3. A casa dei signori Horan

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Harry e Niall, spaventati e bagnati fradici, arrivarono a casa del loro salvatore, tremanti come foglie.

La moglie del signor Horan, Annie, aiutata da alcune cameriere, li spogliò dei loro vestiti laceri e strappati e li infilò in una vasca da bagno piena di acqua calda e profumata.

Sfregò con vigore la loro pelle intirizzita per restituire il calore che avevano perso e Niall si innamorò all'istante di quella donna così gentile e dagli occhi azzurri come i suoi.

Dopo il bagno, Harry e Niall vennero rivestiti con abiti morbidi e asciutti, un po' più grandi della loro misura, ma ugualmente comodi e portati nella sala da pranzo dove trovarono una tavola imbandita.

Niall si guardò intorno con la bocca spalancata per l'emozione e per lunghi minuti non riuscì a togliere gli occhi dai mobili lussuosi che lo circondavano e dai tanti tappeti che ricoprivano il pavimento.

Il bambino, però, non era attratto dal lusso e dalla ricchezza, ma dal senso di calore che quella stanza gli trasmetteva.

E sapeva anche da cosa era provocato...

Non dal camino in cui bruciava la legna e nemmeno dalla luce calda dei lampadari...

Era dato dal signor Horan, da sua moglie Annie e dai loro dolci sorrisi.

Harry, estroverso e allegro, cominciò subito a chiacchierare con loro e, in breve tempo, i due adulti dovettero tenersi la pancia per il troppo ridere, dato che il ricciolino li stava intrattenendo con tutte le storie buffe dell'orfanotrofio.

Niall, invece, si limitò a sedersi in silenzio e a mangiare i dolci che gli venivano offerti, non riuscendo a dire nemmeno una parola per la sua timidezza.

I due bambini trascorsero un paio d'ore davvero piacevoli, poi il signor Horan li riportò all'orfanotrofio.

Miss Pony e suor Maria li sgridarono non appena seppero che erano andati nel bosco da soli, ma furono anche contente che non era loro successo nulla di grave.

Alla sera Harry si addormentò subito, stanco e provato dall'avventura vissuta nel pomeriggio, mentre Niall non riuscì a chiudere occhio per molte ore.

Si sentiva in colpa con il suo amico ricciolino, si sentiva terribilmente in colpa, perché si era reso conto, dopo le ore trascorse a casa degli Horan, che lui desiderava davvero una famiglia, la desiderava con tutto se stesso.

Ciao a tutti, vi piace la storia?
Ho notato che le visualizzazioni sono tante, ma le stelline poche, rispetto alle mie storie precedenti.
❤️

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