48. Matrimonio

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                                                         Quattro mesi dopo

Il sole era alto nel cielo e, nonostante fossero solo le dieci del mattino, faceva un caldo incredibile.

I fiori bianchi disposti, a mazzi, sulle sedie lungo il vialetto di ghiaia, che conduceva all'altare, sembravano risplendere e la musica della piccola orchestra risuonava dolcemente nell'aria.

" E se Zayn non venisse? " chiese Niall, guardandosi allo specchio con gli occhi spaventati.

" Ma ti ha chiesto lui di sposarlo " lo confortò Harry " perché avrebbe dovuto ripensarci proprio adesso? "

" Non lo so " borbottò Niall " so solo che sono agitato e che sono orribile in questo completo blu "

Harry sollevò gli occhi al cielo, perché, davvero, non ce la faceva più, dato che Niall continuava con la stessa solfa dal giorno prima.

Finalmente risuonarono le note della marcia nuziale e la madre di Niall venne a prenderlo per accompagnarlo all'altare.

Harry, essendo il testimone, li seguì e prese posto sulla sedia assegnatagli, non prima di aver rivolto un sorriso dolcissimo a Louis che sedeva poco più dietro.

Come prevedibile, Zayn arrivò puntualissimo e la signora Malik lo scortò all'altare dove venne officiata la cerimonia.

Harry pianse quasi più degli sposi e Louis dovette confortarlo, una volta terminato il rito.

Il banchetto nuziale fu allestito nel giardino della villa Malik alla presenza di tantissimi inviati, tra i quali, purtroppo, anche Paul, Mark e i suoi genitori.

Harry non si abbassò a salutarli e nessuno degli altri ospiti pareva ben disposto nei loro confronti, tanto che, alla fine, con sguardi carichi di rabbia, se ne andarono tutti e quattro.

Harry fu decisamente sollevato quando li vide andare via, ma, pochi minuti dopo, fu travolto da una nuova, inaspettata, emozione.

Stava mangiando una fetta di torta, quando vide spuntare dal fondo del giardino un uomo che suonava la cornamusa e che indossava il kilt.

All'inizio non prestò particolare attenzione, poi, però, si mise in piedi e si mise a correre verso il nuovo arrivato.

Subito i ricordi della sua memoria si attivarono e la visione del suo principe della collina apparve nitida nella sua mente.

Non appena l'uomo misterioso si avvicinò, anche il suo viso apparve nitido e Harry si mise una mano sulla bocca per la sorpresa.

Era Albert, il vagabondo che gli era stato tanto d'aiuto.

" Albert..." sussurrò Harry spaesato.

" Il mio nome in realtà è William " spiegò l'uomo " William Malik e sono l'uomo che ti ha adottato "

" Ma vivevi come un poveraccio..." commentò Harry incredulo.

" Solo perché volevo una vita diversa e non desideravo occuparmi del patrimonio ereditato da mio padre. Ora, però, ho ritrovato la ragione e sono pronto a riprendere il mio posto nella nostra famiglia "

Harry si aprì in un meraviglioso sorriso e lo abbracciò, avendo trovato un altro motivo per essere felice.

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