Era già mattina su Gotham, tutto sembrava normale fra la strade e nelle case, ma in una in particolare no: era la casa di Nygma, completamente tappata dalle lunghe tende nere del salotto immerso nel silenzio; Oswald vi era in quel salotto, seduto a terra di fronte al camino ormai quasi spento mentre giocava a scacchi o almeno si "divertiva" a far cadere le pedine con occhi spenti e devastati, risultato ottenuto da una lunga notte insonne. Ogni volta che muoveva una pedina a casaccio, la mano gli tremava a causa dell'ansia e del dolore ma non ci faceva caso anzi, restava lì immobile a fissarla come se fosse una foglia mossa dal vento; era solo in casa, nessuno da quella sera ritornò lì..rimasto e abbandonato da tutti come un cane.
Erano dei passi quelli che sentiva alla sua destra, non ci fece caso anzi non voleva farci caso..non gli interessava chi fosse, ormai non gli interessava più niente.-Oswald..?-
Oswald conosceva benissimo quella voce, ma anche dinanzi alla sua presenza non si mosse di una virgola:
-È stata Lee..?-
-Cosa?-
-Oh avanti Jim.. perché sei qui? Ah anche se te lo chiedo è inutile..prima o poi lo avresti comunque saputo.-
-Perchè ti ostini a stare qui? Non è sicuro, è pur sempre un noto criminale-
-Allora.- Oswald si alzò di scatto, facendo cadere in quel modo le pedine sulla scacchiera cadendo sparse su quella parte di pavimento spoglia -Sappi una cosa Jim, io non ho intenzione di andarmene e ne tanto meno lasciare Nygma a morire..che tu lo voglia o meno, uguale per Lee, io non me ne andrò.-
-Oswald, non stai ragionando lucidamente, è un criminale e potrebbe ucciderti senza che tu lo sappia! Lui..-
-Ah è questo che pensi? Sei così abituato a vedere maniaci criminali dalla mattina alla sera che non capisci nemmeno i loro pregi. Dici tanto che è un pazzo e crudele solo perché non lo conosci come lo conosco io..lui è un grandissimo amico, il migliore che abbia avuto.-
-Va bene, a tuo rischio e pericolo-
-Almeno lui non mi picchia..e non mi insulta, esci un po' dagli schemi Jim.-
-Se è questo che vuoi, allora me ne vado..porta i miei saluti a Nygma-
-A proposito di Ed..-
-Che cosa vuoi dire?-
-Mi devi aiutare..ti prego- si aggrappò lievemente alla giacca di Jim supplicante e con occhi lucidi, pronti a versare nuove lacrime
-Che è successo?-
-Galavan ha preso Ed..lo tiene prigioniero da qualche parte, lo sta torturando da ieri sera..vuole ucciderci entrambi, sicuramente anche te ma ho bisogno di aiuto.. perfavore-
-Scusami ma è un no-
-Jim! Sarà pur sempre un criminale, ma è un essere vivente come gli altri con dei sentimenti! Vuoi avere sulla coscienza un morto per colpa di un tuo sbaglio? Vuoi seriamente avere contro altre persone di quante già ne hai? Pensaci bene Jim, potrai vendicarti di tutto il male che ti ha procurato quell'uomo ma se non mi aiuti, hai un morto in più e un criminale in meno.. perfavore, non voglio che Ed muoia per colpa mia..non me lo perdonerei mai e poi mai..-
-Eh va bene, ma ricordati che sei in debito con me-
-Oh grazie sapevo che mi avresti aiutato, vecchio amico-
-Si si, ti farò sapere se mai dovessi avere qualche informazione..ci si vede in giro-
-Sai dove trovarmi ahah-
Jim si liberò dalla stretta di Oswald, riuscendo in quel modo ad andarsene dalla villa per aiutarlo a ritrovare Ed.
Quando Gordon abbandonò la villa, il telefono di casa squillò all'improvviso facendo sobbalzare leggermente Oswald, che si diresse velocemente a rispondere:
-Pronto?!-
-Buongiorno Oswald, dormito bene?-
-Dimmi subito dove sta.-
-Piano Oswald, una cosa per volta..il tuo amico è ancora svenuto da ieri sera mmh poverino dovresti vederlo..rivoltato nel suo stesso sangue-
-Si. Immagino già. Adesso dimmi dove sta o potrei non essere clemente con te.-
-Ma non farmi ridere.. comunque ti dico solo che ci vediamo stasera..il luogo te lo dirò io-
-Ti asporterò il cuore dal petto, sappilo.-
-Molto divertente e anche molto realistico, ci sentiamo stasera..buona giornata- e da lì riattaccò il telefono.
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-Allora, sei riuscito a parlare con Oswald?--Si..-
-E cosa ti ha detto?-
-Che non ha intenzione di andarsene da lì, ho cercato di convincerlo ma è tutto inutile-
-È incredibile come Nygma sia riuscito a piegarlo alla sua volontà-
-Non lo ha costretto lui a restare, lo ha deciso lui..e sempre per il fatto di Nygma, Oswald mi ha detto che Galavan tiene Nygma in ostaggio, non ne so esattamente il motivo ma vuole ucciderli entrambi-
-Oh mio dio..quindi cosa farai?-
-Aspetterò qualche informazione da Oswald per passare all'azione e arrestare Galavan, chiudendo così anche il caso di questo duo psicotico-
-Addirittura duo psicotico?-
-Si signora-
-Pf ahaha Jim sei proprio un'idiota ahah-
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Oswald cercò di non pensare a quella brutta situazione, trovandosi qualcosa con cui distrarsi ad esempio si distrasse cercando di preparare dei biscotti al cioccolato: non era mai stato bravo a cucinare, ogni volta che ci provava o aveva un sapore insipido o era andato a fuoco. Voleva impegnarsi e distrarsi in qualche modo, non voleva pensare neanche minimamente un secondo alla brutta situazione in cui si trovava solo per non soffrire ulteriormente; sembrava un bambino alle prese con i dolci natalizi, non mostrava un sorriso ma dal suo impegno si poteva capire che si divertiva almeno un po'. Rimase stupefatto quando, estraendo il vassoio con adagiati sopra i suoi biscotti, essi non apparivano abbruciacchiati o dei sassi..aspettò un poco prima di addentare un biscotto, ma quando lo fece, sul suo volto apparve un'espressione tutt'altro che soddisfatta:-Porco vacca!- imprecò Oswald mentre si affrettò a sputare il boccone nella pattumiera, pulendosi poi la bocca con la manica della maglia -Che cavolo c'ho messo?-
Il corvino controllò le etichette di tutti i prodotti che aveva usato per preparare i "suoi" biscotti, e anche la ricetta riga per riga:
-Ah.. meraviglioso..ho scambiato lo zucchero con il sale e il cioccolato è quello extra fondente..di cui odio.-
Rassegnato, Oswald dovette buttare via i suoi biscotti nel cestino e dovette anche pulire e sistemare la cucina, divenuta un campo da guerra. Continuò a sistemare fino a quando non sentì dei rumori strani provenire dal piano di sopra.
Non c'era nessuno in casa, apparte lui.
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Gangster don't cry.
Fanfiction[ Tv shows: Gotham - Ship: Nygmobblepot ] E se i ruoli si invertissero? E se a capitanare la mafia di Gotham ci fosse Edward Nygma detto anche Enigmista, e come capo di laboratorio della GCPD ci fosse Oswald Cobblepot? Da il loro incontro nascerà qu...