Un proiettile ha colpito Daniel alla spalla e sta perdendo sangue, per fortuna la ferita è solo superficiale, nulla che non si possa risolvere con qualche punto.
Faccio quello che posso per impedire la fuoriuscita del sangue mentre lui continua a sparare alla cieca per impedire la fuga dei delinquenti. Finisce così i proiettili della pistola, mi guarda mentre continuo a tenergli stretto il braccio, non posso lasciarlo andare in quelle condizioni, ci troviamo entrambi in una posizione di svantaggio.
Lui mi affera la mano che si trova sulla sua spalla, la stringe per qualche minuto, guardandomi fisso con i suoi occhi blu, e poi la lascia andare. Liberatosi riesce ad entrare in macchina, metterla in moto e invitarmi a salire.
Anche quegli uomini avevano a disposizione un auto, saranno sicuramente riusciti a fuggire grazie a quella, dobbiamo affrettarci a raggiungerli.
Riusciamo a recuperare terreno e a pedinarli da lontano finchè non arriviamo in un paesino di campagna, la macchina dei rapinatori sparisce dopo aver attraversato un cancello.
Noi ci fermiamo in un vicolo buio per non dare troppo nell'occhio e scendiamo dall'auto per poi dirigerci verso quel cancello, dobbiamo riuscire a trovare un varco.
"Come facciamo ad entrare? Dannazione, se solo non mi avessero colpito alla spalla sarei in grado di scavalcare" Daniel è agitato.
Io, pensando alle mie doti da scassinatrice che avevo acquisito da giovane, mi sfilo una forcina dai capelli, la apro e la infilo nella serratura, ci lavoro un pò finchè non sento il fatidico "click".
Daniel rimane stupito,
"Via libera" dico contenta della mia performance.
Lui non può fare altro che entrare, io lo seguo e riusciamo a percorrere il perimetro dell'abitazione, non c'è molta sorveglianza, con un pò di attenzione riusciremo ad irrompere nella struttura.
"Devo riuscire a stendere quella guardia e rubargli la pistola, è l'unico modo che abbiamo per riuscire a sorprendere i rapinatori, la mia pistola è scarica" cerca di convincermi,
"va bene, io lo distraggo, tu sorprendilo alle spalle" propongo senza mascherare la paura che ho in volto.
Daniel si mette in posizione, io prendo coraggio ed esco fuori dal nascondiglio, avanzo verso la guardia e faccio finta di essere brilla.
A quanto pare devo avere delle doti d'attrice perchè l'uomo non sospetta di niente, Daniel riesce a colpirlo da dietro con un sasso e a metterlo ko senza alcuna fatica.
"Bene, non ci resta che entrare, seguimi" dice lui tutto soddisfatto per il nostro lavoro di squadra.
Riusciamo ad entrare dalla porta sul retro, controlliamo che non ci sia nessuno nei paraggi.
Arriviamo fino al salone senza nessun problema, ma in quella stanza troviamo riuniti tutti i colpevoli con il passamontagna, questa volta sono disarmati, pensano di essere al sicuro qui dentro.
Daniel mi guarda e mi dà l'ordine di andare a nascondermi in una stanza, mentre lui si sarebbe occupato di tutto.
Non ho ben chiare le sue intenzioni ma decido di dargli ascolto, è pur sempre un poliziotto esperto.
Vago per il corridoio, ma sento dei suoni sofferenti provenire da una di quelle stanze.
Guardo Daniel avvicinarsi sempre di più al salone ed istintivamente entro dalla porta che ho di fronte.
L'interno è tutto buio, appena trovo l'interruttore della luce lo accendo e cerco di capire da dove provengano quei suoni.
Arrivo fino ad un armadio, lo apro di scatto e mi ritrovo davanti Ryan, legato, imbavagliato e ricoperto di lividi.
"O MIO DIO! Ryan cosa ci fai qui?"
Lui riesce a stento ad aprire gli occhi, gli tolgo il fazzoletto dalla bocca che gli impedisce di parlare, le corde dai polsi e dalle caviglie e lo tiro fuori di lì.
Metto il suo braccio sulla mia spalla e cerco di aiutarlo a stare in piedi, fa fatica a parlare ma riesce a bisbigliare qualcosa nell'orecchio:"È...è una t-trappola, tu ed il tuo amico dovete andarvene il più in fretta possibile"
"Una trappola? Cosa vuoi dire?" Quando finisco di formulare la domanda sento degli spari provenire dal soggiorno dove ho lasciato Daniel. Cerco di avanzare ma Ryan è troppo pesante, sono molto lenta, come se non bastasse decide di piantare i piedi a terra e opporre resistenza:"Lasciami qui e và ad aiutare il tuo collega, sono solo un peso in più, andatevene da questo posto!" Grida con le lacrime agli occhi.
Tolgo il suo braccio dalla mia spalla e lo invoglio a camminare:"Non ti lascio qui, se lo faccio ti uccideranno e non voglio di certo che questo accada, vieni con me!"
Lui si fa forza, quel poco che basta per riuscire a riprendere il movimento delle gambe.
Con molta fatica riesco a raggiungere la porta assieme a lui ed avanzo per il corridoio, ma mi trovo la pistola di uno dei rapinatori puntata addosso...
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Incidente a Cape May
Mystery / ThrillerCape May, una piccola e tranquilla città del New Jersey, sembrerebbe un posto come tanti altri, fino a quando il suo equilibrio viene sconvolto da strani e misteriosi eventi che porteranno alcune persone a porsi domande e a collaborare, creando così...