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Un'onda di poliziotti si misero sull'attenti circondando l'uomo vestito di verde e i suoi uomini che in quel momento erano perfettamente tranquilli davanti a tutte quelle pistole puntate verso di loro. In quel momento, dall'ufficio del capo della polizia uscirono James e Harvey avvertiti dalla voce dell'uomo che era appena arrivato.

-Cosa vuoi, Nygma?- Jim si appoggiò alla balconata dando uno sguardo di sfida ad Edward.

-Non sono qui per uccidere nessuno ahah avrei bisogno di alcuni fascicoli per delle ricerche personali..- sogghinò quasi felicemente per poi continuare con la sua richiesta: -Innanzitutto voglio il fascicolo su Hugo Strange e quello di Jerome Valeska mmh poi quello di Jervis Tetch, Jonathan Crane e mmh basta così-

-Noi non ti daremo un bel niente, Enigmante- sbottò Harvey alle spalle di Jim

-È Enigmista!-

-Si si, qualunque nome sia, perché avresti bisogno dei fascicoli di Strange, Valeska, Tetch e Crane? È un piano per distruggere la città o cosa?- Jim si mostrò interessato ma non gli avrebbe comunque ceduto quei fascicoli

-Oh bhe.. Valeska, Tetch e Crane sono evasi da Arkham e stanno creando disordine in città, e ciò non fa bene al mio impero- l'uomo col cappello si sedette su una delle tante scrivanie -e per quanto riguarda Hugo Strange, lui mi serve per parlare di affari importanti e privati.. quindi, o mi date quei fascicoli e me ne vado senza uccidere nessuno oppure me li devo prendere io con le cattive.. scegliete voi-

-Io li arresterei tutti quanti- disse un poliziotto in mezzo ai suoi compagni

-E secondo te noi avremmo paura di te e dei tuoi amici?-

-So che vuoi fare l'eroe, Jim ma ti ho detto che se me li dai, non ucciderò nessuno e sarete tutti tranquilli-

-..arrestateli.- replicò James mentre si allontanava dalla balconata.

Edward e i suoi uomini non opposero resistenza, non erano neppure infuriati ma soli stufi e vennero poi chiusi in celle diverse da diversi agenti. Tutto ritornò alla tranquillità e non sentendo più niente provenire da fuori, Oswald decise di uscire dalla stanza in cui si trovava per poi tranquillizzarsi vedendo la situazione generale tornata alla normalità; si soffermò però a vedere le persone rinchiuse nelle celle: in una si trovavano due uomini grossi e muscolosi vestiti di nero che discutevano fra di loro, e nell'altra si trovava quell'uomo alto, vestito di verde smeraldo, due occhi marroni coperti da un paio di occhiali da vista e una bombetta nera sulla testa intento a sorseggiare del caffè offertogli sicuramente da qualche agente. A prima vista, ad Oswald parve molto bello ma scosse subito la testa andando ad occuparsi di alcune cartelle non molto distanti dalle celle, anche se aveva deciso di tornare a casa ma cambiò subito idea.

In quel momento, l'attenzione di Nygma cadde sulla minuta figura di Oswald chiedendosi chi sia nella sua mente: continuò a fissarlo, o più tosto a fissare il suo lato b nascosto dal camice ma ben visibile e molto tondeggiante.

-Hey! Hey tu, ragazzo che zoppicaa- Nygma esclamò quelle parole quasi con disprezzo ma bastarono per far voltare Oswald e facendolo avvicinare alle sbarre.

-Ha bisogno di qualcosa, signore?-

-Si, ho visto che guardavi dei fascicoli in quei cassetti laggiù e mi chiedevo se per caso potessi darmi quelli di Valeska, Strange, Crane e Tetch, perfavoree Jimbo non vuole darmeli- piagnucolò quelle parole cercando di essere il più convincente possibile

-Pf se li scordi, non posso darglieli e poi lei chi si crede di essere?-

-Io sono l'Enigmista. E adesso esigo quei fascicoli o giuro che se ti incontro per strada, ti faccio fuori con una pallottola.-

-Quasi comico, comunque ne ho sentito parlare e non ci sono belle voci su di te, Enigmista-

-Oh lo so..come ti chiami?-

-Oswald Cobblepot, perché?-

-Semplice curiosità e comunque stavo scherzando su quei fascicoli- rise maliziosamente il mafioso appoggiando le mani sulle sbarre -non mi servono quei fascicoli, l'ho fatto solo per creare un manicomio qua dentro come quei tre lo stanno creando là fuori..fra poco uscirò da qui e tanto sangue uscirà da qui.. voglio il sangue e Jim Gordon soffrire dovrà finché Gotham vivrà-

-Che cosa vuol dir..- non finì la parola che un boato enorme provenì da dietro le sue spalle ed era una bomba o un qualcosa del genere mentre uomini vestiti di nero fecerò irruzione aprendo il fuoco sugli agenti -tu sei un pazzo!-

-Lo so, verrò a trovarti un giorno, Oswald Cobblepot.. grazie per la compagnia-

Ad un tratto, Oswald avvertì un dolore lancinante al fianco sinistro e abbassando lo sguardo si accorse di una enorme pozza di sangue crearsi su di esso a causa di una pallottola vagante; si mise una mano sul fianco dolorante e si accorse, rialzando la testa per un secondo, che Nygma era scomparso. Cominciava ad avere il fiatone e le gambe gli tremavano dal dolore, così zoppicò verso la prima stanza che gli si trovava davanti ma sentì sempre più lentamente le gambe cedergli e gli occhi diventare sempre più pesanti; prese a tossire violentemente mentre cadde in ginocchio fino a quando il buio non calò del tutto e gli spari cessare di colpo come se quello che fosse appena successo, fosse stato solo un brutto sogno.

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Gangster don't cry.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora