"Agente Morgan"

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Era ben altro che una semplice cameriera, mi porge un foglio dove vi sono scritte le seguenti parole "seguitemi e nessuno si farà male" Mentre leggo noto la forma di un'arma da fuoco nella sua tasca, sarà meglio non scherzare.
Faccio segno a Ryan di seguirmi mentre eseguo le istruzioni date dalla ragazza, che, continuando a minacciarci, ci fa entrare in un edificio abbandonato, lontano da occhi indiscreti.
Non so più cosa pensare, vorrà porre fine alle nostre vite? Sento le mani tremare, mentre Ryan riesce a mantenere un atteggiamento disinvolto.
"Chi sei?" Domanda come se incontrare una persona armata fosse la quotidianità per lui.
"Questo non vi riguarda, al contrario, ho bisogno di alcune informazioni che so per certo che voi abbiate" risponde a tono lei.
Io rimango ferma immobile, paralizzata, "TU..." si rivolge a me, "...so che collabori con la polizia, quindi non ti dispiacerà condividere alcune cose con me riguardo il caso di quel ragazzo morto davanti a scuola, giusto?" Chiede con tono accusatorio, io non riesco a parlare e non voglio nemmeno farlo, la paura fa sì che le mie labbra rimangano sigillate, come se fossero incollate.
Ryan, rendendosi conto delle mie difficoltà e della poca pazienza della ragazza, interviene "Anche io collaboro con la polizia, ho molte più informazioni di quante possa dartene lei, quindi perchè non parli un pò con me e punti quella pistola da un'altra parte?" La ragazza rimane colpita dal suo coraggio, toglie il mirino dalla mia figura e lo sposta verso di lui, poi fa qualche passo e si avvicina pericolosamente al mio collega.
"Certo che sei proprio un gentil uomo, salvare la tua ragazza rischiando la tua stessa vita..." ammira lei, al sentire queste parole Ryan ci tiene a precisare "Non è la mia ragazza, siamo solo colleghi" appena potrò riaprire bocca l' offenderò pesantemente per aver usato l' espressione "solo colleghi" nemmeno amici...ma forse non dovrei biasimarlo, sono stata io stessa a non definirlo così.
"Oh, quindi sei un uomo libero, mi hanno sempre attirato le persone come te, magari dopo che mi avrai raccontato tutto potrei decidere di risparmiarti e portarti con me in un posticino tranquillo..." vipereggia ancora.
"Bene, allora perchè non lasci andare lei? Non potrà darti nessuna informazione utile, insomma, guardala, è paralizzata dalla paura, non riuscirebbe nemmeno ad avvisare le forze armate" dice lui cercando di convincerla a lasciarmi andare.
"Forse potrei, o forse potrei ucciderla e non potrebbe dire niente lo stesso" punta la pistola di nuovo verso di me,
"Se la uccidi non ti dirò mai quello che vuoi sapere" contratta lui deciso.
"E va bene, mi hai convinta, bravo, ma non la lascerò andare finchè non parlerai, comincia con il dirmi tutto quello che la polizia sa sulla morte del ragazzo, so che qualcuno non ha smesso di investigare, non eseguendo le istruzioni del governo, voglio sapere chi è questa persona" capisco che sta parlando di Daniel, chissà se lei è la responsabile di tutto o solo una pedina mandata a riscuotere informazioni.
"Si, è vero, la polizia sta investigando ancora sulla morte del ragazzo, l'iniziativa è partita da un agente di grado elevato, ti posso dare il suo nome e cognome..." Non posso credere che possa tradire la fiducia di Daniel così "Ryan Morgan" pronuncia il suo stesso nome, sorprendendomi.
"Ryan Morgan...bene, allora non avrai problemi ad accompagnarmi da lui" dice la ragazza ignara di tutto.
"Non ce n'è bisogno, sono proprio io, l'agente Morgan, al tuo servizio" sembra che rischiare la morte sia un gioco per lui, non posso credere che prenda così alla leggera la situazione.
"Peccato, pensavo che potessi dirmi la verità...peccato che sappia chi è l'agente ficcanaso e so benissimo che la biondina qui è sempre con lui, se non ti sbrigherai a parlare..." dice rivolgendosi a me, "...o uccido te, così che il tuo amato collega sia spronato a concludere le indagini, o uccido il tuo amico, anche se mi stava simpatico" mi trovo davanti ad una scelta, non so cosa dire, non voglio che lei risalga a Daniel ma neanche che uccida Ryan, continuo a tremare aspettando un segno che mi dica di parlare e all'improvviso ecco uno sparo...

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