Capitolo 46

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Rimango con le braccia incrociate al petto, aspettando la risposta di Mason, che sembra rimasto paralizzato dalla mia presenza. Non si aspettava di vedermi e sopratutto non era pronto ad essere preso con le mani dentro la marmellata.

Che io sappia delle sue attività illegali da tempo, è vero, ma lui ha cercato in ogni modo di evitare di parlarmene. Non ha mai voluto spiegarmi di cosa si occupi veramente e adesso è arrivato il momento di dire la verità.

<<Scusa, mi dai dieci minuti?>> domanda rivolgendosi all'uomo dall'aspetto losco. Lui fa cenno di sì mentre lascia che il fumo gli esca dalla bocca e mi lancia un'occhiata così penetrante che sembra voglia farmi i raggi-x con gli occhi.

Mason afferra delicatamente il mio braccio, trascinandomi all'angolo della strada, sul marciapiede opposto, in modo che nessuna ci senta.

Dakota e Wes mi aspettano appoggiati alla macchina, fingendo di non star provando ad ascoltare la conversazione, ma glielo si legge in faccia.

<<Adesso mi spieghi di cosa ti occupi. Mi dici perché cavolo mi hai preso per il culo, altrimenti giuro che con me hai chiuso.>> sbotto cercando di mantenere il tono di voce basso, anche se vorrei solamente urlare.

<<Char... ho sbagliato a mentire e..>>
<<Menomale, l'hai capito.>> lo interrompo alzando gli occhi al cielo. Non mi piace che il mio ragazzo mi menti così spudoratamente e non riesco nemmeno a capire il motivo di questo suo atteggiamento. Non poteva semplicemente dirmi che era uscito?

<<Non fare così per favore.>> dice quasi come se avessi torto ad infuriarmi con lui. Sul serio pensa che ammettere di aver sbagliato sia sufficiente per far calmare le acque?

<<No?>> lo schernisco lasciando piegare le labbra in un sorriso colmo di amarezza. <<Mi spieghi perché mi hai mentito?>>

<<Io sinceramente non lo so.>> risponde grattandosi la nuca. <<Credo che di aver agito in questo modo perché stamattina abbiamo discusso sul mio lavoro e non volevo riprendere il discorso.>> ammette facendomi scoppiare in una risata isterica.

Ed io che per un attimo ho pensato che avremmo risolto la situazione oggi pomeriggio, che finalmente si sarebbe aperto e mi avrebbe confessato la verità. A quanto pare però, non è quello che vuole lui. Ciò che vuole è continuare a tenermi all'oscuro.

<<Sicuro di non voler riprendere il discorso?>> ribadisco sperando che la sua risposta sia quella che vorrei tanto sentire, nonostante io sia sicura ormai, che non andrà come voglio.

<<Char...>> fa lui tentando di abbracciarmi, ma faccio un passo indietro e chiudendo gli occhi faccio un respiro profondo, inumidendomi le labbra.

<<No, Mason, non farlo.>> lo supplico scuotendo la testa, cercando di ignorare l'ammasso di delusione che si sta insinuando dentro di me velocemente.

Lo conosco bene e so che vorrebbe abbracciarmi, baciarmi e dirmi che non è necessario che io sappia di cosa si occupa, convinto che anche questa volta una sua carezza e qualche parolina dolce siano abbastanza per farmi cambiare nuovamente idea, per farmi accettare di nuovo il suo tenermi all'ombra.

<<Maddox, avete ancora tanto da discutere?>> urla l'uomo dall'altro lato della strada.
<<Non rompere le palle. Dammi cinque minuti.>> risponde lui urlando a sua volta.

<<Direi che mi basta anche mezzo minuto.>> il mio tono di voce è freddo come non l'ho mai sentito. <<Io me ne vado.>>

<<Possiamo parlarne un secondo?>> domanda tentando di prendermi la mano, ma lo evito ancora una volta, allontanandomi di un altro passo.

I'm scared to love againDove le storie prendono vita. Scoprilo ora