Cerco di trattenere le lacrime che minacciano di rigarmi le guance. Ripensare a questi giorni passati senza lui mi fa sentire come se mi mancasse l'aria.
<<Scusate>> mi blocca una voce ancora prima che io riesca ad aprire bocca. <<Devo visitare il signor Maddox per vedere che sia tutto a posto.>>
<<Oh, okay.>> riesco a mormorare allontanandomi da lui.
<<Se vuoi puoi rimanere.>> mi informa il medico con un sorriso stampato in faccia. Lo ringrazio e mi siedo su una sedia all'angolo della stanza.
Lo osservo mentre fa roteare il braccio di Mason per controllare le sia tutto okay, poi gli disinfetta una piccola ferita sulla gamba.
<<Sei stato fortunato.>> dice il medico passando una garza bagnata di Betadine sulla ferita. <<Hai bisogno solo di due giorni di riposo.>>
<<Ma è un periodo impegnativo dell'anno. Non posso perdermi due allenamenti.>> dice Mason con tono un po' agitato.
<<Figliolo, sono solo due giorni. Parlerò con il coach, non preoccuparti.>> lo rassicura lui. <<Poi hai una bella ragazza che si prenderà cura di te.>>
Alle sue parole, Mason si volta a guardarmi con un sorriso che gli arriva fino agli occhi e sussurra <<L'unica fortuna in questa storia.>>
Non posso fare a meno di sorridere. Rimango a fissare Mason negli occhi per un tempo che sembra non finire mai, con un intensità tale che dopo qualche secondo sono costretta a distogliere lo sguardo.
<<Comunque puoi andare adesso.>> lo informa il medico. Lui scende dal lettino e raccoglie la sua roba.
Tenendo il casco fra le braccia, davanti la pancia, cammina al mio fianco per uscire dalla piccola infermeria.
La partita è finita da un poco, visto che lo stadio è mezzo vuoto. I giocatori sono rientrati negli spogliatoi e quando mi volto alla ricerca di Dakota, non riesco a trovarla.
<<Magari ci vediamo alla festa del dopo partita?>> domanda Mason fermandosi davanti alla porta che da allo spogliatoio.
<<Va bene.>> rispondo accennando un sorriso. Non avevo idea che ci fosse una festa, ma scommetto che Dakota lo sapesse già e aveva intenzione di trascinarmici con la forza.
Vedo Mason che si sporge in avanti, come per darmi un bacio, ma si blocca a metà strada e ritira nuovamente la testa indietro.
<<Ci vediamo stasera.>> apre la porta e di sfuggita riesco a vedere Liam che mi guarda mentre Mason entra nello spogliatoio.
Saluto il mio amico con la mano prima che la porta venga chiusa e mi avvio all'uscita, mandando un messaggio a Dakota per chiederle dove cavolo si è cacciata.
<<Charlotte.>> sentendo una voce che mi chiama, mi volto e vedo Liam senza maglietta davanti a me. Ha gli addominali scolpiti e una sottile striscia di peli neri fra i due pettorali e sotto l'ombelico.
Rialzo subito lo sguardo, sperando che non mi abbia visto sbirciare. In mia difesa aggiungerei che sono stata colta alla sprovvista e che sarebbe stato praticamente impossibile non guardare.
<<Hey, Liam.>> mormoro un po' imbarazzata <<Che succede?>>
<<Sono felice che tu sia venuta.>> ammette accarezzandomi la spalla. Al suo gesto non posso fare a meno di fissare la sua mano accarezzarmi la pelle. Ci sta provando con me? Ancora?
<<Ci vediamo alla festa vero?>> chiede passandosi la mano dietro la nuca.
<<Certo.>> appena rispondo, la vibrazione del mio cellulare mi fa abbassare lo sguardo sullo schermo. È un messaggio di Dakota: mi aspetta all'uscita.
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I'm scared to love again
Teen FictionTrovare la persona giusta non è mai facile e lo stesso era stato per Charlotte Ortega, solare, socievole e gentile con tutti. Una ragazza con la testa sulle spalle, con l'obbiettivo di laurearsi e passare il resto della sua vita con Trevor, il suo r...