"Pazza"

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Il nostro riavvicinamento viene interrotto da una persona che bussa alla porta.
Vado ad aprire e mi trovo Daniel davanti, ma cosa sta succedendo oggi?!
"Mi hanno medicato, ora sto molto meglio e avrei bisogno di parlare con te" dice con uno sguardo serio.
Devo lasciare Ryan da solo ed uscire fuori con Daniel che mi porta al riparo da occhi indiscreti per potermi parlare in tutta tranquillità: "Riguardo a quello che è successo, non avrei dovuto farti correre un così grave rischio, quell'uomo ti puntava un' arma contro...Sei solo una giornalista, devo ricordarlo più spesso, non sei stata addestrata per situazioni del genere e so per esperienza che vedere puntata una pistola addosso non capita tutti i giorni e può causare gravi traumi, quindi ti chiedo umilmente scusa."
Sembra davvero dispiaciuto per quello che è successo, decido di tranquillizzarlo, dopotutto non è la prima volta che vedo un arma:"Non devi chiedermi scusa, sto bene, dovresti pensare di più a riprenderti del tutto, non capita tutti i giorni di essere sfiorato da un proiettile vagante, giusto?" Concludo con un occhiolino e lui sembra sollevato. "Già, un proiettile nella spalla...ci mancava solo questa...Non sono mai stato ferito in uno scontro a fuoco, non sarai mica tu a portare sfortuna?" Dice ridacchiando.
"Ehi, guarda che io sono l'ultimo dei tuoi problemi, e poi la sfortuna non esiste, si chiama solo disattenzione..." scoppiamo entrambi a ridere.
A questo punto torniamo dentro dove Ryan è tornato a giocare con sua figlia, appena sarà pronto a parlare saprà dove trovarmi.
Oggi ho vissuto fin troppe emozioni, sarà meglio tornare a casa.
Mentre mi avvio verso la fermata del bus Daniel mi raggiunge e mi offre un passaggio, non ho voglia di aspettare che arrivi l'autobus, quindi accetto, entro in macchina e partiamo. Durante il viaggio ho l'opportunità di guardare il paesaggio dal finestrino, gli alberi sono quasi completamente spogli.
Daniel accende la radio e alza il volume al massimo, poi apre il tettuccio della sua macchina ed io non resisto, mi alzo in piedi e sento l'aria che soffia, è davvero fantastico, poi mi risiedo e scoppio in una risata.
Daniel fa altrettanto e scherzosamente mi chiama "pazza" sembra strano ma amo essere evidenziata con questo termine, anche se per gioco, molti dei più grandi scienziati e filosofi del passato sono stati soprannominati dei folli dai loro contemporanei, ma alla fine sono stati loro a cambiare il mondo con le loro scoperte, quindi lo prendo sempre come un complimento.
"Scommetto che ti manca scrivere" dice Daniel,
"Perchè dici così?" Rispondo incuriosita,
"Da come me ne avevi parlato quando ci siamo conosciuti so che scrivere è la tua priorità maggiore", in effetti ha ragione:"È vero, ma l'incarico nella polizia è solo momentaneo, presto tornerò a scrivere, non appena chiuderemo questo caso.
Comunque mi piace molto il ruolo che svolgo ora, anche se a volte preferirei non trovarmi di fronte ad un tizio armato di pistola" lui fa una risatina nervosa: "Sei un'ottima recluta, non pensavo nemmeno che fossi capace di scassinare una serratura ma oggi hai dimostrato il contrario".
A  proposito...Non vorrei che si insospettisse per le mie abilità:"Ho imparato a farlo quando ero giovane, in realtà me lo ha insegnato..." non vorrei nominarlo di fronte a lui, "Ryan, giusto? Non devi preoccuparti per me, dì pure il suo nome, oramai è un membro della mia squadra" mi rassicura, ma so che ancora non nutre simpatia nei suoi confronti.
Chiacchierando arriviamo fino al mio appartamento, prima che scenda dalla macchina, però, lui comincia a parlare:"C'è un motivo se ho voluto accompagnarti io a casa, non si tratta solo di educazione"
Cosa vorrebbe dire?
"Che genere di motivo?" Domando.
"Il giorno in cui ci siamo conosciuti, mi sono avvicinato a te e mi sono presentato..." si ferma,
"E allora?" Cerco di farlo continuare. "C'è una cosa che non ho menzionato quella volta e neanche nei giorni dopo. In realtà non lo dico mai, dopo quello che è successo ho paura a dirlo".
Sono impaziente: "Ma di cosa stai parlando? Vai dritto al punto!"
Finalmente si decide a parlare ma quello che ha da dirmi mi lascia senza parole...

Incidente a Cape MayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora