37. Via

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Due giorni dopo Harry riunì tutti i suoi amici nella stanza che divideva con Liam e, dopo aver preso un respiro profondo, disse:

"Devo parlarvi..."

Louis lo osservò con una sorta di timore nel petto, ma non replicò e si limitò ad annuire con il capo.

"Quello che è successo pochi giorni fa" spiegò Harry " ...la storia dell'espulsione mia e di Louis e il fatto che sono ancora qui solo per suo padre...beh, mi hanno fatto riflettere e sono giunto alla conclusione che non appartengo a questo ambiente e a questa vita.
Non sono ricco come voi, non sono nemmeno nobile, ma un orfano e il mio posto, il posto dove mi sento me stesso è alla casa di Pony ed è lì che tornerò."

"Che cosa stai dicendo?" sbottò Louis alzandosi in piedi.

"Cerca di capirmi...io devo tornare a casa, alla mia vera casa" si difese Harry.

"Ma tu sei stato adottato da un membro della mia famiglia!" protestò Zayn. "Sei un Malik adesso "

" No, non lo sarò mai. Io sono quel che sono ed è per questo che ho bisogno di tornare alla casa di Pony!"

"E di quello che c'è fra di noi non ti importa nulla?" urlò Louis.

"Ma quello rimarrà, ci vedremo ancora e..."

"Tu negli Stati Uniti e io in Inghilterra?" lo interruppe Louis con rabbia.

Harry chinò gli occhi e non trovò più alcuna parola da dire.

Louis, allora, preso dalla rabbia, gli diede uno schiaffo e, per non far vedere che stava per piangere, scappò via dalla stanza.

Zayn, Stear e Liam tentarono di far ragionare Harry in ogni modo possibile, ma lui era ben convinto della sua idea e non mutò opinione.

"Anche io sono un orfano come te" provò allora a convincerlo Niall "ma mi trovo bene qui e..."

"Tu sei stato adottato da una brava famiglia" lo interruppe Harry "io ho avuto una terribile esperienza con i Legan e le loro cattiverie continuano anche qui..cercate di capirmi, voglio tornare alla casa di Pony..."

I ragazzi si resero conto che ormai non c'era più nulla da fare e che non sarebbero riusciti a fargli cambiare idea, così se ne andarono sperando che, da solo, sarebbe tornato a ragionare.

Harry, invece, fece i bagagli, parlò con il preside e poi se ne andò, senza salutare nessuno.

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