9. Una nuova vita

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Harry si svegliò bruscamente, quando la macchina si fermò e, non appena si fu ripreso, i suoi occhi verdi si trovarono di fronte un'enorme casa grigia.

Era certamente lussuosa, ma Harry pensò subito che non trasmetteva il calore che la casa di Pony, invece, seppur più modesta, gli aveva sempre donato.

Harry, comunque, si fece forza e scese dalla macchina, seguendo l'avvocato che lo guidò in casa.

La prima impressione che ebbe della signora Legan fu quella di una bambola di porcellana venuta male.

La donna era indubbiamente bella, curata ed elegante, ma i suoi occhi gelidi e la sua bocca tesa e dura contrastavano con tutto ciò che di bello era presente in lei.

L'avvocato presentò Harry, ma non ci furono nè baci nè abbracci, solo un secco:

"Tu sei qui per fare compagnia ai miei figli, ma io non ti considererò mai come un figlio in più. Alloggerai nella soffitta e cerca di comportarti bene perché se no verrai rispedito da dove vieni!"

Harry sentì le lacrime premere con forza nei suoi occhi, ma si fece forza e annuì alle parole della signora Legan.

Grande, però, fu la sua delusione quando fece la conoscenza dei due figli della donna.

Nè Paul suo coetaneo nè, purtroppo, Mark, di diciassette anni erano il suo principe della collina!

Erano più grossi, meno fini ed eleganti e le voci più sgraziate!

Harry fece fatica a riprendersi dalla delusione, tanto più che, proprio come Tom gli aveva detto, i due ragazzi si rivelarono cattivi e altezzosi.

Gli rivolgevano a fatica la parola e, quando lo facevano, erano solo insulti e parole sgarbate.

Le uniche persone che lo trattavano con un po' più di umanità erano Dorothy, la cameriera, che si trovava nella sua stessa situazione, dato che era sempre rimbrottata da tutti e il signor Legan, che era davvero gentile, ma purtroppo sempre via da casa per lavoro.

Giorno dopo giorno, Harry si pentì sempre di più di aver lasciato l'orfanotrofio e in lui si fece strada, poco alla volta, la decisione di scappare e di tornare nel luogo in cui era stato cresciuto.

Una sera, però, mentre si trovava nella soffitta che era la sua camera, incapace di dormire, cominciò a curiosare fra tutte le cianfrusaglie che lì erano contenute e, sotto un telo, trovò un quadro che ritraeva il suo principe della collina.

Il suo cuore prese a battere all'impazzata e la sua decisione di scappare venne, per il momento, accantonata.

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