"Scrivi"

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Guardo per qualche secondo la cartolina, sfiorandola con le dita, ho quasi paura di sapere cosa ci sia scritto, la data riporta a qualche giorno dopo il mio licenziamento al bar e, di conseguenza, alla rottura con Ryan.
La giro lentamente e poi comincio a leggere: ehi, come vanno le cose...ovunque tu sia spero che tu stia bene, non so se ti farà piacere saperlo ma mi sono ripreso quasi del tutto da quel brutto...incidente, chiamiamolo così.
Probabilmente non riceverai mai questa lettera, forse perchè non avrò la possibilità di spedirtela o forse perchè mi mancherà il coraggio.
Che diamine, sono Ryan Morgan, non so niente su come scrivere una lettera, spero comunque che queste parole arrivino a te, in qualche modo.
In realtà non so nemmeno perchè sto scrivendo, forse nella speranza che tu possa tornare...questa mattina ho fatto domanda per un lavoro in città, intendo un vero lavoro, non una cosa illegale.
Il tuo discorso mi ha ispirato, so di dover uscire dalla strada in cui mi trovo, finchè potrò mantenermi senza sporchi incarichi ti prometto che ci proverò.
Ho visto che hai fatto la conoscenza di un altro uomo, non voglio farti la morale, hai fatto bene, nelle condizioni in cui mi hai trovato non penso di essere mai stato un uomo, o almeno non quello giusto per te.
Forse quando ci incontreremo sarò una persona diversa, sarò cambiato in meglio o...in peggio.
In ogni caso ti auguro il meglio e volevo ricordarti che...ti ho amata e continuo a farlo...spero almeno di aver fatto parte di un ricordo che consideri bello e non un incubo, come quello che accadeva attorno a noi.
Mi ricordo ancora il sapore del caffè che mi versavi ogni mattina nella tazza di ceramica a quel bancone, spero che un giorno potrò trovare un caffè buono come quello o...chi lo sa...magari sarà proprio quello.
A presto (spero),
Ryan.
Fine, questa era la fine...senza accorgermene una lacrima riga il mio volto, sprofondando nella fossetta di un sorriso accennato.
Sento un calore percorrermi tutto il corpo, come se l'incendio appiccato alla scuola si fosse spostato dentro di me.
Non posso credere alle parole che ho letto, non l'avrei mai creduto capace di tutto questo, non era tipo da esporre i suoi sentimenti facilmente e non lo è tutt' ora ma...Non lo so, questo testo mi ha sorpresa in positivo.
In un attimo immagino un passato alternativo nel quale io ricevo questa lettera, forse se l'avessi letta sarei tornata indietro sui miei passi...Ma ormai è troppo tardi, davvero troppo tardi.
Mi giro un secondo dall'altra parte per assicurarmi che Ryan sia ancora sul divano, ma con mio stupore, trovo la sua figura posizionata alle mie spalle e cerco di nascondere in qualche modo la lettera trovata, ma forse è troppo tardi.
"Cosa stai facendo?" Mi domanda impacciato,
"Niente..." Non riesco ad inventarmi una scusa plausibile.
"Quella...quella è mia, non avresti dovuto prenderla senza dirmi niente" purtroppo l'ha vista...in questo caso ha tutto il diritto di farmi la morale.
"Mi dispiace, hai ragione, non avrei dovuto leggerla, ma non devi vergognarti di questa lettera, anzi, leggerla mi ha fatto stare bene, mi sono sentita bene".
Mi prende la lettera dalle mani e si volta, portandola con sé sul divano.
"L'ho scritta molto tempo fa, non ha più lo stesso significato ormai" afferma pensieroso,
"Allora perchè non ne scrivi una nuova?" Gli propongo, "una lettera diversa, dove dici tutte le cose che ti passano per la testa e contesti tutte le situazioni di merda che hai attraversato? Scrivi anche cattiverie su di me, scrivi qualsiasi cosa!" Finisco per alzare il tono della voce,
"Perchè vorresti che mi mettessi a scrivere un attacco contro l'intero mondo?" Chiede strabiliato,
"Perchè dovresti fare qualunque cosa purchè ti faccia stare meglio, preferisco vederti incazzato e strafottente piuttosto che avere un fantasma in casa, e poi mi manca un pò questo tuo atteggiamento..."
Confesso senza rendermene conto.
"Adesso capisco...ti manca il mio essere rompipalle!" Esclama tutto contento,
"Esattamente! Non avresti potuto trovare parole più accurate" dico ridendo.
"Ma il punto è che...ho sbagliato ad usare certe parole nei tuoi confronti, so come sei fatto e so che, anche se cerchi di non darlo a vedere, ti ho ferito, fino a questa mattina ti ho trattato come se fossi un sassolino nella scarpa del mio passato, ma ho mentito anche a me stessa. Sono felice che tu sia qui, ma allo stesso tempo mi costa tanto dirtelo, non sei solo tu la persona orgogliosa in questa stanza".
Pronunciando queste parole ripenso alla domanda di Daniel...e realizzo di aver detto una mezza bugia, qualcosa tra me e Ryan c'è, ma non so bene come poterla chiamare...

Incidente a Cape MayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora