Gangster don't cry.

18

-Il tuo amichetto se ne è andato-

-Cosa? E perché?-

-Non si sentiva bene e ha lasciato la festa. L'ho visto salire su un taxi ed andarsene-

-Senza neanche avvisarmi?-

-Non so, l'ho visto molto strano..poi è corso via-

-Oh.. grazie per l'informazione, sarà sicuramente tornato a casa-

-Questo non lo so, se mai dovesse ritornare, mio fratello ti avviserà-

-Grazie ancora-

-Puoi tornare a casa-

-Oh certo- appena Nygma voltò le spalle, sul volto di Tabitha si formò un sorrisetto malizioso pieno di compiacenza.

Edward abbandonò la villa di Galavan dirigendosi verso l'automobile che lo attendeva all'esterno della residenza, con l'unico obbiettivo di trovare e sapere dove e come stava Oswald.
------------------------------
-Oswald? Oswald sei in casa? Oswald rispondimi!- Ed fece il giro di ogni stanza della casa ma di Oswald non c'era neppure traccia e al che, un senso di preoccupazione pervarse l'animo di Edward.

-Ozzie...-

-Capo, cercate qualcuno?-

-Oh Victor..si, cerco Oswald-

-Ma non era alla festa con lei?-

-Ma poi ha abbandonato la villa..e adesso non so dove sia in questo momento, quindi ti pregherei di radunare gli altri e di andarlo a cercare per tutta Gotham. Non tornate qui finché non lo avete trovato-

-Ne è veramente sicuro? Sa per caso dove possa essere andato?-

-Mi hanno riferito solo che ha preso un taxi e se ne è andato, tutto qui. Adesso vai a cercarlo-

Zsazs non aggiunse una parola di più, si limitò a un semplice cenno con la testa per poi abbandonare la stanza alla ricerca di Oswald.
----------------------------
Erano più o meno le tre del mattino, qualcuno dormiva beatamente nel suo letto..anzi, si limitava a dimenarsi fra le coperte per via di un brutto incubo: era Barbara ad avere un brutto sogno. Si dimenava in preda alla paura e mugolava di tanto in tanto come se stesse chiedendo aiuto disperatamente; ma poi finalmente, si svegliò di soprassalto con il cuore che batteva all'impazzata e i tremori sulla pelle.

-NO!- Barbara respirava a fatica mentre il suo sguardo era fisso nell'oscurità più totale, aveva ancora i brividi su tutto il corpo.

-Finiscila di urlare!- la voce irritata di Jerome, le arrivò fino a subito nelle orecchie nonostante si trovassero in stanze separate.

La bionda fece un respiro profondo, ributtandosi sotto alle coperte sperando di tornare a dormire serenamente. Non si sapeva cosa stesse sognando in quel momento, ma la certezza era che si trattava di una persona a lei molto cara.
----------------------------------
Era giunta mattina su Gotham, il cielo era grigio come sempre ma chiaro per far capire che era mattina presto.
Oswald aprì gli occhi dopo lunghe ore di dormita, il vento fresco penetrava dalla finestra fino a toccare la sua pelle bianca come la neve; per un secondo vide il mondo completamente sfocato ma quando il tutto diventò nitido, la prima cosa che vide era una finestra sbarrata: non era la finestra della sua stanza da letto, non capiva dove si trovava. Si passò una mano fra i capelli corvini mettendosi seduto su quello avrebbe dovuto essere un letto; le coperte erano completamente ingiallite, i muri fatti di mattoni color grigio fumo  e la "porta" erano delle sbarre di ferro nero. Cobblepot si alzò lentamente dal letto guardandosi intorno: la stanza era vuota, le uniche cose presenti erano quel letto malandato e delle catene arrugginite.

-H-Hey! C'è nessuno?? Dove mi trovo? Hey!- il corvino strinse le mani intorno alle sbarre cercando di chiedere aiuto ma non sentì niente..era da solo, completamente solo in un luogo a lui sconosciuto.

Oswald si allontanò dalle sbarre e la sua vista cadde su un particolare, una telecamera nera in un angolo della cella..non capiva il perché di quella cosa ma si ricordò poi che a rapirlo era stato Galavan.

-Non so cosa vuoi da me Galavan ahah..ma se mai dovessi vederti qui di fronte a me, non aspetterei un secondo di più per farti fuori insieme alla tua adorata sorellina ahaha si si vi farò fuori con le mie stesse mani.. preparatevi.-
----------------------------------
-Ma che bella sorpresa, non ti sei stancato di me, Nygma?-

-Volevo chiederle di Oswald..è da ieri che è scomparso e ho voluto domandare a lei, siccome è una fra le persone più importanti di Gotham-

-Non ancora e comunque, non l'ho visto..ma farò in modo di trovarlo e riportarlo a casa-

-Grazie..-

-Ma adesso non parliamo di fatti tristi, parliamo un po' di affari..seguimi- Theo si alzò dalla sua scrivania e come con Oswald, mostrò ad Ed il suo modellino.

-Oh mio..- Nygma scattò subito in piedi, dirigendosi verso il tavolo su cui il modellino posava -Ma è Gotham quella-

-Esatto, e quelle strutture illuminate di blu saranno demolite o avranno dei cambiamenti drastici ma non potrò effettuare i lavori se prima non diventò sindaco- Galavan prese fra le mani un fascicolo dalla carta gialla che passò fra le mani di Nygma.

Il fascicolo in questione riportava tutti i nominativi e le varie foto dei candidati alle elezioni sindacali.

-Che cosa ci devo fare con queste?-

-Sarebbe un peccato se tutti i miei avversari dovessero morire..diventerei sindaco seduta stante-

-Sta dicendo che dovrei ucciderli tutti?-

-Ovviamente devi ideare un attentato nei miei confronti di cui ne uscirò leso-

-È un bellissimo piano criminale ma io mi astengo, non sono il suo tipo- Edward fece cadere appositamente il fascicolo sul pavimento e fece per andare via ma venne subito trattenuto

-Signor Nygma, mia sorella vorrebbe farti vedere il suo programma tv preferito-

Il castano rigirò le spalle e si avvicinò alla tv di cui Tabitha la stava accendendo con una risata divertita, ma quello che vide non era affatto divertente..

-Vi prego fatemi uscire, perfavore farò tutto quello che volete ma fatemi uscire vi scongiuro!-

-OSWALD?! Tu..come hai-

-Loro muoiono e il tuo amico vive, semplice no?-

Ed guardava lo schermo di quel televisore con uno sguardo misto a rabbia, tristezza e disperazione mentre Tabitha e Theo se la ridevano come se fosse la scena di un film comico..ma nel profondo di Edward, si accese un'istinto omicida che neppure la più dolce creatura al mondo poteva calmarlo.

➡️➡️➡️➡️➡️➡️➡️➡️➡️➡️➡️➡️