ATTENZIONE: CI SONO SCENE SCONSIGLIABILI A UN PUBBLICO DI MINORI.
«A-Alex! »-gemo nell'incavo del suo collo, mentre lui entra in me con movimenti controllati.
Inarco la schiena, quindi ne approfitta per portare la mano tra le mie scapole e schiacciare il mio corpo al suo: il mio seno aderisce al suo petto, mentre avvinghio le gambe intorno al suo bacino, dandogli più spazio.
Vengo tra le sue gambe, quindi dalle sue labbra esce un gemito soffocato:
«Cazzo. »-sussurra, sdraiandosi al mio fianco.
«Puoi dirlo forte. »-sorrido, poggiando la testa sul suo petto e alzando gli occhi per guardare la sua espressione.
Non avrei mai immaginato di ritrovare Alex nel mio stesso letto dopo quasi cinque anni: porto una mano sul suo viso per accarezzargli la barba.
So che gli piace.
«Muoviti, devo andare! »- sbuffo alle sue parole e alzo gli occhi al cielo, mentre lui fa per alzarsi.
«Prendi un mese di ferie, ti prego! »-gli regalo un bacio sul petto, mentre la sua mano si poggia tra i miei capelli, accarezzandoli.
«Stai diventando troppo appiccicosa. »
Mi arrendo sentendolo sospirare di nuovo, quindi mi sposto dalle sue braccia e mi alzo dal letto.
La casa sta sottosopra e se non mi sbrigo a mettere in ordine non avrò nemmeno un po' di tempo per me.
I miei piedi soffrono il freddo non appena li per terra: marzo a Sydney non è mai stato così freddo, almeno negli ultimi tre anni, da quando io e Alex abbiamo deciso di trasferirci.
Eppure ho sempre amato questo clima, quello che mi fa venire voglia di rimanere sotto le coperte tutto il giorno... in compagnia di Alex.
«Clara, mi accompagni tu oggi? »-dopo essermi vestita, esco dalla camera da letto per trovare subito Giulietta in piedi.
Annuisco svogliata, mentre mi faccio una coda bassa.
«Non ho voglia di fare niente oggi. »-le confesso, mentre Alex ci raggiunge.
«Quando mai hai voglia di fare qualcosa? »-gli tiro un'occhiataccia:
«Ho preso da te. »-osservo, mentre prende posto affianco a me.
«Ma io sono un uomo: alle donne spettano le pulizie agli uomini la birra e la vagina. »-Giulietta alza gli occhi al cielo.
«Sei maschilista e ignorante. »
«Sono realista e sexy. »-ribatte, divorando tre croissant in un boccone.
Si lecca l'angolo della bocca con la punta della lingua, mentre io non riesco a distogliervi gli occhi: non appena lo nota mi fa l'occhiolino.
Arrossisco leggermente, per poi ritornare al mio piatto di cereali: sarà una giornata monotona senza Alex che mi dia fastidio mentre pulisco la casa.
«Sbrighiamoci. »-la ragazza mi sprona ad alzarmi, quindi prendo le chiavi della macchina e la seguo fuori dalla casa.
È il suo primo giorno di scuola ed è assai entusiasta, non perché le piace studiare chissà quanto, ma immagino non veda l'ora di incontrare le sue amiche.
Beh, è fortemente: lei può incontrare le sue amiche ogni giorno, io sono costretta a parlarci per telefono.
Infatti Tiara ha deciso di rimanere a New York, mentre Ash e Jessica ora vivono in Svezia.
STAI LEGGENDO
Sei Mia, Ragazzina! 1 || ©Tutti i Diritti Riservati
ChickLit√ COMPLETA «Ho sempre odiato la violenza, ma vedendo Alex nei panni di un uomo minaccioso, con i muscoli irrigiditi per dare colpi pesanti al suo avversario e le scapole in rilievo dalla sua schiena possente, con la pelle illuminata dalle gocce d...