Nella maestosa villa dei Sebastiani non c'era nulla che mancasse: avevano tutto e, anzi, probabilmente avrebbero potuto dire di avere di più dell'intera città di Modena.
Federico se ne era accorto subito, non riusciva a tenere fermi gli occhi che gli saltavano da un posto all'altro della sala da pranzo, piena zeppa di quadri degli artisti più conosciuti del momento. Le cameriere non facevano altro che portare vassoi e vassoi con tutte le prelibatezze che le due cuoche avevano preparato e Federico, sul serio, temeva di stare scoppiando.
Che quella famiglia fosse davvero molto importante lo sapeva già, ma vedere la loro dimora aveva totalmente e completamente stravolto ogni sua aspettativa ed era sicuro che nemmeno suo padre si aspettasse un lusso del genere perché anche lui, come del resto anche sua madre e Annette, non riusciva a mostrarsi disinteressato, come un bambino in una fabbrica di dolciumi.
"..quindi la prossima settima vi istalleranno il telefono, ha detto prima?" Ettore si rivolse al capofamiglia per avere qualche informazione in più su quell'oggetto estremamente sofisticato e che forse lui avrebbe potuto permettersi qualche anno più tardi "eh si, sono mesi che facciamo la richiesta. Certo, sappiamo che ognuno di essi è molto delicato e certamente non si trova ovunque, quindi aspetteremo ancora con pazienza!" Rispose il signor Sebastiani, purtroppo il sogno di Ettore di "non essere secondo a nessuno", doveva attendere ancora un po'. La conversazione andò avanti per tutto il pranzo, ma nessuno dei due, né Ettore, né il padrone di casa, accennarono ad un possibile matrimonio e Federico pensava di aver ormai scampato il pericolo quando le cameriere servirono il dolce, ma suo padre ebbe la meglio: "Federico, perché tu e quest'incantevole signorina non vi fate servire il dolce all'aperto? È una bella giornata e potreste approfittarne per conoscervi meglio!" "Molto volentieri!" Rispose Cristina -così si chiamava la secondogenita dei Sebastiani- non lasciando né a suo padre, né a Federico il tempo per intervenire. Cristina non era poi così male come aveva pensato Federico: era una bella ragazza, i capelli castani e ricci erano sicuramente il suo punto di forza, solo a guardarli sembravano morbidi come la lana; "oh, si, certamente." Rispose solo il ragazzo, prima di alzarsi e avviarsi alla porta con la ragazza.
La conversazione non fu proprio come sia Federico che Cristina l'avevano immaginata, anzi, possiamo dire che non parlarono assolutamente. Presto si resero conto di avere poco, o meglio, niente in comune, tanto che entrambi si stavano sforzando di sorridere all'altro solo per il "semplice" motivo che avrebbero dovuto condividere praticamente tutta la vita.
"Uhm, ho notato che non avete maggiordomi, o sbaglio?" Chiese Federico non avendo veramente più argomenti, "non più" rispose la ragazza dai capelli castani "ne avevate?" Chiese ancora Federico, anche se conosceva già la risposta "si, abbiamo avuto per qualche mese un ragazzetto, Benjamin mi pare si chiamasse, ma abbiamo dovuto licenziarlo" rispose la ragazza sorseggiando il suo caffè "licenziarlo?" Federico non capiva, la versione del maggiordomo non era stata questa "si, purtroppo, abbiamo scoperto delle brutte cose su di lui." La conversazione stava cominciando ad avere un senso "brutte cose? In che senso?" Chiese veramente interessato Federico "eh sai, il ragazzo è sicuramente molto intelligente e sveglio, ma si capisce che non ha studiato e non ha un minimo di cultura.." Cristina si guardò attorno per assicurarsi di essere sola con Federico, e quando si accertò che nessuno potesse sentirli, si avvicinò al suo orecchio dicendo "abbiamo scoperto che aveva avuto delle relazioni con degli uomini, capisci? È un invertito!" Si allontanò dall'orecchio di Federico e ricontrollò che non ci fosse nessuno "e niente, ovviamente non ci potevamo permettere che la gente parlasse di noi per il nostro maggiordomo, quindi l'abbiamo mandato via."
Per tutto il viaggio di ritorno Federico non aveva fatto altro che guardare fuori dal finestrino della carrozza, dopo le parole di Cristina sentì come se il suo cuore si fosse spezzato. Lui non aveva mai avuto delle relazioni con persone del suo stesso sesso, ma in cuor suo sapeva di provare quantomeno attrazione per gli uomini piuttosto che per le donne, sapeva che fosse sbagliato, ma non vedeva il motivo per cui una persona con gusti differenti dal normale non potesse più lavorare. Improvvisamente gli dispiaceva per come aveva trattato Benjamin quella mattina, in fondo lui sognava di trasferirsi in Francia per studiare, così come Federico sognava l'amore vero. Chi era lui per tarpargli le ali?
Una volta rientrati, Annette continuava a parlare delle centinaia e centinaia di libri che aveva visto nella sala lettura dei Sebastiani, ma nessuno la stava ascoltando per davvero: Ettore si chiuse nello studio senza dire una parola, Carolina salì al piano di sopra e Federico si sedette sul divano in salotto, ancora immerso nei suoi pensieri.
"Si è divertita oggi come vedo, signorina Annette" una voce proveniente dalle spalle dei due ragazzi fece fermare il flusso di parole della ragazzina e bloccare i pensieri di Federico "ohw" rispose Annette, forse ancora imbarazzata per l'episodio della mattina stessa "si, molto, e sono anche molto stanca" finse uno sbadiglio "credo che andrò a riposarmi" sorrise prima di darsela a gambe.
Federico si ritrovò solo col maggiordomo, e nonostante nella sua mente avesse formulato circa 20 volte la frase con cui iniziare il discorso di scuse, sembrava averlo dimenticato completamente. Pensava che Benjamin ce l'avesse con lui, che non volesse parlargli, ma invece si sbagliava perché fu proprio lui a iniziare il discorso: "e lei? Si è divertito signorino?" Si stupì della naturalezza con cui Benjamin gli rivolse la parola, forse aveva dimenticato tutto o cercava solo di ricominciare un rapporto che lui stesso aveva fermato alla nascita "uhm, in realtà no. Hanno questa mania di mostrare tutto quello che hanno per sentirsi superiori e questo mi infastidisce di solito. Poi anche la ragazza, Cristina, è totalmente priva di contenuti." Commentò Federico, abbastanza serenamente "ohw, non sapevo le interessasse la signorina Cristina" "no, no, non mi interessano le rag.. la ragazza, non mi interessa." Federico avvampò, pensava di aver parlato troppo e che Benjamin se ne fosse accorto, ma fortunatamente per lui, suo padre chiamò il maggiordomo per una commissione, e Benjamin si allontanò prima di dire qualsiasi cosa.
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1901// fenji.
FanfictionNel 1901 avere un sogno è difficile, quasi impossibile realizzarlo. Nel 1901 i ragazzi si amavano proprio come ai giorni nostri, ma quasi nessuno era così fortunato da poter veramente amare. Nel 1901 non puoi ribellarti alla società, rischi di mett...