Capitolo 20

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Svegliandomi a causa di un tonfo, appena apro gli occhi e mi rendo conto di non essere in camera mia, entro nel panico. La situazione peggiora quando mi rendo conto di essere a letto con Mason mentre indosso solamente la mia biancheria intima. Mi metto a sedere e mi vengono le lacrime agli occhi, mentre cerco di capire come diavolo ho potuto fare una cosa del genere.

Il materasso sotto di me è umido, ma non ne conosco il motivo. Quando allungo la mano per svegliare Mason, mi rendo conto che lui è vestito e comincio a pensare che forse non è come sembra, forse non sono andata a letto con lui o forse abbiamo fatto sesso e poi si è rivestito. Potrebbe essere di tutto.

Non ricordo molto della serata precedente, ma non mi sembra di aver bevuto così tanto da avere un vuoto di memoria. Dopo aver visto quel tizio, Rafael, nella mia testa è tutto nero.

Mi scopro dai piumoni che mi coprivano e un'ondata di aria gelata mi invade. Velocemente cerco i miei vestiti, che trovo ben ripiegati sopra un baule chiuso e li indosso. Prendo coraggio e mi avvicino al letto dal lato in cui è sdraiato Mason. Allungo la mano per svegliarlo e questa volta non mi tiro indietro come qualche minuto prima.

<<Mason.>> dico più volte strattonandolo. Dopo svariati richiami, lo vedo stiracchiarsi come un bambino. Quando apre gli occhi sbadigliando, mette le mani sul viso, ancora insonnolito. Lo guardando attentamente e nonostante abbia ancora il cuscino appiccicato in faccia è pur sempre davvero un bel ragazzo.

<<Hey... buongiorno.>> mormora con voce roca. <<Come ti senti?>>
<<Come... come mi sento?>> domando irritata <<Mi spieghi cosa cavolo è successo? Non mi ricordo un bel niente!>>

<<Credo che tu abbia bevuto parecchio alla festa e quindi ti ho portato qui per farti riprendere.>> spiega alzandosi dal letto.

<<Io non mi ricordo di aver bevuto tanto.>> ammetto confusa. Ricordo solo di aver mandato giù un bicchiere di Gin. Come potrei ubriacarmi solo con quello?

<<Ti sei approfittato di quella situazione?>> urlo coprendomi il viso con le mani, disperata. Sono già pronta a dargli un calcio nelle palle, ma lui mi blocca all'istante.
<<Char, non lo avrei mai fatto. Sei stata tu a supplicarmi di dormire con te, ma non è successo nulla.>>

Alle sue parole una vampata di calore travolge ogni singolo centimetro del mio corpo. Sento le guance arrossare e per la vergogna esco dalla stanza di corsa. Entrando in corridoio capisco di non essere alla Sigma Tau, ma vedendo le scale in fondo corro verso di esse per fuggire da quella casa all'istante.

Una casa in cui non so come ci sono finita e per quale motivo. Io ho una camera al campus e anche se fossi stata così malandata da non riuscire ad andarci, ci sono un sacco di stanze alla confraternita in cui avrei potuto smaltire la sbornia.

Non ho idea di dove diavolo mi trovi e non so perché ho avuto la bella idea di supplicare Mason di dormire con me mentre ero ubriaca fradicia. Ma come cavolo mi è saltata in mente una cosa del genere? Ma non pensavo a Trevor?

Oddio... Trevor, chissà cosa penserebbe adesso se mi stesse guardando. So che tra me e Mason non è successo nulla, so che non abbiamo fatto sesso e lui non mi ha sfiorata con un dito, almeno non in quel senso, ma non riesco a non sentirmi in colpa per aver dormito con lui mezza nuda. Il fatto che sia stata proprio io a supplicarlo di sdraiarsi al mio fianco, mi fa sentire ancora più male.

<<Charlotte.>> sento Mason chiamarmi mentre scendo le scale di corsa, ma lo ignoro. Arrivata in fondo ad esse mi ritrovo in un salotto in cui ci sono due ragazzi. Uno di loro l'ho già visto con Mason da Bob's una sera, se non sbaglio si chiama Caleb.

I'm scared to love againDove le storie prendono vita. Scoprilo ora