Sembrava un'eternità, una vita avvinghiati fra quelle coperte...nessuno dei due si mosse dalla sua posizione, Ed parve bloccato ad accarezzare i capelli di Oswald mentre quest'ultimo sembrava completamente morto, solo il suo respiro profondo e le sue calde lacrime lo facevano sembrare ancora vivo.
-Oswald? Hey Oswald..- il corvino strofinò lievemente il viso sul petto di Ed come un cucciolo di gatto, mentre apriva gli occhi per un po': dopo le svariate lacrime era finito per addormentarsi.
-Che succede..Ed..?-
-Stavi dormendo?-
-Mi sono addormentato.. perdonami..io..-
-Tranquillo Oswald, è tutto okay..ti va un the caldo?-
-Si grazie..-
-Aspettami qui che io torno subito- il maggiore si liberò dalla stretta soffice di Oswald, lanciandogli un sorriso come rassicurazione perché sapeva che sarebbe andato tutto bene e se ne uscì dalla stanza con passo lento.
Oswald si sedette sul letto asciugandosi con la manica del pigiama nero, quelle poche lacrime rimaste sulle sue lisce guance. Per un momento gli parve che la vita gli fosse passata davanti in un batter d'occhio, sembrava che si fosse bloccato in quella stanza mentre il tempo passava e passava al di fuori da essa. In un altro secondo il suo sguardo cadde sulla sua mano sinistra, bianca e ossuta, ma scintillante all'anulare...stava indossando l'anello che stringeva Tom nella mano quella stessa mattina: sorrise, sorrise perché nonostante tutto è stato l'unico che lo ha amato veramente ma soprattutto ne è stato grato dei bei momenti insieme.
Ed fece ritorno da Oswald con una tazza di porcellana verde fumante, con un sorriso strano sulle labbra di cui Oswald ne notò immediatamente ma non disse nulla, si limitò a sorridergli e ad afferrare la tazza fra le mani mentre Ed si sedeva di fronte a lui
-Sarà un po' bollente, quindi stai attento-
-Va bene, grazie per l'avvertimento- e iniziò a sorseggiarlo delicatamente
-Stavo pensando a una cosa... cioè ho in mente di fare un lavoretto-
-Ovvero?-
-Stasera rapiniamo la banca centrale di Gotham-
-Stai serio?! Quella banca è super blindata e ci sono agenti ovunque, e poi..-
-Sssh- Ed appoggiò un dito sulle labbra di Oswald per poterlo zittire -A mezzanotte faremo piazza pulita di tutto, ho già ideato un ottimo piano sia di entrata che di fuga e in più ho rubato un furgone per le consegne cinese-
-Sei veramente sicuro di questo colpo?-
-Ti dico solo che il malloppo è di tre milioni di dollari...a testa-
-....porca puttana.- Oswald rimase completamente sbalordito e con la bocca aperta, non aveva mai visto una cifra così esorbitante
-Ci stai?-
-Certo che ci sto...rapinare la banca di Gotham è sempre stato fra uno dei miei pensieri più malati e profondi-
-Adesso diventerà realtà...devi solo fidarti di me, e tutto andrà bene...o se no falliamo-
-Fallire non è un opzione, Ed-
-Hai ragione..non possiamo fallire e non dobbiamo fallire-
I due si guardarono con un sorriso complice sulle labbra, come se stessero pensando alla stessa cosa contemporaneamente che con quel semplice gesto, quel semplice sorriso potevano capire... essendo così pieno di pazzia e insanità mentale come loro stessi erano fatti.
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Era mezzanotte passata, i due criminali erano riusciti ad infiltrarsi nella banca sterminando ogni guardia notturna che vi era a sorveglianza. Avevano per giunta messo fuori gioco le videocamere di sicurezza oscurandone l'obbiettivo con una bomboletta spray nera e per essere meno riconoscibili si erano avvalsi di un pezzo di stoffa per coprire al meglio il volto. Insieme si diressero verso il caveau della banca, chiuso da una resistente porta d'acciaio: per quel motivo, Ed si era portato un ordigno ideato da lui con lo scopo di farla saltare in aria. Attaccò sulla porta la bomba e corse a ripararsi insieme ad Oswald per evitare di ferirsi quando sarebbe esploso.
La bomba esplose emettendo un grosso boato, rilasciando scintille e fiammate rosse incandescenti che si dispersero per tutto il corridoio, scomparendo però in un secondo.
Oswald ed Edward uscirono dal loro nascondiglio, rimanendo a bocca aperta di fronte al panorama mozzafiato di tutta la ricchezza presente in quella mini stanzetta: era piena di contanti, dollari su dollari che saranno stati almeno un miliardo. E, anche numerosi lingotti d'oro messi a forma di piramide uno sopra l'altro.
Gli occhi dei due cominciarono a luccicare più dell'oro dinanzi a loro, sembravano bambini in un negozio di caramelle. Entrarono dentro e cominciarono a riempire i loro sacchi di iuta con tutto il contante presente...erano al settimo cielo, andava tutto come doveva andare...forse anche fin troppo bene.
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Gangster don't cry.
Fanfiction[ Tv shows: Gotham - Ship: Nygmobblepot ] E se i ruoli si invertissero? E se a capitanare la mafia di Gotham ci fosse Edward Nygma detto anche Enigmista, e come capo di laboratorio della GCPD ci fosse Oswald Cobblepot? Da il loro incontro nascerà qu...