Era giunta la sera e la neve continuava a cadere, ricoprendo quelle grige strade malfamate di Gotham; tutti erano rientrati a casa, per via del forte gelo e le uniche persone che rimanevano in strada erano i soliti senzatetto riuniti intorno al fuoco nelle strade più buie della città e sotto i ponti. Oswald era tornato a casa da un po', più precisamente nella vecchia casa di suo padre, perché dalla rottura con il suo ex ragazzo abbandonò l'appartamento in cui abitavano per ritornare nella vecchia casa di famiglia; si rilassava con un buon bicchiere di vino rosso, osservando la neve cadere a fiocchi leggeri mentre il calore del camino riscaldava la sala in cui si trovava.
Era tutto così silenzioso e solitario, solo lo scoppiettio del fuoco era presente nella stanza..quasi da pensare "che silenzio", ma si cominciarono a sentirsi dei rumori estranei all'interno della villa: Oswald si voltò così velocemente dietro di lui da far cadere il bicchiere che teneva in mano, ma non trovò nessuno e così, non curante del bicchiere caduto sul pavimento, prese a ispezionare la villa attirato dai rumori estranei. I rumori si fecero sempre più forti e sempre più sinistri, Cobblepot temeva dell'intrusione di un ladro ma la sua preoccupazione prese ad accrescere sempre di più quando notò uno dei tanti portafoto di famiglia frantumato sul pavimento: cercò di indietreggiare il più possibile, quasi come se volesse scappare, ma non riuscì a ricapitolare il tutto che una grossa mano agilina gli tappò la bocca con un panno bianco.
Oswald cercò di dimenarsi o a urlare con tutte le sue forze, fino a che non roteò gli occhi perdendo definitivamente i sensi.
-Ti avevo avvertito.- una voce maschile sogghignò mentre trascinava con sè il povero Oswald, privo di sensi.
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Erano passate alcune ore da quando Oswald era stato rapito dalla sua abitazione da qualcuno di misterioso e nessuno poteva saperlo. Cobblepot si svegliò mugugnando qualcosa di indecifrabile notando di trovarsi su un comodo letto col baldacchino: si sedette sul letto cercando di capire dove si trovasse, era completamente solo nella stanza ma non era la sua solita stanza da letto e un po' barcollante scese da quel letto alto guardando ogni minimo dettaglio dell'arredamento.Non c'era nessun indizio per capire l'identità del suo rapitore e d'istinto zoppicò verso la porta della stanza chiusa a chiave cominciando a batterci sù:
-Hey! C'è nessuno?! Fatemi uscire di qui! Hey!-
una voce maschile molto rauca e potente gli rispose di controversia:
-Abbassa la voce! Il signor Nygma arriverà presto, tranquillo.-
-No no no no! Fammi uscire subito di qui, brutto idiota o ti farò ingoiare i tuoi stessi bulbi oculari! Apri immediatamente la porta o ti pentirai di avermi lasciato qui!- Oswald scatenò la sua rabbia su quella porta di legno d'acero fin quando non si aprì di colpo.
L'uomo con cui stava parlando Oswald si presentò furioso dentro la stanza che nemmeno il tempo di aprire la bocca, che quell'uomo così robusto gliela tappò con una mano mentre la schiena del minore si scontrava violentemente contro il muro:
-Vedi di chiudere la bocca o giuro che te la faccio chiudere io con un bel proiettile in fronte! Non so cosa tu abbia di così interessante da far sì che il capo ne sia così attratto, ma vedi di non alzare troppo la cresta perché rischi di farti male.. malissimo!-
Ad un tratto, uno sparo riecheggiò nella stanza colpendo la tempia sinistra dell'uomo che lasciò la presa dalla figura esile di Oswald, cadendo a terra privo di sensi; il minore cominciò a tremare come una foglia dalla paura che stava provando, ma ne provò ancora di più nel vedere l'assassino di quell'uomo non che anche suo rapitore:
-Non gli avevo affidato un compito del genere. Spero non ti abbia fatto molto male e soprattutto, felice di rivederti ahah- Edward entrò nella stanza con un grosso sorriso sulle labbra mentre sistemava la pistola nella sua giacca.
-T-tu sei un maniaco! Ti avevo detto di non cercarmi mai più, io me ne vado! Addio.- il minore cominciò a zoppicare verso la porta quando venne fermato per uno dei suoi polsi magrolini -Lasciami in pace.-
-Ma come, sei appena arrivato e già vuoi andartene? No no caro amico ahah tu non te ne andrai, non te ne andrai molto facilmente- si lasciò a una risata fragorosa mentre sul volto di Oswald si riaccese un brivido di terrore.
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"Ti sta piacendo la cena?""È tutto delizioso..ma sono pieno, grazie" Oswald appoggiò le posate sul tavolo mentre però continuava ad osservare tutto quel ben di dio sul tavolo
"Andiamo Ozzie, sono due settimane che mangi robaccia dell'ospedale, sarai estremamente affamato.. mangia pure quello che vuoi"
Oswald non se lo fece ripetere due volte e cominciò a mangiare non curandosi delle buone maniere o di apparire rozzo, mentre ad Ed scappò una risatina mentre lo guardava divertito
-Sei molto simpatico, Oswald, ecco perché voglio che tu sia il mio migliore amico..unico amico.-
-Senti, non ho bisogno di amici.. grazie per la cena ma no-
-Osi rifiutare una mia cortesia? Ahah molto divertente-
-Certo non diventerò amico di un rapitore, pazzo, maniaco e criminale come Edward Nygma!- il minore replicò continuando a mangiare, ma l'espressione di Nygma cambiò drasticamente
-Già, hai ragione..avrei dovuto scegliere meglio il mio nuovo amico, invece che uno gnomo zoppo e rinsecchito come te!-
Nygma si alzò rabbiosamente dalla sua sedia incamminandosi verso l'uscita della sala da pranzo mentre Oswald, colto da uno scatto d'ira, gli lanciò il suo bicchiere ancora pieno di vino senza però colpirlo cadendo definitivamente al suolo e frantumandosi in mille pezzi: voleva solo scappare da lì, in un modo o nell'altro ma comunque scappare voleva.
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Capitolo solo nygmobblepot 😂☕️
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Gangster don't cry.
Fanfiction[ Tv shows: Gotham - Ship: Nygmobblepot ] E se i ruoli si invertissero? E se a capitanare la mafia di Gotham ci fosse Edward Nygma detto anche Enigmista, e come capo di laboratorio della GCPD ci fosse Oswald Cobblepot? Da il loro incontro nascerà qu...