"Mi dispiace"

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Passo dopo passo il silenzio si fa sempre più imbarazzante, Ryan  rivolge lo sguardo al marciapiede mentre io continuo ad osservarlo.
Una foglia si stacca dal ramo di un albero e si posa sulla mia sciarpa viola, la prendo e la osservo.
Ryan mi guarda per la prima volta da quando abbiamo cominciato a passeggiare e mi domanda:-"Perchè guardi quella foglia?"
Io mi giro di scatto e gliela porgo, lui la prende e le dà un'occhiata, alza un sopracciglio non capendo il motivo del mio gesto.
"Non ti ricordi? Quando ci siamo conosciuti era autunno e tu amavi il colore delle foglie in questo periodo".
Lui accenna un sorriso, poi torna serio, voglio scoprire di più sul suo conto.
"Quindi hai una figlia...come si chiama?"
"Jennifer...e prima che tu me lo chieda no, non conosci sua madre".
Non vorrei ammetterlo, ma mi ha letto nel pensiero, mi zittisco ed entrambi continuiamo a camminare senza sosta.
"Perchè mi hai chiesto di fare questa passeggiata così imbarazzante? Non avevi niente di meglio da fare?"
Non capisco perchè cambi atteggiamento così rapidamente...perchè mi tratta in questo modo?
"Si può sapere perchè ce l'hai così tanto con me? Se è per quello che è successo tra di noi in passato non puoi certo biasimarmi se ho deciso di allontanarmi dal tuo mondo".
Mi interrompe subito,
"No, non ho niente da dire a riguardo, hai fatto bene a fare quella scelta...solo non pensavo che avresti voltato pagina così in fretta".
Il cuore mi batte all'impazzata "Mi dispiace" mormoro, "se ti può far stare meglio io e Joey ci siamo lasciati per...alcuni motivi" rabbrividisco solo al pronunciare di quel nome, vorrei raccontare a Ryan tutto quello che è successo, del figlio che non ha mai saputo di avere, ma non posso, non ce la faccio.
Stranamente lui non ne è affatto compiaciuto, anzi, sembra quasi consolarmi,
"Scommetto che era un tipo noioso, non sopporto quelli noiosi, come il tuo collega...come si chiama? Daniel!"
A quelle parole non posso non difendere il mio amico e rispondo male:-"Non lo conosci nemmeno, come fai a dire queste cose? Io penso che sia una persona meravigliosa, non hai il diritto di giudicarlo così".
Lui mi guarda alquanto scioccato, "Non pensavo ti scaldassi così tanto per quel tizio, a quanto pare devi aver cambiato gusti in fatto di uomini..."
"Cosa stai insinuando? Daniel è solo un amico!" Rispondo seccata.
"Se lo dici tu..." continua ad insinuare lui.
A questo punto rimango zitta, so che quando si mette una cosa in testa non se ne va finchè non ottiene conferma.
Camminando arriviamo di fronte al mare, sembra agitato, quasi come se stesse per arrivare una tempesta, comincio a tremare per il freddo, il mio cappotto non basta per tenermi caldo.
Ryan si accorge dei miei tremori e si toglie la giacca per poi mettermela sulle spalle, non mi aspettavo questo gesto da lui. Quando eravamo più giovani lo faceva sempre, ma adesso non è più come prima.
"Grazie" dico, senza accorgermi dell'enorme sorriso stampato sulla mia faccia, lui si limita a fissare le onde.
Non so cosa fare in questa situazione, però mi piace avere un momento di calma dopo tutto quello che è successo in questa settimana.
Mi siedo su una panchina di legno lì vicino e chiudo gli occhi, sento il vento che mi scompiglia i capelli, Ryan si siede accanto a me, rivolgendo le spalle alla spiaggia.
Apro un solo occhio e lo sorprendo a fissarmi, lui sorride e chiude gli occhi imitandomi.
"Non mi prendere in giro" gli dico, lui apre un occhio e mi risponde "Perchè? Sei diventata permalosa con il passare degli anni?"
Questa volta però pronuncia la frase in modo scherzoso ed io non riesco a soffocare una risata.
Lui apre entrambi gli occhi e continua a fissarmi, noto che una goccia d'acqua gli ha macchiato la maglietta che ha addosso e deduco che sta per piovere. Mi alzo in piedi, lo prendo per mano e lo trascino sotto un albero, non appena ci fermiamo comincia a piovere fortissimo.
Ryan mi fissa imbarazzato, mi accorgo che non ho ancora lasciato andare la sua mano e mi allontano mentre le mie guance si fanno rosse.
Sento un cellulare squillare, lui fruga nelle tasche dei pantaloni e tira fuori un telefonino, rispondendo alla chiamata...

Incidente a Cape MayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora