"Ha confessato"

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"Mi dispiace doverti deludere..." Non promette niente di buono,
"Ryan ha confessato" Cosa? No, non può essere, so che in passato ha fatto qualche errore ma non può essere arrivato a questo punto, allora non lo conosco affatto.
Rimango in silenzio per qualche minuto, Daniel si aspetta una reazione ma io non so che dire, se non chiedergli di rivelarmi tutto.
Lui ricomincia a parlare:-" Ha detto di aver preso lui quell' arma, ma c'è un'altra cosa, è stato pagato per farlo, ma non vuole rivelare da chi, teme di poter essere fatto fuori dando un' informazione del genere e qui viene la parte più importante..." sono su di giri, non riesco a trattenere l'agitazione e comincio a battere le dita della mano destra sul tavolino.
"Quell' arma è la stessa arma con cui è stato ucciso Henry Smith, il ragazzo che hai trovato morto quella mattina...ecco il motivo del mio pugno, Ryan non è il colpevole dell'omicidio ma ha collaborato con il vero omicida e per questo dovrò arrestarlo, se vuoi parlargli farai meglio a farlo ora prima di trovarlo dietro le sbarre".
A questo punto Daniel esce dalla stanza e va verso il suo ufficio, lasciandomi in preda a mille pensieri e ipotesi.
Dopo almeno venti minuti decido di alzarmi e andare dove si trova Ryan, ancora in manette e con il sangue che scorre dal taglio sopra la guancia. Mi siedo davanti a lui che continua a tenere lo sguardo fisso sul tavolo.
"Perchè?" Questa è la mia prima domanda, non riesco a pensare ad un' altra migliore, "Perchè lo hai fatto? Perché hai collaborato in un omicidio? Il ragazzo che ho conosciuto non l'avrebbe mai fatto".
Lui alza la testa e mi guarda dritto negli occhi, il suo sguardo rappresenta un mix di emozioni a cui non so dare un nome.
"Mi dispiace non essere l'uomo che ti aspettavi fossi diventato, ma le cose cambiano, giusto? Anche tu sei cambiata nell'esatto momento in cui hai scelto l'uomo sbagliato, neanche io credevo l'avessi fatto, eppure eccoci qui" Non posso credere che pensi ancora a tutto ciò.
Il cuore comincia a battermi all'impazzata, sono arrabbiata e confusa, "Questo è diverso! Si tratta di un omicidio, come fai a non capire?"
"Capisco bene!" Risponde lui, "ma non posso farci niente, l' ho fatto solo per poter procurarmi i soldi per continuare a crescere mia figlia!"
In questo preciso istante il tempo sembra fermarsi, cos' ha appena detto? Forse ho capito male...
"C...come?" Balbetto.
Daniel mi interrompe prendendo Ryan per la giacca e portandolo direttamente nella prigione collegata alla centrale.
Io rimango lì, seduta e immobile, penso alle parole che ho sentito e provo a capire cosa sta succedendo.
Sento il rumore della cella mentre si chiude e scatto in piedi.
Daniel viene verso di me e mi chiede di cosa stessi parlando con colui che adesso è considerato un pericolo pubblico, io mi limito a dire poche parole:-"mi ha detto di aver fatto tutto questo per sua figlia" Daniel mi guarda sconvolto, "Quell' uomo ha una figlia?"
"Si..."
"Quindi...avrà anche una moglie o una compagna"
"Già..." mi sento strana, non avevo mai pensato a come avrei reagito se avesse trovato un'altra persona da amare.
Vorrei riuscire a parlare con lui ma non posso, in questo momento devo pensare a qualcos' altro o finirò per piangere di nuovo e io odio piangere.
"Questo caso è collegato all'omicidio di Smith quindi le indagini dovranno continuare con il lavoro degli agenti di grado superiore al mio, ma non posso permettere che mi impediscano di trovare il colpevole con le mie stesse mani" Daniel è davvero fissato con questo caso, capisco che voglia trovare lo spietato assassino ma è come se ci fosse legato, non so...
"Ti prego, non parlare a nessuno del collegamento tra i due casi, dobbiamo effettuare noi le prime indagini".
Io annuisco, anche perchè in qualche modo, dopo aver visto quel ragazzo così giovane in un bagno di sangue, mi sento come se fosse un mio dovere riuscire a trovare il colpevole di quell'atto orribile.
Daniel, contento, mi fa presente che il giorno in cui Henry Smith morì stava uscendo da scuola, quindi qualche suo compagno avrebbe potuto assistere alla scena.
Uno di noi sarebbe dovuto andare sotto copertura in quell' istituto per scoprire di più sulľ accaduto...

Incidente a Cape MayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora