13. Un invito e una festa

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Pochi giorni dopo, a casa Legan, arrivarono delle lettere eleganti, tre lettere eleganti per la precisione, indirizzate a Paul, Mark e Harry.

Il riccio aprì in fretta la sua e scoprì che si trattava di un invito per una festa, una festa a casa dei Malik.

Trovò poi, insieme al cartoncino dell'invito, un foglietto scritto a mano, che lo fece subito sorridere.

Era di Zayn, che diceva di essere stato obbligato dalle convenzioni della società ad invitare Paul e Mark e si augurava che i due, la sera della festa, si sarebbero strozzati con il vino.

Harry, dopo averlo letto, infilò il biglietto in tasca e guardò con una certa aria di sfida i suoi "padroni".

"Non dirmi che sei stato invitato anche tu alla festa! " sbottò Paul in malo modo.

"Sì" esclamò Harry con un sorriso smagliante " e non vedo l'ora di andarci!"

"No, tu non ci andrai!" urlò Mark con rabbia " Anche perché non hai nemmeno il vestito adatto!"

"Il vestito glielo presterai tu, figliolo" intervenne il signor Legan per fortuna presente a casa "e andrete alla festa tutti e tre insieme, chiaro?"

I due figli, abituati ad obbedire sempre al padre, annuirono, seppur controvoglia, ma si vendicarono dando ad Harry un abito troppo piccolo e non della sua taglia.

I pantaloni, infatti, gli arrivavano sopra le caviglie e le maniche della giacca coprivano a malapena i gomiti.

Il riccio, sconsolato, andò da Dorothy e le chiese se potesse fare qualcosa per non farlo sembrare un pagliaccio.

La ragazza, in un primo momento, scosse la testa sconsolata, poi si ricordò di alcuni pezzi di stoffa che aveva messo da parte tempo prima e, con un'idea in mente, corse a prenderli.

Fece spogliare Harry e poi si mise a lavorare con ago e filo.

In poco tempo riuscì ad attaccare alle gambe dei pantaloni e alle maniche della giacca pezzetti di stoffa e di pizzo colorati, creando un abito un po' strano ed originale, ma perfettamente in stile con il modo di essere di Harry.

Il riccio, quindi, potè andare alla festa senza sfigurare e, quando uscì di casa insieme a Paul e a Mark, perfino la signora Legan fu costretta ad ammettere, seppur a malincuore, che era molto più bello ed elegante dei suoi figli.

Dopo questo pensiero, simile quasi ad un complimento, ritornò quella di prima e si augurò che Harry venisse escluso da qualsiasi divertimento durante la serata e che nessuno lo invitasse a ballare.

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