"Ho bisogno di te"

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Raggiungo la caserma e mi dirigo verso l'ufficio di Daniel, prima di entrare però sento che il mio collega sta intrattenendo una conversazione con qualcuno, non riesco a sentire molto dall'esterno, quindi entro senza bussare.
Trovo Daniel che tiene con le spalle al muro Ryan, cosa ci fa fuori di prigione?
"Daniel! Ryan? C-cosa sta succedendo qui?" Non so perchè balbetto.
Daniel si affretta a lasciare Ryan lanciandogli un'ultima occhiata e mi risponde:-"Purtroppo alcuni agenti di questo distretto hanno dei sospetti, il caso su cui stiamo lavorando dovrebbe essere archiviato come un incidente, ma noi sappiamo che c'è dell'altro dietro, non possiamo ancora dimostrarlo però e non possiamo trattenere persone che apparentemente non hanno commesso alcun crimine...Come Ryan"
In questo momento fisso Ryan e mi accorgo che non ha più le manette ai polsi.
"Quindi non possiamo più tenerlo prigioniero..."Daniel china la testa rassegnato.
Io però non voglio rinunciare, voglio ottenere una risposta e per farlo Ryan deve collaborare in qualche modo, così mi avvicino a lui "Questo non vuol dire che tu non ci aiuterai, non sono un'insensibile, so che hai fatto tutto questo per una buona causa ma per la mia causa io ho bisogno di te, so di essere l'ultima persona al mondo con cui vorresti collaborare in questo momento, ma ti prego, se ti è rimasto un minimo di sentimento nei miei confronti, anche solo una briciola, ti prego di aiutarmi, fallo per la tua famiglia e per quel povero ragazzo, non per me".
Le mie parole lo hanno fatto ammutolire, lo guardo in attesa di una risposta, mentre lui chiude gli occhi e rimane in silenzio, fa un sospiro e mi dà una risposta "Va bene, ti aiuterò, ma a due condizioni: il tuo amico deve assicurarsi che mia figlia abbia una qualche protezione perchè se collaboro con voi quei tizi la cercheranno e le faranno del male e non parlo con gli sbirri, quindi se vorrai delle risposte dovrai chiederle di persona".
Guardo Daniel e gli chiedo "È possibile offrire protezione a sua figlia?"
Lui accende il cellulare, schiaccia un numero e mette in vivavoce: pronto
"Parlo con l ufficio di sicurezza del 34° distretto?"
Si, chi parla?
"Sono l'ufficiale Daniel...mi può passare il signor Worren?
Glielo passo subito, ufficiale
Rimaniamo qualche secondo in attesa, poi un'altra voce comincia a parlare dall'altro capo del telefono: vicequestore Worren, Daniel sei tu?
"Si signore, sono io, la chiamo perchè ho un favore da chiederle, dovrebbe rintracciare la figlia di un mio collaboratore e offrirgli protezione per tutto il mese, le invierò l'indirizzo per posta, mi dica che può farlo"
Quello che mi stai chiedendo è molto, caro Daniel...Ma sei l'agente più in gamba che conosca quindi lo farò, ma solo per questo mese,
"Grazie mille signor Worren, a presto".
La telefonata si interrompe, Ryan mi guarda in attesa di una mia qualche parola "Avrai la protezione per tua figlia, ora collaborerai con noi, vero?"
Si avvicina e risponde "Si, solo se accetti la mia seconda condizione, non voglio che lo sbirro mi faccia domande, dirò quello che so solo a te, va bene?"
"Ok, a-accettiamo le tue c-condizioni" non capisco perchè balbetto, la mia bocca non riesce a spiegare quello che dice il cervello.
"Bene, allora direi che avete trovato un nuovo membro per la vostra squadra!" Esclama Ryan tutto sorridente.
Non facciamo in tempo a metabolizzare l'accaduto che Daniel decide di informarlo su quanto scoperto fino ad ora e poi rivolge a me la parola chiedendomi delle mie scoperte effettuate sotto copertura come insegnante di letteratura.
Rispondo sconfortata "purtroppo non sono riuscita a scoprire niente di rilevante, so solo che la vittima era stata messa in punizione dalla madre quando aveva scoperto di una festa che si sarebbe tenuta per celebrare la squadra di baseball, ma non so nient'altro, ho dato il mio numero alla ragazza di Henry, spero che mi richiami per saperne di più".
Daniel guarda Ryan che nel frattempo ammira tutti gli attestati che si trovano nell'ufficio.
"Scommetto che non parlerai ancora, vero?" Gli domanda,
"Mi dispiace, ma per ora non posso far altro che aiutarvi basandomi su quello che avete a disposizione, non dirò niente di quello che so finchè i tuoi colleghi non avranno messo al sicuro mia figlia".
Daniel lo guarda, sembra aver capito e decide di lasciarci andare finchè la sicurezza della figlia del nostro collega non sarà messa in pratica.
Raggiungo Ryan fuori dell'edificio e gli chiedo di fare una passeggiata per sapere di più di quello che è successo in mia assenza e per tenerlo d'occhio, lui accetta titubante e cominciamo a camminare...

Incidente a Cape MayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora