31

177 16 0
                                    

Oswald ritornò felice a casa, non si sarebbe mai aspettato che una semplice serata di ricerche avrebbe preso presto una piega così piacevole. Arrivato a casa, si accorse che Ed era ancora in piedi e lo stava attendendo seduto sul divano.

-Oh mio... Oswald! Si può sapere dove sei stato? Sono le due del mattino-

-Sono uscito per fare due passi ma alla fine sono finito in un pub con Ivy.. comunque ho fame. Fammi una carbonara- disse Oswald togliendosi la giacca e la cravatta

-Stai serio?-

-Fammi una carbonara, perfavore.-

-Ma sono le due del mattino- esclamò Ed

-E quindi? Io ho fame.-

-Va bene. Solo perché sei tu- Ed sospirò scocciato, dirigendosi in cucina mentre Oswald si recava in camera sua per indossare uno dei soliti pigiami di Ed, larghi e caldi.

Dopo essersi cambiato, il corvino si sedette dinanzi al camino acceso in attesa del suo "spuntino" : si strinse le gambe al petto, appoggiando le braccia sopra le ginocchia che a sua volta vi appoggiò il mento; si mise a fissare il fuoco ardente con sguardo spento, quasi perso fra mille pensieri...e di pensieri ne stava facendo di tanti. Non riusciva a capire molte cose, soprattutto una, chi amava veramente? La sua mente era divisa fra Tom, il ragazzo conosciuto solo poco fa, ed Edward, il suo migliore amico. Provava sentimenti per entrambi allo stesso tempo, la sua mente scoppiava e il suo corpo non ne poteva di più di tutti quei sentimenti...avrebbe dato un taglio a tutto in un secondo, se avesse avuto la possibilità.

Si distraette dai suoi pensieri quando si ritrovò davanti agli occhi il piatto di pasta che voleva con una bottiglia di vino rosso.

-A cosa pensavi? Non mi avevi sentito per caso?-

-Oh..scusami.. grazie mille per avermi preparato questo mio capriccio ahah- disse Oswald mentre si infilava una abbondante forchettata di pasta in bocca

-Fa niente- rispose Ed sedendosi al suo fianco

-Come è andata la tua cena? Ad Isabella è piaciuto quello che hai cucinato?-

-Si, devo dire che ci siamo divertiti molto e le cena era molto ottima..ma lei era bellissima, troppo bella per i miei gusti. Aveva un bellissimo vestito rosso e il suo sorriso era strafavoloso.. cioè lo è anche ora, però oggi ancora di più-

-Sono davvero felice per te- Oswald si sfregò il braccio infreddolito, Ed se ne accorse fin da subito e si affrettò ad appoggiare la sua giacca nuova di zecca sulle spalle di Ozzie che rispose con un sorriso.

-Mi verseresti un bicchiere di vino?-

-Certo- il corvino prese in mano il  bicchiere di vetro seguito dalla bottiglia di vino, per poi versarla e servirla con mano tremante all'amico -Tieni-

-Oh grazie-

Oswald afferrò in mano la bottiglia, appoggiandosi con la testa alla spalla di Ed cominciando a sorseggiare il buon vino con sguardo perso nel vuoto.

-Come stai?-

-Mh?-

-Come stai oggi, Oswald?-

-Sempre uguale..i soliti casini, i soliti problemi, la solita confusione...ci sono davvero troppe persone che mi confondono e io non ce la faccio..-

-E io di quale gruppo faccio parte?-

-Sei fra quelli che mi hanno mandato in confusione più totale..- affermò Oswald riappoggiando le labbra sul bordo del collo della bottiglia riprendendo a bere come un bicchier d'acqua -Io vado..a dormire..-

Gangster don't cry.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora