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Era di nuovo mattina su Gotham, tutti sembravano essere tornati al loro solito lavoro..o quasi: Oswald ed Ed stavano ancora dormendo nello stesso letto, nonostante i raggi del sole entrassero netti nella stanza; però poi qualcuno si decise a svegliarsi, ovvero Oswald.

Oswald aprì gli occhi, e accecato dalla forte luce si voltò verso la parte opposta cercando di evitarla. Rimase però interdetto nel vedere il volto delicato di Ed ancora addormentato, così rimase per qualche minuto ad osservarlo per poi lasciargli un piccolo e dolce bacio sulla fronte seguito da un sospiro.
Si alzò lentamente dal letto cercando di non svegliare l'amico che stava ancora dormendo nel suo letto e si affrettò ad uscire dalla stanza con altrettanta delicatezza.

Con ancora addosso un largo pigiama di Ed, scese in salotto sbadigliando e stiracchiandosi leggermente: mentre si dirigeva in cucina per fare colazione, il telefono di casa squillò rumorosamente spaventando Oswald che in quel momento stava svaligiando il frigorifero. Accorse a rispondere soprattutto per non fare ulteriore rumore.

-Edward Nygma in questo momento sta dormendo...evitate di fare confusione con le vostre inutili chiamate...buona giornata-

-Oswald? Oswald aspetta!!-

-Mh? Ivy? Oh...Oh Ivy ahah..-

-Sembri fatto di cocaina-

-No solo sonno..-

-Capito-

-Dove sei andata a finire?- chiese Oswald ritornando in cucina

-È una storia lunga..io pensavo che foste morti e Io, Zsasz, uomo di ghiaccio e Brigitte abbiamo abbandonato tutto-

-Ce ne vuole per ucciderci..- e afferrò un cartone di latte che prese a bere subito dopo -Abbiamo avuto problemi con Galavan-

-Ma ora è morto..vero?-

-Si ora si, finalmente-

-Parlando di cose belle, come vanno le cose tra te e l'amante degli enigmi?- a quella domanda, Ivy si fece scappare una risatina

-Non lo so..prima va tutto bene, poi va male e dopo tutto bene..io non capisco più nulla.-

-Che è successo?-

-Oh prima si mostra tutto amorevole e coccoloso con me..stava pure per baciarmi, intendiamoci..poi però tutto torna normale, io non lo capisco-

-Sarà solo confuso, starà cercando di capire cosa vuole davvero nella vita.. sappiamo entrambi com'è fatto Nygma e sappiamo bene come sta messa la sua testa-

-Si ma io non posso continuare a fare il suo pupazzo amoroso per poi dimenticarmi per un po' e dopo mi ripesca.-

-Hai provato a parlarne con lui?-

-Cosa? No! Per prima cosa non capirebbe..vedi il fatto che glielo sto praticamente dicendo cosa provo per lui, e seconda cosa non glielo dirò-

-Forse cambierà idea se ti metti qualche abito sexy-

Oswald fissò con uno dei suoi soliti sguardi indifferenti il vuoto, riattaccando il telefono in faccia alla povera Ivy senza nemmeno aggiungere parola. Posò il telefono sul piano da cucina e riprese a bere il cartoccio di latte che aveva precedentemente avviato.
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Barbara e le sue due amiche fecero ingresso in un magazzino sul porto abbandonato, ma non per una semplice passeggiata ma per avere informazioni con ricatto. La bionda delle tre cominciò a ricattare un uomo, evidentemente sapeva qualcosa in merito, con un coltellino mentre le altre due ragazze le coprivano le spalle.

-Cosa sta arrivando al Doc 9C? Perché per la Corte è importante?-

-I-io non lo so..t-te lo giuro..-

Barbara conficcò più affondo la lama nella ferita aperta, facendo gemere l'uomo dal dolore in un modo atroce.

-Te lo ripeto di nuovo. Cosa sta per arrivare al Doc 9C?!-

-N-non lo so! S-so solo che..che è di proprietà del signor Nygma ma non so cosa ci sta..-

-Questo lo so che è di Nygma, ma io devo sapere il cosa e perché lo sta cercando la Corte questo carico.-

-I-I-Io ho sentito..che si tratta di un arma estremamente micidiale..la Corte lo ha fatto recapitare a quel lotto per passare inosservati..m-ma Nygma non sa di questo carico..-

-Era ora! Hai aspettato cinque coltellate per parlare. E sai per caso da dove viene?-

-D-da quel che so è un arma chimica proveniente da..Indian Hill-

-Aspetta, come fa Nygma a non sapere di questo carico se viene direttamente da Indian Hill che è sotto il suo potere- domandò Tabitha

-Forse dovrebbe fare pulizia nel suo personale. C'è altro da sapere?-

-L-L'arma chimica è stata creata da Hugo Strange..-

-Ancora lui?!-

-Calma gattina. Possiamo togliere il disturbo, ragazze-

Barbara si avviò verso l'uscita del magazzino seguita a ruota da Selina e Tabitha, ma qualcosa fece fermare la ragazza riccioluta: vide che l'uomo di prima, nonostante le ferite, si affrettava ad afferrare il cellulare nella tasca della giacca..e a quel banale gesto, Selina fece schioccare la sua frusta bloccando la mano dell'uomo.

-Ti conviene non provarci mai più.-
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Oswald aveva un'idea carina, preparare la colazione a Ed per poi portargliela a letto. Voleva farlo per scusarsi del modo in cui gli ha parlato l'ultima volta..sapeva che non era il top nella cucina, ma ci metteva un po' di impegno.. soprattutto se era per qualcuno di importante.

Voleva provare a preparare dei cereali con latte e dei pancake ma  per prepararli doveva prendere gli ingredienti. Negli scaffali in alto.
Oswald sospirò e si allungò in punta di piedi verso gli scaffali pur sapendo che non ci arrivava comunque; si allungò ancora per prendere quella benedetta scatola ma la sua mano non toccava neanche un lato della scatola.
Si sporse ancora una volta per provare ad afferrare la scatola, ma venne anticipato da un lungo braccio umano che prese a sé la scatola: il corvino si voltò indietro, trovandosi davanti Ed.

-Cercavi di preparare la colazione?-

-Io..la stavo preparando per te per poi portartela a letto ma hey ora sei qui ahah..-

-Gentile ma non ho molta fame- Ed porse la scatola ad Oswald e si diresse in soggiorno buttandosi sul divano

-Neanche un caffè?-

-Un caffè volentieri, ma lo faccio io..comincio a fidarmi poco di te in cucina-

-Simpatico.-

-Oggi ho del lavoro da svolgere importante, quindi se non mi disturbassi sarebbe il massimo-

-Non vuoi il mio aiuto?-

-No-

-Ti vedo un po' strano.. sicuro vada tutto bene?- chiese Oswald appoggiando una mano sulla sua spalla

-No sto bene, sono solo stressato perché devo riprendere tutto in mano ed è tanto-

-Pf se è questo il tuo problema più grande- Oswald zoppicò un po' di più verso Ed e avvolse le sue braccia intorno al suo collo -Andrà tutto bene..-

-Lo spero vivamente..-

-Si Ed..lo sarà-

Ed sorrise lievemente e accarezzò il braccio di Oswald con un pollice come per rassicurarlo, ma era anche felice.
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Gangster don't cry.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora