"Protezione"

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Arrivo accanto a Ryan che, non essendosi accorto della mia presenza, continua a guardare le fiamme davanti a sé, il fuoco riflesso nei suoi occhi sembra rispecchiare a pieno il suo carattere difficile e le sue intricate emozioni.
"Ben ritrovato, uomo scomparso" intervengo, lui si gira e, appoggiandosi allo sportello della macchina con le sirene ancora accese dietro di lui, ribatte "Ben ritrovata, donna impicciona, che ci fai qui? Il tuo collega poliziotto ti ha avvertita dell'evento?" Infastidita dal fatto che faccia sempre riferimento a Daniel rispondo a tono "No, che tu ci creda o no, non ho bisogno dell'aiuto di qualcun'altro per capire cosa succede attorno a me...e poi ho sentito la notizia alla televisione, da quant' è che va avanti?" Lui rivolge ancora una volta lo sguardo verso l'incendio e continua a parlarmi "Da almeno un'ora, la polizia sospetta che sia doloso" sobbalzo, non avevo preso in considerazione l'idea che qualcuno avesse potuto appiccare un incendio, pensavo fosse stata colpa di qualche tubatura guasta o cose del genere, però se l'incendio è stato indotto...vuol dire che potrebbe esserci un nesso con la morte di Henry, non può essere una coincidenza che venga arsa la scuola che frequentava.
"In ogni caso, pensavo che non avessi le forze per arrivare fin qui, giusto questa mattina non riuscivi nemmeno ad entrare dentro una vasca..." odio quando insinua delle cose, "Guarda che se pensi che si trattasse di una scusa per trascinarti nella stanza con me ti sbagli di grosso, penso che gli antidolorifici ed il cibo mi abbiano ridato la forza" lui fa un sorrisetto beffardo e poi dà il profilo alle fiamme, guardandomi finalmente in faccia, "Se ti stai chiedendo dove sia il poliziotto, prova a controllare qui in giro, era da queste parti fino a poco fa" in realtà non avevo notato l'assenza di Daniel, davo per scontato la sua presenza lì.
"Grazie, magari lui saprà darmi un parere professionale sull'incendio appiccato" dico alzando un sopracciglio e dirigendomi verso gli altri poliziotti dando le spalle a Ryan. Riesco comunque ad immaginare la sua espressione in questo momento.
Mi guardo attorno ma sono tutti indaffarati per riuscire a capire come procedere in attesa dell'arrivo dei vigili del fuoco.
Mentre avanzo, qualcuno dietro di me, correndo, mi da uno spintone e non riesco a mantenere l'equilibrio, così cado a terra, provocando una dolorosa fitta alla gamba ferita.
"Scusa, con tutta questa polvere non ti ho vista" interviene una voce, poi scorgo una mano tesa in attesa di essere afferrata per farmi rialzare.
Una volta in piedi capisco che si tratta di Daniel, "Non fa niente, finalmente ti ho trovato, perchè non mi hai avvertita?" Domando ancora irrequieta, "Non volevo farti allarmare, sapevo che se ti avessi detto cosa stava succedendo ti saresti precipitata qui senza tener conto delle ore di riposo che ti spettano con una ferita così" risponde mortificato, decido di non martoriarlo troppo, soprattutto dopo il lungo questionario di oggi e i ricordi che gli ho rievocato.
"Ryan mi ha detto che la polizia sospetta che si tratti di un incendio doloso, sei della stessa idea?" Vedo i suoi occhi azzurri assumere una luce diversa, "Non ne sono del tutto sicuro ma penso che questa sia una coincidenza troppo grande, soprattutto a pochi giorni di distanza dalla morte di Henry" quando parla di suo fratello mantiene sempre la compostezza quotidiana, ma, forse perchè so quello che prova realmente, riesco a notare qualche tremolio di voce e gli occhi leggermente lucidi.
"Già, è la stessa cosa che penso io" mi trovo d'accordo.
"Ora devo andare, spero che tu possa capire, in questi casi tutti i mass media vogliono risposte e la gente vuole sapere se può contare ancora sulla protezione offerta dalle forze dell'ordine..." Non lo faccio finire di parlare "Tranquillo, capisco, và pure" lui, sollevato, riprende la sua corsa verso i colleghi.
Non sapendo come comportarmi in questi casi, decido di avviarmi verso la macchina dove Ryan si trovava appoggiato, a quanto pare, almeno questa volta, non si è mosso di una virgola, è ancora lì, in silenzio, che contempla il fuoco.
"Mi spieghi come mai sei ancora qui? Non spegnerai di certo le fiamme con il tuo sguardo intimidatorio" penso che stia trasmettendo il suo modo di scherzare anche a me, "Trovi che il mio sguardo sia intimidatorio?" Domanda soddisfatto, "Dipende...in questo momento lo è" un rumore assordante interrompe la conversazione, i pompieri arrivano sul posto.
L'incendio stava per essere domato, purtroppo non si poteva dire lo stesso del giudizio popolare...

Incidente a Cape MayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora