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Erano passati da giorni, da quando Oswald si trovava chiuso in quel posto a lui sconosciuto e dalla richiesta particolare di Galavan a Nygma; ma la situazione cambiò molto drasticamente: Edward, sotto la sorveglianza di Theo, aveva già ucciso i due rivali elettorali e pianificato ad opera un piccolo attentato al suo mandante, ovviamente riuscito alla grande ma nonostante tutto, non era riuscito a risalire al luogo dove Oswald era tenuto segregato.. nemmeno con l'aiuto di Zsasz ed Ivy.

Il solo pensiero che Oswald poteva essere torturato o addirittura ucciso, faceva andare Edward in bestia: non riusciva a tollerare il pensiero che una persona a lui così cara stesse soffrendo a causa della sua incompetenza..lo faceva soffrire più di ogni altra cosa. La casa era così deserta e silenziosa; non si vedeva più passare quella piccola  figura nera zoppicante indossante uno dei pigiami di Ed; non si vedeva più nemmeno quella piccola figura seduta sul divano del salotto con quei suoi due occhioni verdi, a vedere la tv; non si vedeva neppure la sua piccola presenza sotto le calde coperte della sua stanza, dormire beatamente, e non si sentiva più la sua tenera risata che girellava per la casa rendendo il tutto molto armonioso...Ed lo rivoleva a tutti i costi affianco a sé, come sempre ha fatto.
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Anche se erano già passati giorni, Oswald non vide mai nessuno cingere alla sua "gabbia", sicuramente Theo e Tabitha lo guardavano costantemente dalla telecamera sul soffitto..o almeno era quello che intuiva lui. Il gelo che veniva dalla finestra sbarrata, non migliorava di molto la situazione ma con una coperta avvolta sulle spalle qualcosa cambiava; in quei giorni, Oswald non provò neanche un solo tentativo di fuga ma si raggomitolò a terra contro le fredde sbarre di ferro e passava le giornate a cantare vecchie canzoni e/o canzoni cantategli da sua madre mentre giocherellava con i lacci delle scarpe con sguardo fisso nel vuoto. Pensò ad Ed solo un paio di volte, ma per il resto non pensò ad altro..nemmeno la fame e la sete li sfioravano la mente, era completamente morto dentro ma vivo fuori.
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-Perchè compiere quegli omicidi? Cosa speravi di ottenere? Uccidere i candidati alle elezioni per cosa?-

-Non è il momento giusto adesso!-

Nygma sembrava irritato ma più che altro esasperato, la testa pervasa dai pensieri continui gli scoppiava come una bomba a mano e la visita a sorpresa di Jim Gordon non lo aiutava per niente.

-Non è il momento giusto per cosa? Cosa c'è tra te e Theo Galavan?-

-Jim, perfavore, anche se non siamo in sintonia, ti pregherei di lasciarmi in pace. Non posso dirti assolutamente niente e non è nemmeno il momento opportuno per fare domande, grazie.-

-Ho capito, ma sappi che ti tengo d'occhio..il nuovo capo della GCPD non accetta scappatelle, non so per quanto tempo io possa ancora farti dei favori ma non per molto-

-Chissene importa dei problemi della GCPD, io ne ho ben altri a cui badare..sono come cani rabbiosi, se mollo la presa succede il pandemonio e così io..se lascio anche un solo dettaglio, tutto il quadro si capovolge e il tutto diventa un delirio totale-

-Capito..ci rivedremo un giorno-

-..Theo Galavan tiene in ostaggio un mio amico, il mio migliore amico-

-Cosa? E perché? Perché me lo dici ora?-

Ed si voltò alla sua sinistra, ovvero di fronte a Jim che continuava a squadrarlo cercando di capire cosa e come e perché.

-Fanne tesoro di queste informazioni..addio Jim Gordon..per ora- Nygma si ritirò nel suo ufficio costringendo Gordon ad abbandonare la casa, con dubbi nella mente.
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-E tu che ci fai qui?-

-Ho bisogno di aiuto..-

-Edward Nygma che chiede aiuto a me? Sembra una barzelletta- Barbara ridacchiò quelle parole, continuando a fare quello che stava facendo

-So che tra noi non c'è buona aria ma è importante-

-Se per una buona causa sei venuto qui a implorare aiuto nonostante io sia la tua ultima persona sulla terra a cui chiederesti aiuto..deve essere davvero di vitale importanza-

-Si è troppo importante..Theo e Tabitha hanno rapito Oswald, il mio amico e se non uccidevo gli avversari di Theo alle elezioni, lui e sua sorella avrebbero ucciso Oswald. Io devo assolutamente trovarlo prima che sia troppo tardi ma nessuno dei miei sostenitori è riuscito a trovarlo..-

-E io che ci guadagno?-

-Una tregua fra noi due e il tuo amico svitato evaso da Arkham?-

-Si può fare..ma-

-Ma?-

-Voglio anche un'altra cosa-

-Ovvero?-

-Voglio Indian Hills-

-Frena bella, quello non posso dartelo-

-Allora niente accordo..salutini- la bionda sorrise ad Ed rivoltandosi di spalle ignorando così la persona che aveva davanti

-Ti prego, tutto quello che vuoi ma non Indian Hills-

-Eh va bene uf certo che voi uomini siete davvero pallosi.. comunque, vorrei il magazzino 27 sul fiume e un nuovo fornitore di alcolici-

-Ci sto, però promettimi che quando troverai il luogo in cui lui si trova..io sarò il primo a saperlo-

-Si te lo prometto, rilassati zuccherino..drink?-

-Solo un bicchiere di whisky-

-20 dollari-

-Cosa?-

-20 dollari o niente-

-Ladra.- Ed infilò una mano nella tasca interna della giacca, tirando fuori il suo portafoglio di cuoio nero per poi aprirlo ed estrarre una banconota della quale Barbara ritirò subito.

-Grazie mille-

-Chissà che farà il tuo povero pinguino- disse lei, servendo il bicchiere mezzo pieno di whisky all'uomo di fronte a lei

-Non lo so..spero che non li abbiano fatto del male.-

-Sarebbe veramente un peccato se tornasse a casa con un dente in meno o il volto tumefatto di lividi o addirittura, ricoperto di sangue-

-Non farmelo pensare, grazie-

-O addirittura morto..come la tua ex-

-Che vuoi insinuare?-

La bionda si portò le mani al collo e fece segno di essere strangolata, cercando di essere chiara nelle espressioni e nei movimenti.

-È stato un incidente..io non volevo davvero-

-Dirai lo stesso anche con il tuo amichetto-

-Questa volta non sarà così.. sarà diverso-

-Lo spero, ma senti un po', tu lo ami?-

-Cosa? No, non lo amo.. cioè, gli voglio bene ma non lo amo in quel senso. È un grande amico per me-

-Oh..buon per te, se ti serve una bara e delle lacrime da versare, non venire da nemmeno e ne mai più, questa è la prima ed ultima volta che ti faccio un favore.-

-Sicuro..-

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Gangster don't cry.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora