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Ed cominciò ad avvicinarsi al volto di Oswald, che tremava ogni volta che si avvicinava sempre di più:

-E tu, Oswald, hai mai amato davvero qualcuno..?-

-C-cosa..?-

-Ti sto proponendo la stessa domanda che tu hai fatto a me-

-Apparte mia mamma, non ho amato nessuno..e non so come si fa ad amare..-

-Sinceramente non l'ho mai saputo nemmeno io..-

-Wow ahah abbiamo qualcosa in comune..-

-Esatto..e comunque, hai delle occhiaie orribili- Ed rise a quella sua affermazione, mentre Oswald lo guardava con uno sguardo fulminante per poi scaraventarlo a terra con una spinta

Ed imprecò dal dolore provando ad alzarsi dal pavimento sorreggendosi al legno del letto, fulminando lui con lo sguardo Oswald che si affrettava a scendere dal letto:

-Così impari, idiota. E adesso rimettiti a letto e vedi di riposarti, non sei ancora messo bene- Oswald lo aiutò a rimettersi a letto, rimboccandogli la coperta come un bambino

-Ci penso io, grazie dell' aiuto-

-Se hai bisogno chiamami, io sono al piano di sotto- il corvino prese le due tazze e con un sorriso, si allontanò da Ed per poi uscire dalla stanza chiudendo la porta alle sue spalle.

-Ancora sei in fissa con lui, Ed?-

-Vattene via. Sparisci dalla mia vita.-

-Non posso, io sono te..ma meglio- l'apparizione dell'Enigmista scoppiò in una risata che solo Ed stesso poteva sentirla -Te l'ho detto, ti sei rammollito e fai pure pena-

-Forse solo un poco..-

-È colpa sua! Colpa di Oswald, io te lo avevo detto di ucciderlo ma non lo hai fatto..e per giunta stavi quasi per baciarlo. Ed, ti stai innamorando di lui-

-No, non sono innamorato di lui! Smettila con questa supposizione!-

-Quando eri fidanzato con la Kringle eri molto più forte, più me che questa inutile versione di Edward Nygma-

-Sono sempre stato lo stesso, non sono cambiato-

-Smettila di mentire a te stesso! Non puoi andare avanti in questo modo, devi darci un taglio-

-Non lo voglio uccidere..non voglio-

-È l'unico modo. Pensa ai suoi errori commessi, non puoi sempre perdonarlo..se lo uccidi, possiamo fare a pezzi il suo cadavere e metterlo in una fossa come quello di Kristen ahaha pensaci bene, sarebbe un bel piacere ahah-
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Oswald si mise le mani fra i capelli e cominciò ad andare avanti e indietro per tutta la casa, come se fosse in pensiero di qualcosa ma invece non lo era..era solo in un attimo di ansia e delusione: lo sapeva bene che Ed non lo amava e non lo avrebbe amato, ma non si spiegava il fatto di tutta quella morosità verso di lui..si sentiva preso in giro come non mai.

-Che cavolo ha nel cervello?!-

-Oswald! Mi porteresti il mio libro che sta sul tavolino in soggiorno?? Grazie!-

-Si Ed te lo porto subito!- Oswald afferrò rabbiosamente il libro come per spezzarlo da un momento all'altro -Sai che c'è, Edward Nygma? Vai a fanculo!-

In un impeto di rabbia, prese uno dei vasi di fiori presenti nella stanza e lo scaraventò a terra ferocemente, dirigendosi in camera di Ed come se nulla fosse successo e senza neanche ripulire a terra.

-Grazie mille..ho sentito qualcosa rompersi pochi secondi fa, cosa era?-

-(Il mio cuore)- pensò Oswald come una ragazzina -Oh stavo chiudendo una finestra e per sbaglio ho fatto scivolare un vaso-

-Sei un disastro.. comunque, per pranzo mi fai una carbonara?-

-Cosa..?-

-Si quegli spaghetti italiani con uovo e pancetta-

-Al massimo posso farti un panino.-

-Fammelo con prosciutto cotto e avocado e anche con quella salsa greca che sta in frigo-

Oswald alzò gli occhi al cielo sbuffando rumorosamente -Eh va bene.-

-Te lo dico io quando prepararmelo, per ora non c'è altro-

-Menomale! Sai, io non sono né tua mamma, né la tua balia e né la tua cameriera.-

-Magari fossi entrambe le cose-

-..vai a farti fottere.-

-Dai Oswald sto scherzando! Non andartene!-

-Ti lascio alla tua lettura.- il corvino uscì dalla stanza sbattendo la porta con forza da far tremare leggermente la stanza

-(Quello è tutto matto.)-
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-La corte dei che?!-

-Si fanno chiamare la "Corte dei gufi", me lo ha detto Barbara-

-E quindi questa banda di criminali tira i fili di Gotham, e lo stesso anche per Indian Hill?-

-Indian Hill è sotto il controllo di Nygma, ma presto si impossesseranno anche di quello-

-A proposito di Nygma, dove si è cacciato?-

-È scappato..insieme ad Oswald, saranno sicuramente tornati a casa di Ed, date le ferite di entrambi non potevano fare molta strada-

-Loro due potrebbero sapere qualcosa su questa Corte-

-Difatti ci stavo pensando..andremo a farli una visitina-

-Oddio. Accidenti a me che non mi sto mai zitto-

-Sai Harvey, invece sei stato di grande aiuto-

-Si certo, come no.-
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Era buio, era buio in una stanza solo la sola presenza del fuoco e di alcuni candelabri accesi illuminavano un po' quella sala: al centro vi era un'enorme tavolo da pranzo nero, circondato da sedie anche esse nere e a capotavola una grossa sedia nera decorata. Le uniche presenze erano due donne, bionde ma di età differenti..la prima era una donna di mezza età, seduta alla enorme sedia vestita di nero; mentre la seconda era una giovane donna, dai lineamenti soffici e delicati..una vera bellezza, vestita anche essa con un lungo vestito nero serale.

-Ripetilo di nuovo- ordinò la donna più grande alla ragazza

-Mi chiamo Isabella, ho 27 anni e sono una bibliotecaria-

-Qual è il tuo obbiettivo?-

-Far innamorare Edward Nygma di me, ricordandole la sua ex ragazza, per poi distruggerlo-

-Bravissima, devo dire che sei pronta per la tua prima missione. Non mi deludere, ricordati che io ti osservo sempre anche se non sembra..se mai non dovessi fare il tuo lavoro, Talon ha il compito di trovarti e ucciderti all'istante e questo vale anche per Nygma-

-Non la deluderò, signora-

-Lo spero per te..stasera ti lascerò libera per le strade di Gotham, non mi importa come e dove andrai..basta che svolgi il tuo lavoro-

-Va bene-

-Allora a stasera-

-A stasera, signora.-
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Gangster don't cry.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora