6. La lettera di Niall

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Niall si trasferì nella sua nuova casa pochi giorni dopo e Harry, nonostante la promessa, non riuscì a trattenere le lacrime e a provare un dolore immenso.

Sapeva che il suo amico sarebbe andato a vivere lì vicino, ma sapeva anche che non sarebbe più stata la stessa, per lui, la vita all'orfanotrofio.

Niall, invece, si innamorò all'istante della sua nuova casa e della sua nuova famiglia e, una volta sistematosi, chiese si suoi genitori se poteva invitare Harry per giocare un po' con lui.

La signora Horan deglutì imbarazzata, poi guardò il marito e disse:

"Tesoro...noi...noi abbiamo una certa posizione in questa città e vorremmo che tu ti facessi degli amici fra i figli dei nostri conoscenti."

"Ma Harry e i bambini dell'orfanotrofio?" chiese Niall con gli occhioni blu colmi di dolore.

"Vedi" rispose il signor Horan "noi non vogliamo che si sappia che tu provieni da un orfanotrofio e...e desideriamo che tu non veda più Harry e gli altri bambini."

Niall si sentì morire e sapeva che avrebbe dovuto ribellarsi, urlare, scappare anche, ma i suoi genitori lo strinsero in un abbraccio e gli sussurrarono che non potevano più vivere senza di lui.

E Niall così accettò e scrisse una lettera a Harry per spiegargli ogni cosa.

Quando Harry la ricevette era ora di pranzo e, credendo che contenesse parole di gioia e di nostalgia per la casa di Pony, la lesse alla presenza di tutti.

Man mano andava avanti però nella lettura e man mano il significato di ciò che leggeva gli appariva chiaro, sentì il proprio cuore rompersi in mille pezzi.

Arrivò a fatica alla fine e poi, dopo essere scoppiato a piangere, corse fuori come un disperato, incurante delle grida di suor Maria che lo invitavano a fermarsi.

Corse come un pazzo verso il bosco, si arrampicò sulla collina accanto al fiume e poi si lasciò cadere fra l'erba alta.

"Una persona bella come te non dovrebbe piangere..."

Harry alzò di scatto la testa e si trovò di fronte un bellissimo ragazzo biondo, con una cornamusa e un kilt scozzese.

Dato che il sole lo illuminava in pieno, non riuscì a cogliere chiaramente i suoi lineamenti, ma, dal quel poco che riuscì a capire, si rese conto che era meraviglioso.

Il ragazzo sconosciuto cominciò a suonare il suo strumento, poi, con un ultimo cenno di saluto, se ne andò.

Harry lo seguì con lo sguardo, poi colse nel prato un luccichio.

Si chinò e raccolse da terra un ciondolo d'argento con attaccato un campanellino.

Lo strinse fra le mani e si disse che doveva andare avanti da solo, anche senza Niall perché il mondo poteva avere in serbo anche per lui delle cose belle.

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