Oswald si svegliò di soprassalto, era avvolto dal buio più totale e pensò subito di essere morto ma qualcosa gli fece cambiare idea: sentì qualcosa di morbido sotto di lui probabilmente un letto. Non ricordava niente di quello che era successo, o meglio, doveva ancora ricordare quello che era accaduto..ci pensò un po' su e ricordandosi il tutto, cominciò ad agitarsi in preda alla paura sibillando un po':
-Ed.. oddio..dove sono..? Ed?! Edward dove sei?! Ed!!-
Ad un tratto, un fascio di luce accecò Oswald e qualcuno entrò nella stanza, accendendo la luce attraverso un interruttore; la persona che era entrata nella stanza era Leslie.
-L-Lee..? O-oddio..dove son..o..?-
-Sei a casa mia, Oswald- la donna si sedette sul bordo del letto e strinse una mano di Oswald, che era fredda e cadaverica a differenza della sua da un colorito delicato e calda come la pelle di un bambino.
-Perchè sono qui..?-
-Ti ho trovato privo di sensi davanti alla mia porta, Oswald, dove sei stato tutto questo tempo? Che hai fatto? Dimmelo ti prego-
-N-non posso dirtelo, scusami..-
-Oswald, ti prego.. qualunque cosa tu abbia, io sono qui e posso aiutarti..-
-Mi prometti che non ne farai parola con Jim..? Ti prego-
-Va bene, non gli dirò nulla ma promettimi che mi racconterai tutto-
Il corvino annuì lentamente, cercando di trattenere qualche lacrima e con un gran respiro si decise a parlare:
-È iniziato tutto da quel maledetto assalto di Nygma alla centrale..io sinceramente non so cosa voleva da me, ma inizialmente non erano buone intenzioni. Lui..l-lui mi ha..--Cosa ti ha fatto? Ti ha fatto del male? Ti ha picchiato? Ti ha violentato?-
-No..mi ha rapito da casa mia per portarmi nella sua..ha detto che voleva avere un migliore amico, una guida con sé ma sicuramente lo ha fatto nel modo sbagliato ahah.. avevo paura che un giorno mi avrebbe ucciso ma non è stato così. Lui mi ha capito, mi ha offerto un letto con tanto di vestiti, cibo e acqua calda..lui mi vuole bene, abbiamo pure passato il Natale insieme ahah è stato meraviglioso e mi ha pure salvato..-
-Oswald, è un pazzo criminale..non puoi continuare a vivere con lui.-
-No! Io non lo lascerò da solo, mi ha salvato da Galavan..ma adesso non so dove sia, che cosa gli è accaduto..-
-Aspetta, saresti tu il migliore amico di cui Nygma avrebbe parlato e che è stato rapito da Galavan?-
-Non so cosa abbia detto ma è così..-
-E perché lo avrebbe fatto?-
-È semplice! Galavan ha ricattato Ed, rapendomi e tenendomi come ostaggio solo per diventare sindaco di Gotham! Ed non ha ucciso quei due candidati per niente, ma perché se non lo avrebbe fatto mi avrebbe ucciso..te l'ho detto, mi vuole tanto bene e anche io gliene voglio-
-Oswald..non dirmi che ti sei innamorato di Nygma..?-
-Si! Io lo amo, okay?! È l'unica persona che mi vuole tanto bene..e adesso lo avranno ucciso o peggio-
Il minore si stropicciò gli occhi cercando di cancellare quelle nuove lacrime che gli rigavano il volto..voleva solo riabbracciare il suo Ed, per avere la consapevolezza che stia bene.
Oswald scattò in piedi dirigendosi verso l'uscita della stanza
-Dove vai?-
-Me ne vado, ovvio-
-Non puoi andartene- Lee chiuse la porta con una mano mettendosi di fronte ad Oswald
-Perchè no?-
-Perchè non stai messo bene, con la gamba dolorante e la carenza di forze non riuscirai a fare molta strada-
-Volente o non volente, io me ne vado..Ah io non sono mai stato qui-
Oswald uscì dalla stanza cercando di dirigere l'uscita principale, determinato a trovare Ed a qualsiasi costo.
-Oswald..-
-Mi dispiace, Lee..a mai più..-
Zoppicando un altro po', Oswald riuscì finalmente ad uscire da quella casa dirigendosi verso quella di Ed, determinato a cercare Nygma.
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-Lee? Sono le tre del mattino, è successo qualcosa?--È Oswald-
-Cosa?-
-Si.. l'ho trovato privo di sensi davanti alla porta di casa e adesso se ne è andato-
-Ti ha detto qualcosa? Sai dove si sta dirigendo?-
-Vuole cercare Nygma-
-Eh?! Perché diavolo lo cerca?-
-È una storia lunga..di cui ti devo spiegare con calma-
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Oswald tornò a casa di Nygma, trovandola buia e deserta..non c'era nessuno in casa, nemmeno Zsasz o Ivy e il che lo fece preoccupare:-Hey? C'è qualcuno? Ivy..? Victor..? Olga..?- non ricevette nessuna risposta, nulla di nulla solo una ventata di gelo che lo investì in pieno.
Era avvolto dal buio e dal silenzio più totale, si sentì definitivamente solo per la prima volta nella sua vita. Il silenzio in quella stanza si ruppe al suono del telefono di casa che obbligò Oswald a rispondere:
-Pronto?-
-..O..Oswald..?-
-Ed! Dove sei?! Che ti hanno fatto?!-
-Ah ah ora parlo io- non era più la voce di Edward ma ben sì un'altra, molto più sogghignante di cui Oswald conosceva bene
-Galavan. Se gli hai fatto del male io-
-Calmo Pingu, gli ho solo fatto qualche graffietto superficiale ma nulla di grave-
-Oswald..dove sei..-
Dall'altro capo del telefono, Oswald sentì la voce esausta di Ed che lo richiamava e poi dopo un colpo secco simile a un pugno seguito da un gemito
-Non gli fare del male! Hai ottenuto quello che volevi, sei diventato sindaco e i tuoi avversari sono morti e sepolti in tutti i sensi, quindi lascialo stare!-
-In effetti non hai tutti i torti, ma sappi una cosa caro Oswald Cobblepot-
-Cosa?-
-Che entrambi morirete, almeno non avrò più voi due come seccatura quindi.. l'Enigmista sta quasi per cedere, manchi solo tu per concludere il quadro-
-Dimmi dove ti trovi, almeno mi uccidi no?-
-Quanto sei saggio.. comunque te lo dirò domani, stai in casa-
Cobblepot cercò di dire qualcos'altro ma la persona dall'altro lato riattaccò velocemente la chiamata. Adesso toccava a lui salvare Edward e dare fine al capitolo Galavan.
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Gangster don't cry.
Fanfiction[ Tv shows: Gotham - Ship: Nygmobblepot ] E se i ruoli si invertissero? E se a capitanare la mafia di Gotham ci fosse Edward Nygma detto anche Enigmista, e come capo di laboratorio della GCPD ci fosse Oswald Cobblepot? Da il loro incontro nascerà qu...