Il vento smuove le poche foglie rimaste sui rami degli alberi, le nuvole comparse nel cielo sono di un colore grigio intenso, mentre da lontano si scorge il bagliore di fulmini, il sole è completamente coperto..."oggi è proprio una giornata ď autunno" penso sorseggiando il mio caffè macchiato preso poco fa ad una caffetteria poco lontana dalľ unica piazza della città.
Passeggio per la strada, avviandomi verso il centro, tengo gli occhi puntati al cielo, pronta a rifugiarmi sotto il tetto di un qualche palazzo appena comincerà a piovere. Anche indossando il mio lungo cappotto color grigio perla non riesco ad ignorare il vento gelido che mi sfiora la pelle.
In testa, posato sui miei capelli biondi e ondulati, ho un cappello di lana nero che scende fino a coprire le orecchie, riparandole.
Scorrendo mentalmente la lista delle cose da fare in questa fredda giornata, mi accorgo di essere già in ritardo per un appuntamento di lavoro, non ci credo! Non è possibile! Agitata accelero il passo ma vengo interrotta da una voce femminile:-"April! April, aspetta!"
Automaticamente rallento e giro su me stessa, è Ronda, una mia collega, le rispondo frettolosa:-"scusa, ma sono veramente di fretta" ma lei insiste nel voler parlare "Scusa, volevo solo avvisarti della riunione di oggi, il capo vuole parlare con tutto lo staff!"
"Come? Una riunione? Oggi? Non è possibile, come posso andare alla riunione sapendo di aver già collezionato un ritardo? Spero di cavarmela..."
La fisso per qualche secondo, ma decido di non perdere tempo e liquidarla dicendole che ci saremmo viste pochi minuti prima delľ impegno di lavoro.
Riprendo a camminare, ancora più agitata di prima, ma sento uń altra voce chiamarmi, anche se in ritardo di ben 20 minuti, decido di fermarmi e capire la provenienza di quella voce. Sento una mano sfiorarmi la spalla e, prima che me ne possa accorgere, una figura femminile si pone dinanzi ai miei occhi.
Questa volta si tratta di Clara, una mia vecchia amica che, precedendomi, comincia a parlare:-"ehi, ma da quant' è che non ci vediamo? Dove sei stata in questi giorni?" Cerco di rispondere il più in fretta possibile, pur rimanendo cordiale, "ho viaggiato per via del lavoro, sai, fare la giornalista comporta muoversi da una parte alľ altra per non farsi sfuggire le notizie" dopodichè riesco ad avanzare di qualche passo e me la tolgo di torno con una scusa banale.
Ricomincio a camminare, sperando che niente mi impedisca di continuare a farlo.
Percorro un bel pò di metri, sono quasi arrivata alla mia meta, oggi avrei dovuto incontrare un testimone che aveva assistito ad una rapina avvenuta in zona qualche giorno fa, chissà se stava ancora aspettando nel luogo prestabilito oppure era andato già via credendo di star perdendo tempo, in effetti sono un vero disastro, non mi stupirei se lo avesse fatto.Ultimamente sento di non avere più il controllo su quello che mi accade intorno, dopo il mio ultimo articolo sento di aver perso il mio talento nelľ ambito giornalistico, dopotutto il mio superiore non mi rende la vita facile, un giornale dovrebbe essere libero di poter parlare di tutto quello che succede e chi scrive dovrebbe avere il diritto di poter esprimere ciò che pensa senza paura, ma purtroppo la società non è ancora riuscita ad andare avanti, anzi, se commetti un passo falso non puoi più tornare indietro.
Poco tempo fa avevo espresso un parere negativo su un famoso imprenditore locale e, appena pubblicato ľ articolo, venne alzato un polverone mediatico, la mia carriera sembrava finita ma, con mio stupore, il mio capo aveva deciso di risparmiarmi, non me lo sarei mai aspettato da lui, è un tipo abbastanza severo e non permette alcun tipo di errore...forse era proprio questo il motivo della riunione di oggi...magari stava solo rimandando l'inevitabile e oggi sarebbe stato il mio ultimo giorno di lavoro.
Mentre riprendo fiato, cercando di non essere troppo pessimista, come mio solito, qualcosa attira la mia attenzione, lì, vicino ad un vecchio hotel, una folla si è radunata, lo sguardo di tutte quelle persone sembra concentrarsi su un unico punto, ma non riesco a capire di cosa si tratti, sono troppo lontana per riuscire a vedere.
Mi avvicino lentamente, incuriosita, cerco di sbirciare sporgendomi e cercando di passare fra tutta quella gente.
Finalmente riesco a vedere qualcosa ma, mio malgrado, quello che mi ritrovo davanti supera di gran lunga le mie aspettative...

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Incidente a Cape May
Mystery / ThrillerCape May, una piccola e tranquilla città del New Jersey, sembrerebbe un posto come tanti altri, fino a quando il suo equilibrio viene sconvolto da strani e misteriosi eventi che porteranno alcune persone a porsi domande e a collaborare, creando così...