-Ti stai divertendo?-
-Mi diverto solo per i cocktail a base di vodka e altra roba, per il resto è la solita noia-
-Sei il solito monotono-
-Scusi signor fagiolino, ma non sono abituato a stare in mezzo a ricconi con gusti noiosi come te-
-Mi stai insultando, Oswald?-
-Perchè dovrei?- Oswald riprese a bere il suo cocktail guardando Edward con i suoi occhioni verdi brilluccicanti.
-Come manipoli bene le persone-
-Ti ringrazio-
-Spero di non disturbare-
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-Spero di non disturbare-Il duo si voltò verso la voce in questione, meravigliandosi di avere davanti Theo e Tabitha:
-Certo che no, e complimenti per la sua candidatura signor Galavan-
-La prego, mi chiami Theo-
In quel momento, Oswald e Tabitha si squadravano da capo a piedi come se si sarebbero scannati da un momento all'altro..ognuno per motivi differenti.
-Le dispiacerebbe seguirmi, signor Nygma? Avrei un progetto da farle vedere-
-Certamente-
-Tabitha, perché non intrattieni il nostro nuovo amico-
-Con molto piacere-
Theo ed Edward si allontanarono verso altre parti dell'edificio mentre Oswald rimase in compagnia di Tabitha:
-Che volete da me?-
-Nulla, mio fratello vuole farti vedere qualcosa di interessante?-
-Mh?-
-Tu seguimi e basta-
Oswald seguì la donna vestita di nero con titubanza, ma mentre si incamminava si lasciò scappare un'occhiata verso Ed e Theo che in quel momento parlavano con due donne..il che fece accendere un leggero tasto di gelosia in Oswald. Si riprese dai suoi pensieri, continuando a seguire Tabitha verso un ufficio al piano di sopra (quello di Theo nella serie).
-Mio fratello arriverà subito..bicchierino?-
-No grazie, ho già bevuto in sala..posso sapere cosa c'è sotto a quel tavolo coperto?-
-Appunto. Theo ti spiegherà meglio-
-Capisco..come mai hai deciso di abbandonare la tua vecchia compagnia?-
-A te non devono interessare le mie scelte di vita.-
-Era solo per fare conversazione-
-Si.. conversazione..-
-Scusate il ritardo, mi hanno trattenuto-
Theo entrò nel suo ufficio andandosi a sedere direttamente alla sua scrivania seguito a ruota da sua sorella che si sedette sulla scrivania bevendosi un cocktail trasparente preparato da lei stessa.
-Signor Cobblepot, si sieda-
-Come conosce il mio nome?-
-Ho detto "si sieda", prego.-
Oswald si ammutolì e zoppicò verso la scrivania in questione, sedendosi su una delle due sedie nere di fronte ad essa:
-Posso chiedere che fine ha fatto il mio amico?-
-Non è tuo amico, ti usa e basta-
-Tabitha..perdonala, è sempre così fredda con tutti-
-Non si preoccupi.. comunque, pensando a prima, come conosce il mio nome?-
-Semplice, io so sempre tutto e vedo tutto-
-Che intende dire?-
-Sei stato così teatrale quella sera-
-Quale sera?-
-Quella del tuo omicidio.. presumibilmente il tuo primo omicidio-
Ad un tratto, un gelo improvviso percorse tutta la schiena di Oswald paralizzandolo sul posto..non sapeva che fare.
-Non preoccuparti, non ti manderò in galera cioè almeno non per ora-
-Ahahah..-
-Rilassati Oswald, sono sicuro che quello che ti farò vedere ti piacerà sicuramente-
Galavan scattò in piedi e si avvicinò al tavolo, tirandone giù il grosso telo grigio riposto sopra e quello che si trovava sotto fece brillare gli occhi di Oswald: era un enorme modellino della città di Gotham illuminato da luci bluastre.
-Wow..- Cobblepot si avvicinò zoppicante al modellino osservando ogni singolo modellino
-Questa è la città anzi i luoghi in cui ho intenzione di portare cambiamenti e anche qualche mano d'aiuto-
-È un progetto molto interessante..ma è sicuro che vincerà? Da quel che so non è molto amato dai cittadini-
-Cambieranno idea sicuramente..e vincerò ovvio-
-Bhe le auguro buona fortuna ahah-
-Comunque, a proposito di Nygma, mia sorella ha ragione.. Edward Nygma ti usa e anche molto-
Per un momento, Oswald sentì qualcosa ma non dei sentimenti ma un vero e proprio fastidio: avvertì un forte pizzicore da una parte del collo, si passò una mano in quel preciso punto ed estrasse una siringa. Era sicuramente colpa di Tabitha, ma non capiva il perché..
-Cosa..che significa?! Che diavolo..-
-Calmati Oswald, Tabitha ti ha solo inniettato del sonnifero..non corri nessun pericolo-
In quel preciso istante, Oswald sentì i muscoli irrigidirsi e diventare sempre più pesanti mentre la vista cominciava ad oscurarsi sempre di più.
-Tu..-
-Tranquillo, ti spiegherò tutto domani mattina-
Non capiva più niente..ogni parola che gli veniva detta non riusciva a capirla, sentiva tutto confuso e ovattato fino a quando gli arti non gli cedettero perdendo i sensi e cadendo definitivamente a terra.
-Puoi portarlo dove ti ho spiegato io-
-Inizia il divertimento-
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Nygma aveva appena finito di conversare con le due donne di prima allontanandosi un po', cominciò a cercare l'amico lasciato qualche ora fa in compagnia di Tabitha:-Oswald? Oswald dove sei?- la sua voce non venne minimamente sentita fra tutta quella gente presente in sala, ma egli non si perse d'animo continuando a cercarlo con la massima urgenza.
Ed non era sicuro, non era sicuro di lasciare ancora fra le mani di Theo e sua sorella, il suo amico perché tutti sapevano di cosa erano capaci insieme.
-Cerchi qualcuno?- Nygma si voltò indietro verso la persona che lo richiamava, ovvero Tabitha.
-Dove è il mio amico?-
Tabitha fece una risatina maliziosa, concludendola con un sorrisetto sulle labbra lucide di lucidalabbra come se fosse divertita dalla persona al suo cospetto.
-Allora? Dove si trova?-
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Gangster don't cry.
Fanfiction[ Tv shows: Gotham - Ship: Nygmobblepot ] E se i ruoli si invertissero? E se a capitanare la mafia di Gotham ci fosse Edward Nygma detto anche Enigmista, e come capo di laboratorio della GCPD ci fosse Oswald Cobblepot? Da il loro incontro nascerà qu...