo- farfuglia un dottore, così fingo di dormire ancora.
-Quindi è grave?- borbotta la dottoressa, così i miei occhi si cristallizzano.
-Un po' sì. Dobbiamo soltanto sperare che si risvegli e che vada tutto per il verso giusto. Sonia, noi abbiamo fatto ciò che potevamo, più di questo non potevamo. Solo Dio può aiutare quel ragazzo- spiega l'uomo.
-E se neanche Dio lo aiutasse?- bisbiglia la donna sottovoce, così d'un tratto mi alzo e i due sobbalzano spaventati.-Non stava dormendo, signorina?- l'uomo alza un sopracciglio ed io deglutisco.
-Federico vivrà, va bene?- espongo sfinita.
-Questo non sappiamo se è possibile. Dobbiamo solo aspettare che si risvegli- borbotta.
-Da come ho capito, lei è stata salvata dal ragazzo, evidentemente siete riusciti entrambi a fuggire dalle fiamme- ragiona il dottore ed io annuisco.
-Ma Federico ad un certo punto non ha resistito perché i polmoni sono stati danneggiati, quindi ha ceduto ed ora è qui in ospedale- aggiunge e i miei occhi cominciano a pizzicare tantissimo.
-Si salverà- borbotto alternando lo sguardo tra i due.
-V-vero?- balbetto versando lacrime su lacrime, il dottore mi guarda spaesato e sospira incrociando sguardi con la donna.-Lo spero, ma noi più di questo non possiamo fare, signorina. Dobbiamo soltanto aspettare il suo risveglio, per il momento bisogna attendere, non si può fare nient'altro- bisbiglia, dopo di che entrambi mi salutano con un cenno di testa ed escono dalla stanza chiudendo la porta.
Federico è in coma ed io non posso fare nulla: mi sento una schifezza.
***
Accendo la sigaretta e osservo le stelle: ho avvisato anche Benjamin e Katy, mi sembrava giusto farlo. Ben è subito scoppiato a piangere, come criticarlo! Credo che prenderanno il primo aereo per venire qui.
Soffio via il fumo e osservo ciò che c'è fuori dalla finestra: la vita è così breve, che non ti rendi nemmeno conto di ciò che hai tra le mani.
Io spesso mi lamento dicendo:"Mai na gioia" e soltanto ora mi sono accorta di quanto superficiale sia questa frase. Ci sono persone in fin di vita, che magari sanno che tra due mesi moriranno oppure che non c'è più nulla da fare per salvare la loro vita, poi noi ci permettiamo di dire che va tutto storto, magari solo perché non possiamo comprare un giubbino alla moda o perché non possiamo uscire.
Penso che ci lamentiamo su banalità, penso che pensare che la vita sia brutta, non sia giusto. Certo, spesso lo penso anch'io, spesso mi lamento per cazzate, non mi escludo affatto, ma probabilmente è soltanto perché non riesco a vedere seriamente ciò che ho tra le mani.
La vita deve essere vissuta, non schifata. La vita deve essere fondamentale, non una cosa da niente. La vita se non è goduta, allora non è vita.
Ho capito che bisogna sorridere, nonostante la merda che c'è in giro. Il sorriso può cacciare via il male ed è proprio questa la cosa più bella e difficile: lottare col sorriso contro la cattiveria.
Ho riflettuto per circa mezz'ora ed ho deciso di affrontare questo problema con più forza possibile, senza pensare neanche un po' negativo, perché credo che chi già si abbatte in partenza, allora non ha senso che si metta in "gioco".
Spero vada tutto bene.
Spazio autrice
Vi è piaciuta la breve riflessione sulla vita? Siete d'accordo con me? Fatemi sapere cosa ne pensate voi.
[16:34 09/04/18]
![](https://img.wattpad.com/cover/142679014-288-k305762.jpg)
STAI LEGGENDO
AMORE&CONFUSIONE
FanfictionSequel di: "ETERNO BACIO": Rose Grillo, una diciottenne molto simpatica, dolce, forse un po' lunatica e a volte testarda, insieme alla sua migliore amica, Katy, vive un'estate molto movimentata ed interessante. Conosce un ragazzo, Federico Rossi, i...